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Alle World Series Of Poker 2022 qualcuno può fare la famosa “manina”: cinque dita per altrettanti titoli conquistati in carriera.

Una settimana fa la manina è stata quella di Eli Elezra. Il professionista israeliano, ma residente negli States, si è imposto nell’evento #63, il $10.000 Pot-Limit Omaha Hi-Lo 8 or Better Championship. Oltre al braccialetto al polso, Elezra ha aggiunto altri 611.362 dollari sul suo conto in banca.

Eli Elezra con il 5° braccialetto WSOP (credits PokerNews)

La sua è stata una vittoria davvero prestigiosa, in un torneo molto tecnico al quale di solito partecipano i cosidetti “variantisti”, cioè giocatori che al più diffuso Texas Hold’em preferiscono altri tipi di poker.

Nonostante questo e il buy-in importante, l’evento ha registrato 284 entries e un prizepool di 2.648.300. E non sono mancati i big names: oltre a Elezra, tra i premiati troviamo Greg Merson (39°), Phil Ivey (37°), il “promoter” del poker in Francia, Bruno Fitoussi (30°), Joao Vieira (17°), il vincitore del torneo nel 2021 Josh Arieh (7°) e il gallese Robert Cowen (3°), primo nel PLO HR da 50mila dollari di buy-in alcune settimane fa.

L’ultimo ad arrendersi ($377.885) è stato un altro grande del poker, Chino Rheem, campione dell’ultima PCA nel 2019. Anche l’istrionico e spettacolare player americano è arrivato all’HU finale con alle spalle 4 braccialetti WSOP, ma Eli Elezra gli ha tolto la possibilità di fare la manina.

Nell’ultima action Elezra ha puntato 1,4 milioni su questo flop K♥J♥5♠ con in mano A♠K♠10♣5♥, doppia coppia e gut shot. Rheem ha rilanciato all-in con K♣Q♦Q♠10♦, puntando quindi sul progetto di scala bilaterale e sugli out per il set e per la doppia superiore. Il resto del board 7♣5♦ ha invece regalato il fullhouse a Elezra.

Il 5° braccialetto di Rheem è per ora rimandato. Elezra, invece, ha dedicato il suo alla moglie Hila (proprio nel giorno del loro 31° anniversario) e anche alla memoria del padre Michel, deceduto poco giorni prima.

Ero molto emozionato perché mio padre è morto 18 giorni fa“, ha confessato a PokerNews. “Volevo vincere per lui. E ci sono riuscito“.

Eli Elezra mostra l’immagine del padre Michel (credits PokerNews)

Nato 62 anni fa a Gerusalemme, Eli Elezra è un giocatore di talento, ma soprattutto esperto e dotato di grande determinazione.

Non ha infatti nessuna intenzione di smettere, come ha confermato sempre a PokerNews: “amo la competizione, amo l’adrenalina… Mi dedico 5-6 giorni alla settimana al cash game e voglio continuare ad essere competitivo“.

Una determinazione, questa, che in parte gli deriva dagli anni trascorsi come militare di professione. E’ stato tenente della 1ª Brigata di fanteria “Golani”, una delle più decorate dell’esercito israeliano. Una volta finito il periodo militare, Elezra si è trasferito negli States, prima in Alaska e poi a Las Vegas (Nevada), dove è diventato un poker pro.

E’ un ottimo giocatore di cash game: una specialità che negli anni Duemila lo ha visto protagonista delle più ricche partite trasmesse all’interno di famosi show televisivi, quali Poker After DarkLate Night Poker e High Stakes Poker. Ma Elezra è un giocatore completo che non disdegna cimentarsi anche nel poker da torneo. Le sue vincite in eventi live di questo tipo ammontano oggi a 5,2 milioni di dollari, realizzati con 115 in the money. Di questi 72 sono targati World Series Of Poker e comprendono 15 tavoli finali e 5 braccialetti.

Il primo è datato 2007, quando Elezra si è imposto nel $3.000 World Championship Seven Card Stud Hi-Low Split-8 or Better. Il secondo è arrivato 6 anni più tardi, con la vittoria nel $2.500 2-7 Triple Draw Lowball. Nel 2015 ha fatto tris nel $1.500 Seven Card Stud, torneo che ha vinto anche nel 2019. L’ultimo è quello vinto pochi giorni fa.

Nel 2021 Eli Elezra è entrato nella Poker Hall Of Fame.

Eli Elezra in una foto di qualche anno fa (credits Upswingpoker.com)

Ma c’è anche altro da raccontare di questo veterano. Per esempio, una mano clamorosa giocata durante una partita di cash game in compagnia di top players e businessmen dal portafogli capace.

Gli stakes sono prevedibilmente alti, $4.000/8.000, e il cap di puntata massima è $200.000 per giocatore. L’azione prende il via con un raise di Gus Hansen da early position, seguito da un reraise di Lyle Berman (noto imprenditore statunitense con la passione per il poker) da Small Blind. Ely Elezra è in posizione di Big Blind e decide di chiamare con 10♥9♥. Chiama anche Hansen, il che porta ad un pot di circa 60.000 dollari e alle prime tre carte del board.

Flop: 7♥8♥[Kx]. Continuation bet dell’original raiser, chiamata da Elezra che ha progetto di scala colore, quindi potenzialmente 15 out per realizzare la scala o il colore. Hansen però non ci sta e rilancia fino a 60.000 dollari. Berman opta per il call e lo stesso fa Elezra, grazie alle favorevoli pot odds.

Il turn è un 6♥ che completa la scala colore del giocatore israelo-americano. Hansen punta ancora, raggiungendo il massimale di 200K. Chiama Lyle Berman e ovviamente anche Elezra che ha la mano nuts. Lo showdown è clamoroso: Hansen ha floppato il set con coppia di 8 in mano, Lyle Berman ha invece il colore con A♥K♥, ma entrambi sono drawing dead di fronte alla scala colore di Elezra. Il river [6x] è ininfluente, tutt’al più è ironico perché trasforma il set di Hansen in un fullhouse. Ely Elezra incassa così un piatto da 680.000 dollari!

Da quel giorno non foldo mai 9 e 10 di cuori!“, parola di Eli Elezra.

Immagine di testa: Eli Elezra (credits PokerNews)