Vai al contenuto

Il Day3 dell’Estrellas Main Event di Barcellona ha ridotto il field dei giocatori da 153 a 26. Questi ultimi tornano oggi per il Day4 che non sarà l’ultimo del torneo, al contrario di quanto era stato stabilito nel programma ufficiale.

La giornata che sta per cominciare oggi alle 12:30 si svolgerà fino alla composizione del final table. La decisione è stata presa dallo staff organizzativo allo scopo di dare maggiore rilievo all’ultimo atto del torneo. Il tavolo finale è quindi in programma lunedì 28 alle ore 12:30. Ma già dalla giornata di oggi, gli appassionati potranno seguire l’azione di gioco via streaming su YouTube e Twitch con mezz’ora di ritardo rispetto alla sala.

Ad attenderli ci sono tre tavoli interessanti. Anche se l’unico nome noto è quello del pro canadese Parker “Tonkaaaa” Talbot (16° nel chipcount con 6.475.000 chips), ieri abbiamo visto nel field parecchi giocatori di qualità. A partire dal belga di chiare origini italiane Ferdinando D’Alessio attuale chipleader del torneo a quota 22.225.000 chips. D’Alessio è rimasto in controllo per metà giornata fino a quando ha centrato un monster pot contro l’ucraino Vasyl Laba (la trovate scorrendo qui sotto la cronaca della giornata).

Altri da tenere d’occhio sono l’ungherese Peter Tordai, player molto loose aggressive che ieri è costato il torneo al nostro Alessandro “Deneb” Pichierri (mano nella cronaca), il norvegese Tommy Nguyen, il finlandese Kimmo Kurko e il francese Lucien Cohen.

In gara c’è anche l’ultimo italiano dei 122 che hanno superato i flight di qualificazione: Domenico Paparo che ieri ha dato prova di grande resistenza e determinazione. Shortstack per quasi metà giornata, l’italiano è riuscito a gestire al meglio le poche chips rimaste, trovando sempre gli spot giusti per un salvifico double-up. Oggi parte con il terzultimo stack, 2.700.000 chips pari a 13bb, e su un tavolo non facilissimo che comprende Parker Talbot, Lucien Cohen e un altro canadese, James Frazer, meno famoso di Tonkaaaa ma molto più dotato in chips: ben 15.525.000. In ogni caso, nella fase iniziale gli avversari interessano poco a Paparo. Gli servono buone carte e in fretta per cercare di raddoppiare prima che il livello si alzi ulteriormente. Poco più di 11 minuti.

I 26 left sono a caccia dei premi più grossi distribuiti dall’enorme prizepool dell’Estrellas Main Event di Barcellona 2023: €7.102.080. Per tutti c’è già garantito uno step del payout che vale 20.640 euro ma arrivare tra i primi 7 significa aggiudicarsi una moneta a 6 cifre. Il vincitore del torneo incassa la bellezza di €676.230.

Questo è il chipcount all’inizio del Day4:

Ferdinando DalessioBelgium22225000
Avihai SmadgaIsrael19875000
James FrazerCanada15525000
Ankit AhujaIndia15325000
Eduard BarsegianRussia14175000
Diogo FerreiraBrazil12350000
Petros KaradimosGreece10300000
Marcos ThielkeSpain9900000
Lucas Silva RochaBrazil8925000
Louis NybergSweden8725000
Tommy NguyenNorway8400000
Peter TordaiHungary8375000
Igor KaufmanIsrael7675000
Danilo VelasevicCroatia7600000
Mauricio Salazar SanchezColombia7575000
Parker TalbotCanada6475000
Kimmo KurkoFinland5900000
Stefan FabianRomania5850000
Lucien CohenFrance5450000
Luc LafontaineCanada5075000
Manuel OsheaSpain5000000
Gino CardenasPeru2900000
Christoph CajochenSwitzerland2700000
Domenico PaparoItaly2700000
Ionut DragomirRomania2400000
Andrea RonerSwitzerland1500000

Per chi volesse sapere come si è svolto il Day3, qui sotto c’è la nostra cronaca. Oggi torniamo in sala per raccontarvi in diretta la penultima giornata del torneo.

LIVELLO 32 100.000/200.000 BB ante 200.000

-Il Big Ben ha detto stop (dopotutto il TD è inglese). Chiusura anticipata dei giochi, quando l’orologio del livello 32 indica ancora 11 minuti. Ma 26 players è un numero adeguato per l’ultima giornata. Uno è italiano: Domenico Paparo che alle 12:30 di domani tornerà in sala, pronto a tentare la grande rimonta. In tasca ha già almeno 20.640 euro. E in testa il grande sogno.

Staremo a vedere come andrà. Intanto questa è la top 10 provvisoria:

-Pochi minuti e allo stesso tavolo assistiamo all’eliminazione di Rolando Camardese che mette i resti da cutoff con A♣Q♣ e trova il call del BB che lo domina con K♥K♦. Il board scorre J♠7♦7♠Q♥2♥ ed elimina Camardese al 30° posto per un payout di 17.940 euro.

Domenico Paparo è quindi il “last italian standing” del torneo. Poco fa ha trovato il raddoppio (AT vs 55 e due 10 sul board) che lo mantiene in gara, anche se shortstack (2,8 milioni).

-Il pot della giornata ha per protagonisti Ankit Ahuja e di nuovo Hanseok Ko che evidentemente ha una passione per i grossi investimenti. L’azione è presa al river: Q♠Q♥J♦8♦6♠. Il giocatore indiano va all-in a il coreano chiama: K♠K♥ vs A♥J♠ e Ko è player out. Ahuja è invece il nuovo chipleader con 17,8 milioni.

Ankit Ahuja

-Altro 2 up di Domenico Paparo che recupero un po’ di ossigeno. All-in diretto per 1,2 milioni con A♦A♠. Il BB chiama con K♥5♦ perché deve aggiungere poco ai 400k che ha già messo (buio e ante) ma gli Assi tengono. L’italiano incassa 2,7 milioni.

-Il torneo adesso è su 4 tavoli da 8 persone ciascuno, 32 left.

LIVELLO 31 100.000/150.000 BB ante 150.000

-Piatto mostruoso per Joshua James. L’azione è presa al turn che recita J♣8♦6♠7♦. Il sudcoreano Hanseok Ko, probabilmente l’original raiser preflop, fa check. Il canadese punta 1,5 milioni, praticamente il piatto e ottiene il fold dello SB. Ko invece rilancia 6 milioni, James va all-in e il giocatore asiatico chiama. Allo showdown Ko mostra gli Assi ma è già drawing dead perché il suo avversario ha chiuso scala con 5♦4♥. James vola a 14,3 milioni di chips.

-Montagne russe (anche emotive) per Paparo. Prima chiama l’all-in di Mauricio Salazar da cutoff per 1,6 milioni. Il call è giusto perché l’italiano allo showdown è in vantaggio 60-40% con A♥J♣ vs K♣10♣. Il board è favorevole a Paparo fino al turn 6♥2♥Q♠4♦ ma al river si materializza un K♦ che consegna il pot al brasiliano. A quel punto Paparo è super short con 525.000 chips che mette in mezzo nella mano ottendo il fold dei bui. Il terzo all-in consecutivo, questa volta per 925k, riceve il call di Salazar: A♦6♣ di Paparo vs A♥5♠ del brasiliano. Lo split pot è probabile, invece il board scorre 7♥J♦4♥K♥6♠. La coppia centrata al river riporta Paparo a 1,6 milioni.

LIVELLO 30 60.000/120.000 BB ante 120.000

-Fine livello e 44 giocatori in pausa. Tra questi ci sono Domenico Paparo (2.250.000 chips) e Rolando Camardese (2.760.000).

-Nel finale Paparo si salva. Dopo l’apertura di un giocatore da early, l’italiano mette quello che gli resta con K♦Q♥ ma trova il call da cutoff di Diogo Ferreira che lo domina con Q♠Q♣. L’original raiser folda e si passa al board. Il flop 10♦3♦J♣ apre la scala a incastro per l’italiano. Il turn 9♦ la chiude e il river 3♥ consegna il 2up a Domenico Paparo.

-Rimaniamo nel campo degli stack con quelli degli due ultimi italiani: Domenico Paparo e Rolando Camardese. Quest’ultimo è di nuovo sceso a 10bb, ma nell’ultima mano è riuscito fare double up: J♦J♠ vs Q♣J♥ e board senza sorprese. L’italo-olandese adesso ha 2,5 milioni.

Anche Paparo ha raddoppiato e ora è di nuovo sopra i 3 milioni di chips.

-Il livello 30 inizia con un sorpasso al vertice. Il nuovo chipleader è il belga Ferdinando Dalessio ma di chiare origini italiane (lingua che tra l’altro parla correttamente). Il suo stack? 12,5 milioni.

La mano che lo ha proiettato al comando vede una serie di raise e reraise su un flop che recita 10♣8♣6♥. Alla fine l’ucraino Vasyl Laba va all-in e Dalessio snappa. Laba mostra J♦J♥ ma è già quasi drawing dead di fronte alla scala floppata di Dalessio con 9♦7♣. Il resto del board A♠8♠ non cambia nulla.

LIVELLO 29 50.000/100.000 BB ante 100.000

-Lo slovacco Andrej Desset si salva dall’eliminazione ma l’esito dell’all-in è stato molto incerto fino al river. Lo slovacco pusha 1,5 milioni sull’apertura di Mathias Haugen che chiama. Allo showdown il giocatore norvegese mostra A♥K♥, mentre Desset ha Q♠Q♣. Il flop è interessante: 4♥5♥7♠. Haungen, con gli out per il colore e quelli per chiudere la coppia più alta (A e K) è avanti 55% a 43% e c’è anche un 2% di split. Al turn scende un 6♠ che, pur diminuendo le chance di vittoria di Haungen al 34% aggiunge quasi un 14% di split pot in caso uscisse al river un 3 o un 8 (non di cuori). L’ultima carta è invece la Q♦ che consente il raddoppio di Desset.

-C’è un uomo solo al comando. Si chiama Igor Kaufman. Il giocatore di Israele ha scollinato quota 10 milioni, precisamente ha 10.455.000 chips. Kaufman ribadisce così la sua leadership al termine del Day2.

-Scala, controscala e split. E’ andata proprio così tra Parker Talbot e Tom Hall. I due si confrontano su un board che al turn recita 2♥5♥4♦3♠. Talbot esce puntando 480k ma subisce il raise del britannico a 980k. Il pro canadese chiama e vede scendere un 6♥ al river. Hall va all-in, facendo intendere che ha un 7. Talbot non gli crede e chiama. Allo showdown è uno split pot perché Talbot ha A♠2♠ scala inferiore a quella del board mentre Hall mostra 5♣6♣, la stessa scala del board. Il 6♥ al river ha salvato Talbot da un vero e proprio disastro. Hall infatti commenta: “Da dove è uscito quel river?”. “E’ una carta onesta”, risponde il canadese.

Parker Talbot (credits RIHL)

-Camardese ha recuperato parecchie chips, adesso ha 4,1 milioni. Paparo ha incassato un paio di all-in preflop ma rimane a poco più di 2 milioni.

-Con il nuovo livello, il torneo è entrato in una fase più lenta. I 57 left sono più prudenti anche perché i premi si fanno interessanti. Fino alla 56a posizione il payout è di 11.800 euro, lo step successivo è 13.620.

LIVELLO 28 40.000/80.000 BB ante 80.000

-Torneo in pausa per 20 minuti. Siamo a 60 giocatori left.

-Non è un buon momento in generale, perché sia Camardese che Paparo sono scesi nel count. Rolando Camardese ha perso un big pot (cercheremo di farcelo raccontare) e adesso ha 2,1 milioni di chips.

Domenico Paparo ha perso un pot con un fold sofferto. E’ lui che apre da cutoff a 200k. L’ucraino Vasyl Laba tribetta a 500k, ottendo il fold dei bui. Paparo ci pensa un po’ e alla fine chiama lasciandosi dietro 1,8 milioni. Scende il flop: 4♦5♥K♦. Dopo il check dell’italiano, Laba punta 300.000. Paparo probabilmente ha qualcosa perché valuta attentamente il suo stack, ma alla fine decide di foldare. Qualche mano dopo Domenico Paparo è riuscito a rubare i bui e ha chiuso il livello con 1,985 milioni.

-Italia a 2 left, perché è uscito anche Paolo Musumeci. La ricostruzione è attraverso il racconto dei giocatori presenti al tavolo. Rimasto con 1,2 milioni, li mette tutti in mezzo da late con [Ax][9x]. Chiama Ferdinando Dalessio, che non è italiano bensì belga, con [Kx][Qx]. Va tutto bene fino al river, quando esce un maligno [Kx]. Musumeci è 69° per 11.800 euro di payout.

-Nel count sale anche il danese Frederik Johansen che adesso ha 3 milioni. In una azione recente ha portato via un po’ di chips al polacco Maciej Kondraszuk. E’ quest’ultimo che apre il gioco da Bottone a 135k e riceve il call del danese che difende il BB. L’azione prosegue con un doppio check al flop 8♥J♦2♥. Al turn arriva un A♦ sul quale Johansen check ancora e poi chiama la bet 105mila del polacco. L’ultima carta è un K♦: check ancora di Johansen, Kondraszuk punta 210k, il danese shova e ottiene il fold di Kondraszuk.

-Nuovo livello iniziato. Azione di Musumeci. L’italiano apre da mid ma subisce la mini-3bet di Sim Jae Kyung. Il call di Musumeci fa scendere le prime tre carte: 9♣9♥2♥. Check per tutti e due. Stessa azione al turn, un A♦. Al river scende un J♥: qui Musumeci esce bettando con [Ax][8x] ma trova il call del sudcoreano che ha il kicker migliore con [Ax][Qx].

Nel frattempo Rolando Camardese è salito a 5,6 milioni.

Rolando Camardese

LIVELLO 27 30.000/60.000 BB ante 60.000

-Pochi minuti dopo l’eliminazione di Alessandro Picchieri arriva un’altra brutta notizia. E’ out anche Salvatore Camarda. In all-in preflop con [Ax][Tx] trova di fronte i “ganci”. Al flop Camarda avrebbe anche le chance di chiudere scala wheel ma il board non gli regala nessun aiuto.

A questo punto ci sono solo tre italiani rimasti in un field da 76 giocatori: Camardese, Pacaro e Musumeci.

-Una mano pazzesca costa il torneo ad Alessandro Pichierri. L’azione è presa alla conclusione dell’action preflop, ma si è trattato probabilmente di una prova di muscoli tra l’italiano (cutoff) e Peter Tordai (Bottone). L’ungherese chiude con un rilancio pesante da 1.100.000 chips che “Deneb” chiama. Si va al flop J♠5♥2♣ sul quale entrambi fanno check. Il turn è un Q♦: altro check-check. Il river bina il board con un J♥. Pichierri esce puntando 725k ma il suo avversario annuncia rapidamente l’all-in che copre lo stack dell’italiano. Il noto grinder dell’online nonché vincitore di un braccialetto WSOPE ci pensa parecchio e alla fine chiama. Allo showdown Pichierri mostra K♣Q♠, coppia di Q floppata, ma Tordai non gli dà scampo con un inaspettato (e fortunato) J♦8♦ che chiude tris al river.

-Doppio colpo e Salvatore Camarda torna in partita. Il giocatore italiano va all-in una prima volta da utg con le ultime 410mila chips. Nessuno chiama e Camarda racimola bui e ante. Nella mano successiva, dopo l’apertura del cutoff e del Bottone, Camarda da BB mette di nuovo tutto in mezzo ma questa volta trova due call. Allo showdown è sopra con A♠9♠ vs A♦8♦ vs [7x][5x] ma il vantaggio è ridotto contro tante carte libere. Il board Q♦2♠3♠7♥9♦ pinvece lo premia restituendogli 1,6 milioni di chips!

-Il gioco riprende. Noi iniziamo da una carrellata di stack. Rolando Camardese ha 5 milioni e dovrebbe essere al secondo posto del chipcount generale dietro a Igor Kaufman, primo già alla fine del Day. Domenico Paparo è sceso un po’ adesso ha circa 2,7 milioni. Il pro canadese Parker Talbot rimane nelle parti altissimi del chipcoint con 4 milioni.

LIVELLO 26 25.000/50.000 BB ante 50.000

-Torneo in pausa.

-Nel frattempo il torneo ha perso il giocatore più titolo: il francese Antoine Saout, 118° per 8.900 euro.

Musumeci ne prende ancora un po’, questa volta a Adrien di Grande. L’italiano apre da utg +1 con 10♠9♠ ma subisce l’all-in del belga per circa 250k. L’investimento è ridotto e vale la pena rischiare: call e showdown con Di Grande che mostra [Ax][Kx]. Un 10♥ al flop consegna il pot a Musumeci ed elimina Di Grande.

Paolo Musumeci

-Pichierri in salita. Il cutoff apre a 105, Alessandro Pichierri chiama da BB. Il flop è 7♦4♣7♣: check-check. Al turn scende un A♣, altro giro senza puntate. Il river porta un 3♠. Questa volta “Deneb” esce puntando 150k e riceve il call. L’italiano mostra A♠2♦ e costringe al muck l’avversario. Pichierri sale a 3,3 milioni di chips.

-Gli italiani rimasti in gara al momento sono 5: Paparo, Camardese, Picchierri, Camarda e Musumeci. Quest’ultimo si trova nella parti alte del chipcount con circa 3 milioni, dopo aver tolto un po’ di chips al belga Miguel Coussement nell’action più recente. Apre Camarda minirase da CO, Coussement tribetta a 180k da SM. Musumeci senza pensarci troppo forbetta fino a 505k. Camarda folda. Il belga guarda storto Musumeci ma alla fine folda anche lui.

-La pattuglia italiana si assottiglia ancora. Al tavolo 6 troviamo Paolo Boi shortissimo: solo 155.000 chips. L’italiano si trova per due volte con tre giocatori che entrano nel piatto preflop dopo un rilancio iniziale e in entrambi i casi, dopo averci pensato un bel po’, decide di foldare. Boi rallenta il gioco più possibile, aspettando il salto di step. Ci riesce all’inizio del nuovo livello e quel punto va all-in per 95k con 10♠9♠ e trova il call di un avversario con coppia di 8. Il board 8♣J♠K♠4♣6♥ elimina Boi per un payout di 8.900 euro.

LIVELLO 25 20.000/40.000 BB ante 40.000

-Bel fold di Byeolram Yu. L’azione è presa al river 10♣A♣6♣2♠8♥. Nel piatto ci sono già 175k e il player della Corea del Sud ne punta 125mila da SB. Lo spagnolo Marin Rojas rilancia fino a 540.000 e manda l’avversario nel think-tank. Dopo un po’, Yu dichiara il fold mostrando [Kx][Kx]. Con un “wow” Rojas fa capire che aveva almeno l’Asso.

-Colpaccio di Domenico Paparo al tavolo 10. L’italiano apre da mid e subisce il rilancio all-in di Juan Garcia Ponce. L’azione torna a Paparo che ci esita un po’ ma alla fine chiama: Showdown: A♣K♠ per lo spagnolo, coppia di 10 per l’italiano. Il flop [9x][2x][7x] mantiene il vantaggio di Paparo. Il turn cambia tutto con un [Ax]. Ma al river si materializza un 10♥ che consegna il set e il moster pot a Domenico Paparo, ora a quota 3,5 milioni. Out Juan Garcia Ponce.

Domenico Paparo

-L’azione è frenetica e gli all-in call si susseguono. Il field è già sceso a 127 left.

-Purtroppo è fuori anche Fabio Peluso. Ormai costretto al push-fold, Peluso mette tutto con [Ax][Tx] e trova il call di Andrii Zaika con [4x][4x]. La coppia tiene e Peluso abbandona il torneo.

Camardese “ammonticchia”. L’italo-olandese apre Bottone e ottiene i call di Fabio Peluso (SB) e Andrii Zaika (BB). Il flop porta K♣2♦J♣: Peluso chacka, il BB punta 100k e ottiene due call. Il turn è una Q♣: questa volta i bui checkano entrambi, Camardese risponde con una bet 100 e si aggiudica il piatto. Prima di raccogleire le chips, mostra un A♣. Camardese si trova adesso con uno stack di 3.375.000 gettoni.

-Ma la partenza degli italiani non è delle migliori. Perdiamo subito Fabrizio Ortolomo. Alla sua dx agisce il croato Danilo Velasevic che apre per tre volte consecutive. Le prime due sono all-in e alla seconda Ortolomo risponde con un call: K♣7♠ vs K♠5♣ che finisce con uno split pot. Le terza azione è invece un raise 80k da Bottone. L’italiano da SB mette le ultime 455.000 chips con 9♥9♠ ma trova il croato pronto call con K♦K♠. Il board 10♦8♠4♦2♣10♥ non cambia nulla e Fabrizio Ortolomo è out per €6.880. Velasevic risale a 1,34 milioni.

-Carte “in the air”, il Day3 inizia!