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La scherma è tradizionalmente uno dei grandi serbatoi di medaglie azzurre alle Olimpiadi. La scuola italiana della disciplina è una delle migliori al mondo, e fior fiore di campioni hanno donato lustro allo sport nazionale conquistando medaglie nelle tre discipline della scherma.

Non a caso l’attuale sottosegretario allo sport è Valentina Vezzali, la donna più medagliata della storia della disciplina e atleta italiano che vanta il maggior numero di medaglie d’oro, alla pari peraltro con altri due schermidori: Nedo Nadi e Edoardo Mangiarotti (il quale vanta il primato di più medaglie conquistate da un atleta italiano).

Come ogni edizione dei Giochi Olimpici, anche a Tokyo la scherma italiana si presenta con grandi speranze di conquistare medaglie, particolarmente concrete per quanto riguarda il fioretto ma tangibili anche nel caso di spada e sciabola.

Per la prima volta è decaduta la regola della rotazione delle armi, per cui quest’anno tutte le specialità vedranno competere gli atleti sia nel torneo individuale che in quello a squadre. I tornei si svolgeranno nella notte italiana, a partire dalle 2, ma le finali si disputeranno quando in Italia sarà tardi mattinata, tra le 11.30 e le 14. Andiamo ad analizzare come si presenta la squadra azzurra specialità per specialità.

Sciabola maschile

Sabato 24 luglio è subito di scena il torneo individuale di sciabola maschile, dove le maggiori speranze italiane sono riposte in Luca Curatoli, bronzo individuale ai Mondiali di Budapest del 2019. Con lui in gara anche Luigi Samele, per il quale il podio sembra più difficile ma non impossibile, e Enrico Berré.

Mercoledì 28 luglio i tre concorreranno poi per il torneo a squadre, con l’aggiunta dell’eterno Aldo Montano, oro individuale e argento a squadre ad Atene 2004, alla sua quinta Olimpiade, dopo che ha centrato i bronzi a squadre anche Pechino 2008 e Londra 2012 (in squadra con Samele). La squadra ha buone possibilità di medaglia, insieme alla fortissima selezione della Corea del Sud, che è la favorita per l’oro e all’Ungheria.

Spada femminile

Anche la spada femminile individuale è di scena nel primo giorno di gare, sabato 24 luglio. In pedana scenderanno due veterane con buone possibilità di ottenere un podio come Rossella Fiamingo, argento a Rio 2016 e 2 volte oro mondiale, e Mara Navarria, oro mondiale a Wuxi nel 2018. Speranze meno concrete per la giovane Federica Isola.

Il torneo a squadre si terrà invece martedì 27 luglio, e il terzetto italiano sarà completato da Alberta Santuccio. La speranza è di riuscire quantomeno a replicare il bronzo ai Mondiali di Bucarest del 2019, con una squadra che sembra aver finalmente trovato la giusta composizione dopo anni di tentativi. Attenzione alle selezioni cinesi e russe, le favorite.

Fioretto femminile

Il terzetto femminile di fioretto si presenta in pedana domenica 25 luglio per il torneo individuale, con Arianna Errigo, argento a Londra 2012 e due volte campionessa mondiale, Alice Volpi, oro mondiale a Wuxi nel 2018, e Martina Batini. Tutte e tre le atlete puntano con decisione al podio, anche se sembra impossibile replicare il podio completamente azzurro di Londra 2012.

La squadra femminile di fioretto è sempre una delle “corazzate” della spedizione italiana, e con l’aggiunta della riserva Erica Cipressa punterà anche alla vittoria del torneo a squadre di giovedì 29 luglio. L’avversario più ostico è la squadra russa, come da tradizione, ma attenzione anche agli Stati Uniti e alla Francia.

Spada maschile

I tre spadisti in gara nel torneo individuale per l’Italia, domenica 25 luglio, sono Marco Fichera, Enrico Garozzo e Andrea Santarelli. Tutti e tre si presentano da outsiders (anche se Santarelli può vantare il bronzo al mondiale di Budapest del 2019), ma la spada è una disciplina talmente imprevedibile che non sarebbe poi così sorprendente vedere uno di loro sul podio.

Venerdì 30 luglio saranno poi di scena, insieme a Gabriele Cimini, nel torneo a squadre, in una giornata in cui potrebbero essere l’unica speranza di medaglia per i colori azzurri. A Rio de Janeiro nel 2016 giunse un ottimo argento, e la squadra ha le potenzialità di ripetersi in un torneo in cui è difficile identificare una chiara favorita: Francia, Russia, Ucraina e Svizzera sono altre squadre dalle potenzialità simili a quelle degli azzurri.

Sciabola femminile

La specialità su cui sono riposte meno aspettative ma da cui potrebbero venire le sorprese più inattese è la sciabola femminile, il cui torneo individuale è in programma lunedì 26 luglio. Martina Criscio, Rossella Gregorio e Irene Vecchi proveranno a centrare una medaglia individuale che sarebbe francamente inaspettata, per quanto potenzialmente alla portata.

Sabato 31 luglio questo terzetto verrà integrato da Michela Battiston nel torneo a squadre, in cui dovranno vedersela principalmente contro le squadre di Russia, Francia e Corea del Sud nella speranza di centrare il podio.

Fioretto maschile

Lunedì 26 luglio saranno il veterano Andrea Cassarà (bronzo ad Atene 2004 e campione del mondo a Catania nel 2011), Alessio Foconi (campione del mondo a Wuxi nel 2018) e Daniele Garozzo (oro a Rio de Janeiro 2016) a puntare alla medaglia nel torneo individuale di fioretto.

Domenica 1° agosto la squadra scenderà in pedana insieme alla riserva Giorgio Avola, già oro a squadre a Londra 2012, per cercare l’oro nel torneo a squadre, obiettivo che appare decisamente alla portata degli azzurri, che devono temere principalmente i team degli Stati Uniti e della Francia.