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Cinque set all’andata, cinque al ritorno: per decretare la finalista italiana di Champions League c’è voluta l’appendice dello spareggio, il Golden Set.

A spuntarla è stata Trento, che dopo avere vinto all’andata a Perugia è stato battuto con lo stesso punteggio in casa dagli umbri: 25-21, 21-25, 25-16, 20-25, 13-15 i parziali per la compagine di Grbic, che però ha ceduto (17-15) nel sesto set della serata.

Una serie all’insegna dello spettacolo e dell’equilibrio che ha premiato la formazione di Angelo Lorenzetti: a Lubiana, in Slovenia, il 22 maggio, se la vedrà con lo Zaksa, che non ha avuto problemi con lo Jastrzebski nella sfida tutta polacca (3-0 all’andata in trasferta, 3-2 in casa, chiudendo subito il conto, con un devastante 25-15 nel primo set).

Sbertoli in regia, Lavia opposto, Kaziyski e Michieletto in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Zenger libero per Lorenzetti al via, mentre Grbic risponde con Giannelli al palleggio, Rychlicki opposto, Leon e Anderson schiacciatori, Mengozzi e Solé centrali, Colaci libero.

Gli ospiti partono meglio e a metà set riescono anche ad allungare sul 13-10. La reazione trentina è però veemente e si concretizza prima con il pareggio sul 15-15, poi con il sorpasso (19-18) e quindi con l’allungo finale, con Lisinac sugli scudi: grazie a un ace di Michieletto il punteggio si fissa sul 25-21.

Nel secondo set gli umbri, spalle al muro, reagiscono e si portano sul 10-6. La nuova rimonta trentina non si concretizza, perché sul 12-13 gli ospiti scappano di nuovo via e, senza grandi patemi, vanno a chiudere il parziale sul 25-21.

Il terzo parziale inizia in maniera differente dai primi due e cioè con Trento che scatta meglio dai blocchi andando subito sul 4-0. Gli umbri non trovano il bandolo della matassa, vedono anzi i padroni di casa prima allungare sul 17-11 e quindi addirittura dilagare andando a completare il set sul punteggio del 25-16.

Perugia, che non può più sbagliare, parte meglio dei rivali nel quarto set, ma l’equilibrio torna sull’8-8. Gli uomini di Grbic riescono però a giocare meglio dei rivali, si portano sul 14-11 e non si fanno più raggiungere: il set termina sul 25-20, il che significa tie-break. 

Nel quinto set Trento riesce a condurre sull’8-7 ma poi lascia strada agli umbri, che piazzano un mini-break (13-11) e conquistano la possibilità di giocarsi tutto al Golden set chiudendo il parziale sul 15-13.

Lo spareggio inizia con Trento più concreta e capace di andare addirittura sul 7-2. Ma non è finita, perché Perugia riduce lo scarto e poi va addirittura ad agganciare i padroni di casa sul 14-14. La tensione, ovviamente, è palpabile: l’errore di Rychlicki consegna ai gialloblù il punto numero 17 (a 15) e insieme a esso il biglietto per la Slovenia alla squadra di Lorenzetti.

Trento può gioire perché andrà a giocare la nona finale europea di sempre, la quattordicesima internazionale, la sesta di Champions League. A Perugia, invece, resta il rammarico per essere andata vicina a raddrizzare la situazione dopo il ko casalingo ed essere andata sotto anche in Trentino.