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Se mai ci fosse stato qualche dubbio, l’IPO di Sanremo edizione 2022 ha confermato che in Italia c’è grande voglia di poker live.

In realtà l’evento sanremese ha fatto qualcosa in più: ha stracciato tutti i record precedenti, grazie a 3.762 registrazioni al Main Event. Un numero pazzesco, non solo nella storia dell’Italian Poker Open, ma anche in quella degli eventi europei con buy-in medio-basso (€550, in questo caso).

Bisogna ammettere che la scelta di estendere a 7 il numero dei flight iniziali (Day1) ha ripagato gli organizzatori EuroRounders e TexaPoker.

Molto azzeccata anche la programmazione della kermesse: dal 2 al 10 maggio, con parziale sovrapposizione all’EPT di Montecarlo (28/04-07/05). In questo modo, numerosi giocatori impegnati nel tour europeo si sono gradualmente spostati nella vicina Sanremo, una volta terminati gli impegni nel Principato.

Nel Casinò Municipale della città rivierasca si sono visti anche tanti big del panorama pokeristico italiano. Andrea Benelli, Carlo Savinelli, Sergio Castelluccio, Alessandro De Michele, Gianluca Trebbi, Liwei Sun, Mario Llapi, Alessio Astone, Alessandro Scermino, Simone Andrian e Fabio Peluso, fresco runner-up alla France Poker Series di Montecarlo. Solo per citarne alcuni.

Tutti questi hanno tagliato il traguardo dei 400 in the money che, al termine del Day2, hanno iniziato a dividersi il montepremi record di 1.732.777 euro.

Per raggiungere i premi più grossi, quelli previsti per il final table, ci sono volute altre due giornate. Un’attesa sicuramente accettabile per gli 8 finalisti che si sono sfidati per un primo premio da 320.000 euro.

Il tavolo finale dell’IPO 2022 di Sanremo. Da sx: Alessandro Scermino, Giovanni Agliozzi, Michele Tocci, Federico Fecchio, Ali Rachedi, Carlo Andreini, Saied Lege e Vasyl Palandiuk (screenshot video FT – credits IPO/Casinò di Sanremo)

Al tavolo finale si sono presentati: Federico Fecchio (38 milioni), Michele Tocci (27 mil.), Saied Lege (26 mil.), Alessandro Scermino (16 mil.), Vasyl Palandiuk (13 mil.), Giovanni Agliozzi (12 mil.), Carlo Andreini (chipleader alla fine del Day3, 10 mil.) e Ali Rachedi (7,8 mil.).

Il primo out arriva dopo u’ora e mezza di gioco. E’ un all-in tra Federico Fecchio con 10♠10♣ e Ali Rachedi che lo domina grazie a Q♠Q♦. La prima carta del board è subito un 10♦ che ribalta la situazione. Il giocatore francese non trova aiuti né al turn né al river e diventa così il primo player out.

Servono quasi altre 3 ore per assistere alla seconda eliminazione. Il protagonista in negativo è uno sfortunato Giovanni Agliozzi il quale, una mezzora prima della mano fatale, ha subito un durissimo colpo da Vasyl Palandiuk: all-in preflop con J♣J♥ vs A♦Q♦ dell’ucraino e board clamoroso 7♥10♦8♠K♦J♦ che chiude scala reale per quest’ultimo!

L’italiano, ormai shortissimo, decide di andare all-in con A♣10♣ da bottone dopo l’apertura da cutoff di Saied Lege che ha Q♥8♥. Il francese chiama solo perché deve aggiungere poche chips. Il flop consolidata il vantaggio di Agliozzi con 5♥2♦10♠. Al turn arriva però un J♣ che apre il progetto di scala bilaterale per Lege. Il river lo completa con un 9♠ che elimina Agliozzi al 7° posto.

Dopo la prima pausa lunga, Lege diventa protagonista al tavolo, sia come showman (riceve pure una penalità per l’eccessiva “esuberanza”), sia per i colpi favorevoli. Il francese si salva di nuovo con AxQx vs coppia di 3 di Scermino e Qx al turn.

Un livello dopo, è lo stesso Scermino a prendere un brutto colpo da Tocci: il board è 5♦5♠6♠9♣ e Scermino punta forte con J♠J♣. Tocci, che ha settato con 9♥9♦, fa solo call. Il river è un A♦: Scermino fa check e poi trova la forza di foldare sull’all-in del suo avversario.

Passano un paio di mani e Scermino si rifà. All-in preflop tra l’italiano e Palandiuk rispettavamente con A♦K♣ e Q♥Q♣: K♦ al flop e poi più nulla. Il tavolo finale scende a 5 left.

A questo punto il torneo ritorna in una fase di stasi, anche per merito della struttura che rimane sempre giocabile. Passa un’ora e mezza prima di assistere a un altro brivido: è un all-in preflop che vede protagonista ancora “Scerminator” con AK vs 9♠9♥ di Carlo Andreini. Questa volta scende un 9♣ al turn che consegna il monster pot ad Andreini.

Carlo Andreini (credits Assopoker.com)

Poco dopo il FT si riduce a 4 left. Saied Lege metti i resti da bottone con A♦10♥ e trova il call di Michele Tocci con coppia di 7. Il board liscio elimina il giocatore francese al 5° posto.

Qualche mano più tardi, Scermino viene graziato. E’ lui che va all-in diretto da utg con A♠3♠. Fecchio si limita al call da SB con K♥Js]. L’azione arriva ad Andreini che ha il doppio delle chips di Fecchio e A♦10♠ in mano: il toscano ci pensa molto ma alla fine opta per il call. L’azione si svolge con un triplo check che incredibilmente salva Scermino grazie a questo board: Q♥Q♦5♥4♣5♦.

L’occasione mancata da Andreini non viene però punita dal gioco. Dopo aver perso un piatto ed essere rimasto corto, Andreini va all-in da SB con K♦2♦. Scermino, ancora più corto, chiama e mostra A♠3♦. Al flop scende un 2♠ che salva Andreini ed elimina Alessandro Scermino in quarta posizione.

La fase 3-handed dura un livello e mezzo, durante il quale Andreini prende il sopravvento grazie a questa action. E’ lui ad aprire con A♣A♠. Il call di Tocci da BB con A♥3♥ fa scendere questo flop: 9♥Q♣3♦. Tocci va in check-call sulla c-bet a 2,5 milioni del suo avversario. Scende il turn, un 5♥. A questo punto il chipleader va in check-shove con la coppia di 3 e la possibilità di chiudere colore. Andreini ci pensa un po’ ma alla fine chiama: i suoi Assi reggono all’ultima carta, un innocuo 5♠. E’ la mano che modifica gli equilibri della partita.

A questo punto Andreini (chipleader), Fecchio (2° in chips) e Tocci (3°) discutono un deal che alla fine non si concretizza. Ma l’epilogo è dietro l’angolo.

10 minuti più tardi Michele Tocci pusha 32 milioni da bottone con A♦J♦. Call da BB di Carlo Andreini che ha A♣8♣. Un 8♠ al turn ribalta l’equilibrio e il river 10♦ elimina Tocci al 3° posto.

L’heads up è servito. Andreini parte con un vantaggio mostruoso: 122 milioni di chips contro i 29 di Federico Fecchio. E infatti il testa-a-testa dura pochissimo. Dopo qualche piccolo scambio di chips, Fecchio va all-in con coppia di 4 e Andreini chiama con A♣Q♦. Il board J♥3♥A♥Q♠Q♣ consegna il titolo e 320mila euro a Carlo Andreini.

Questo è il payout finale:

1°. Carlo Andreini 320.000€
2°. Federico Fecchio 190.000€
3°. Michele Tocci 130.000€
4°. Alessandro Scermino 93.000€
5°. Saied Lege 75.500€
6°. Vladimir Palandiuk 55.000€
7°. Giovanni Agliozzi 38.000€
8°. Ali Rachedi 20.595€

Immagine di testa: Carlo Andreini (credits Gioconews.it)