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La quarta giornata post flight di qualificazione ha regalato grandi emozioni a chi in questi giorni sta seguendo il Main Event dell’European Poker Tour di Montecarlo.

Il Day 4 è stato caratterizzato da tanta azione ai tavoli. Lo conferma il fatto che in meno di cinque livelli di gioco il field sia passato dai 49 giocatori iniziali ai 16 che tornano per il Day 5.

Al comando c’è Philipp Wenzelburger, un giocatore del quale sappiamo ancora poco e che vanta solo 8 itm dal 2016 ad oggi. Il tedesco è probabilmente un appassionato dei tornei di poker, soprattutto di quelli targati EPT visto che in questa kermesse ha realizzato tutti i suoi piazzamenti a premio.

Eppure, nonostante si tratti di un amateur del poker, Wenzelburger sa giocare. Il suo stile è solido e lineare, senza troppe invenzioni e senza eccessivi sprechi di chips. E’ così che ha accumulato 6.545.000 chips, con l’aggiunta di qualche aiuto da parte della dea bendata.

Basti pensare che a metà Day 4 Wenzelburger era sul fondo della classifica con solo 13bb. A quel punto, nello spazio di tre mani, è passato dalla probabile eliminazione alla chiplead. Poi ha chiuso con il botto, quando la sua coppia di 9 ha retto contro l’AK del pro serbo Danilo Velasevic, eliminato al 20° posto.

Philipp Wenzelburger (credits RIHL)

Storia opposta per David Docherty, vincitore dell’Irish Open 2023, 7° all’EPT di Londra 2022 e 4° all’UKIPT Summer Festival di Malta 2023. La nuova star scozzese del poker ha messo in mostra il suo stile “champagne”, fatto di giocate aggressive e spettacolari, spesso causa di grosse oscillazioni allo stack. Ieri le cose sono andate abbastanza bene fino all’ultima mano, quando Docherty è incappato in un’ottima azione di Adrian Mateos che gli ha lasciato letteralmente “a chip and a chair“!

A proposito di Mateos. Lo spagnolo ha alternato grandi giocate ad altre più discutibili ma tutte con un alto contenuto di adrenalina. Tuttavia è sempre rimasto nella zona media del chipcount, fino al colpo rifilato a Docherty che lo ha proiettato al sesto posto. Con circa 80bb all’inizio del Day5, il top player spagnolo può ambire concretamente al final table e magari anche al bis di Main Event EPT, dopo quello vinto proprio a Montecarlo nel 2015.

Ultima ma non meno importante è la presenza tra gli ultimi 16 della statunitense Rania Nasreddine. “The last woman standing” ha giocato un Day 4 solido senza sbavature, chiudendo all’ottavo posto del chipcount.

Rania Nasreddine (credits RIHL)

Questo è il chipcount dell’EPT ME di Montecarlo al termine del Day 4:

NameCountryChipsTableSeat
Philipp WenzelburgerGermany654500015
Jonathan GuedesBrazil357000016
Jovan KenjicSerbia325500018
Natan ChauskinBelarus318000022
Jamil WakilCanada247000021
Adrian MateosSpain240500017
Boris AngelovBulgaria239500024
Rania NasreddineUSA213500014
Jonathan PastoreFrance206000023
Francisco BenitezUruguay184500012
Derk van LuijkNetherlands166000013
Niclas ThummGermany143000011
Jozef CibicekSlovakia140000026
Francisco Caballo PenaSpain110500028
Nathan TetartFrance75000027
David DochertyUnited Kingdom4000025

I MOMENTI CLOU DELLA GIORNATA

La giornata inizia dal livello 21 (bui 10k/15k bb ante 15k) e con tre italiani ancora in gara. Mustapha Kanit è quello che naviga in acque un po’ più tranquille con circa 30bb, mentre Antonio Rutigliano ed Enrico Camosci sono shortstack. Rutigliano si salva una prima volta su Docherty: all-in preflop dell’azzurro con AK che chiude scala Broadway subito al flop e batte il K♠Q♠ dello scozzese.

Non va altrettanto bene a Enrico Camosci. Il grinder italiano tribetta sull’apertura di Jonathan Pastore, lasciandosi dietro solo 25k. Il flop porta Q♣10♣5♣: il francese mette i resti e Camosci usa un time bank per stallare il gioco nel tentativo di guadagnare uno step del payout. Trascorso quello, uno dei direttori di sala lo obbliga a giocare in quanto “virtualmente” all-in: Camosci mostra 8♦8♥ vs Q♦Q♥, set di Pastore, e al turn A♠ l’italiano è drawing dead. Esce 40° per €17.500 di premio.

Poche mani più tarsi è out anche Antonio Rutigliano. Selahaddin Bedir apre investendo 30k chips che l’azzurro chiama da cutoff. Flop: 4♠6♠10♠: c-bet del pro turco e altro call di Rutigliano. Al turn esce un 8♦. Rutigliano ha coppia di 8 e per un attimo gioisce con il suo set quando Bedir va all-in. Il problema è che il suo avversario ha già chiuso il set superiore al flop con 10♣10♥. Il 7♦ al river non cambia più nulla: Antonio Rutigliano lascia il torneo al 38° posto con in tasca 20.100 euro.

Antonio Rutigliano (credits RIHL)

Alla fine del primo livello il field si è già ridotto a 35 left. In quello successivo si alza solo il big blind (e l’ante collegata naturalmente) e questo permette fold un po’ più facili allo SB. Le eliminazioni, però, proseguono rapidamente.

In mezzora escono 8 giocatori, poi tocca a Mustapha Kanit. E’ lui ad aprire il gioco da late, chiamano Georgios Karakousis da bottone e Derk Van Luijk da big blind. Il flop è J♣A♠6♣. “Mustacchione” c-betta 65k e riceve il call solo da Van Luijk. Sul turn 7♠ si ripete la stessa azione, questa volta per 185k. L’ultima carta è un 8♠: Kanit va all-in con quello che gli resta ma l’olandese non può che snappare perché ha 6♠5♠, colore chiuso al river. L’italiano è invece in bluff totale con Q♣10♠ e lascia il torneo al 26°posto (€26.500).

Sul finire del livello inizia la risalita di Philipp Wenzelburger alla quale abbiamo già fatto riferimento. E Mateos? Lo spagnolo ha finora fatto vedere qualche buon bluff, ma ha poi lasciato un grosso pezzo di stack a Natan Chauskin, hero-callando al river con A♠K♣ quando il suo avversario ha trips preso già al flop.

Poi, nel livello 23, Mateos evita il disastro in questo modo. Sempre contro Natan Chauskin che apre a 60.000 con K♦10♦ da hijack. Adrian Mateos difende il big blind, in mano ha Q♥8♥. Arriva il flop e di nuovo il bielorusso ha centrato il trips: K♥J♥K♣. Chauskin punta 30k e poi chiama il check-raise da 100.000 chips di Mateos, che prova la giocata in semibluff con flush draw. ll turn è un 8♠: check-check. L’ultima carta è una Q♠, pericolosa per lo spagnolo che potrebbe pensare di essere avanti con la doppia coppia. Mateos però sente puzza di bruciato: prima fa check e poi, dopo aver usato un time bank, folda sulla overbet del suo avversario.

La migliore giocata di Mateos si vede però all’ultima mano della giornata, quella contro Docherty. Il pro iberico prima apre da cutoff 2x (bui 20k/4k bb ante 40k) con 6♦6♣ e poi chiama la tribet 200k dello scozzese che ha Q♣J♥ e agisce da bottone. Il flop recita K♠4♠4♣. Adrian Mateos va in check-call per 50k. La meccanica si ripete al turn, un 9♠, ma adesso sono 275mila le chips che lo spagnolo chiama dopo aver usato un time bank. Il river porta un 6♠. Mateos fa check nonostante abbia chiuso fullhouse. Docherty abbocca alla trappola e punta 580k, lasciandosi dietro solo 40.000 chips. Mateos rilancia all-in e ottiene il fold!

A David Docherty rimane solo una chips ed è con quella che oggi inizia il suo Day 5. Assisteremo a un’altra rimonta leggendaria?

Per saperlo basta attendere lo start della penultima giornata. Il Day 5 inizia alle 12:00 con gli ultimi 47 minuti del livello 25. Se non siete nella sala dello Sporting Club di Montecarlo, l’appuntamento è alle 12:30 con lo streaming commentato da Alberto Russo, Giada Shyan Fang e Pier Paolo Fabretti.

Ricordiamo che per il final table ci sarà il grande ritorno di Fabio e Maurizio Caressa ai microfoni del poker!

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