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Quattro Ducati davanti a tutti, il tricolore che sventola sotto il cielo della Toscana, e un nome che riecheggia potente tra le colline del Mugello: Marc Marquez. Il catalano vince ancora, dominando il Gran Premio d’Italia 2025 con la moto ufficiale della casa di Borgo Panigale, vestita per l’occasione con una livrea rinascimentale. Un trionfo tecnico ed estetico, simbolico e concreto: non era rossa, ma aveva l’anima Ducati, ha detto lo stesso Marc a fine gara. E in effetti, il numero 93 ha dipinto una delle sue tele più convincenti, pennellando curve e staccate come un moderno Michelangelo delle due ruote. Dietro di lui, una cavalcata tutta italiana nel segno di Gresini e VR46: secondo Alex Marquez, che ha provato a tenere il passo del fratello maggiore senza mai cedere al panico; terzo Fabio Di Giannantonio, in stato di grazia davanti al pubblico di casa, autore del suo primo podio al Mugello nella classe regina. A completare il dominio Ducati, il quarto posto di Francesco Bagnaia, protagonista di un inizio aggressivo quanto spettacolare, ma poi vittima di un errore a due giri dalla fine che gli ha negato il podio.

La gara è stata un’autentica danza ad alta velocità. Già alla partenza, Pecco brucia tutti e si mette davanti a Marquez, inaugurando una serie di sorpassi e controsorpassi da brivido. Al terzo giro, il momento clou: la ruota anteriore del torinese sfiora quella posteriore di Marc, e nella confusione ne approfitta Alex, che si infila in seconda posizione. Ma Bagnaia non ci sta, e nel giro di un minuto torna in testa. La lotta tra i tre è serrata, ma al sesto giro è di nuovo il minore dei Marquez a prendere il comando. Poi, al nono, arriva la svolta: Marc affonda la staccata, si riprende il primo posto e non lo molla più. Bagnaia, stremato e forse tradito dalla pressione, commette un errore decisivo nel finale, spalancando la porta a Di Giannantonio, che ringrazia e si prende un posto sul podio che vale oro. Per lui, il coronamento di un sogno, per Marc l’allungo in classifica: ora sono 270 i punti, con 40 di vantaggio su Alex e 110 su Bagnaia.

Una gara che resterà impressa negli occhi degli appassionati, tra arte e velocità. E ora, è il momento di dare i voti: chi ha brillato davvero sotto il sole del Mugello, e chi invece ha mancato l’appuntamento con la gloria?

Marc Marquez – Voto: 10

Un capolavoro. Dopo un inizio in cui ha studiato gli avversari, ha affondato il colpo al momento giusto, lasciando tutti dietro con una lucidità disarmante. Il sorpasso su Alex al nono giro è da antologia. Con la livrea “rinascimentale” diventa il Leonardo della MotoGP. Genio e dominio.

Alex Marquez – Voto: 9

Non vince, ma è grande protagonista. Intelligente, preciso, mai fuori fase. Tiene testa al fratello per tutta la prima parte di gara, poi cede solo alla superiorità di Marc. È secondo anche in classifica generale, ma non più solo un “fratello minore”. Promosso con lode.

Fabio Di Giannantonio – Voto: 8,5

Podio al Mugello, primo nella classe regina davanti al suo pubblico. Bravo a gestire la pressione, lucido nel momento in cui Bagnaia sbaglia. Si prende la scena con un sorriso che vale più di mille parole. Finalmente Diggia!

 Francesco Bagnaia – Voto: 6,5

Il voto è la media tra un avvio da fuoriclasse e un finale da dimenticare. Parte fortissimo, lotta con coraggio, ma l’errore a due giri dalla fine rovina tutto. Si fa superare da Di Giannantonio e perde punti preziosi. Manca la freddezza del campione.

Marco Bezzecchi – Voto: 7

Il punto debole continua ad essere la qualifica, ma in questa occasione anche il passo gara non era sufficiente per lottare per il podio. Nonostante ciò, il lavoro che sta portando avanti con Aprilia è serio e promettente: ricorda molto l’inizio del percorso tra Dovizioso e Ducati, quando si gettarono le fondamenta per una moto poi dominante. E quel casco? Splendido simbolo di un ragazzo dal cuore grande.

Franco Morbidelli – Voto: 4

Ha dichiarato di voler riguardare bene le immagini, ma l’errore commesso in pista è stato piuttosto evidente. Una prestazione decisamente fuori giri. Giornata no.

Maverick Viñales – Voto: 8

Ancora una gara da protagonista per lo spagnolo, a cui è mancato solo il risultato finale, ma non per colpa sua. Sta recuperando fiducia e forma, e con questa KTM sorprende oltre ogni previsione. Il suo valore si vede eccome.
Determinato e brillante.

Raul Fernandez – Voto: 7

Finalmente una prestazione concreta, che rompe un lungo periodo buio. Un segnale positivo, anche se resta da capire se è l’inizio della svolta o solo un episodio.
Una boccata d’aria.

Pedro Acosta – Voto: 4

Non riesce più a emergere come faceva un tempo. È difficile dire se il problema sia la mancanza di motivazione o l’incapacità di adattarsi alla moto. Non è più il pilota di riferimento per KTM. Una fase involutiva che preoccupa. Smarrimento evidente.

Enea Bastianini – Voto: 5

Non pervenuto. Con la stessa moto di Marquez, si perde nei bassifondi della top ten. Una gara opaca, senza acuti né scintille. Quando Ducati domina, lui resta in ombra. Serve di più, molto di più.