Vai al contenuto

Non poteva essere un’alba migliore, quella di domenica per i tifosi italiani.

Charles Leclerc su Ferrari stravince, senza alcuna discussione, il Gran Premio dell’Australia di Formula Uno. Dopo tre gare, il bottino del monegasco è a dir poco impressionante: in tre gare ha racimolato 71 punti su 78 disponibili, vincendo due GP e arrivando secondo in uno. Miglior inizio sarebbe stato difficile da pronosticare.

Malissimo Verstappen, al secondo ritiro in tre gare: per confermarsi Campione del Mondo servirà maggiore affidabilità da parte di Red Bull.

Lato Mercedes, timidi segnali di ripresa: le Frecce d’Argento (in un contesto progettuale ancora ricco di problemi e di contrattempi) trovano un terzo posto con Russell e un quarto con Hamilton. Benissimo le McLaren, che dopo un avvio stentato si ripropongono nelle parti alte della graduatoria, weekend invece da dimenticare per Sebastian Vettel.

Ripercorriamo il weekend di F1 con le nostre pagelle.

Voto 10: Charles Leclerc

E chi, sennò? Copertina per il “predestinato” , punta di diamante della Rossa di Maranello. Semplicemente perfetto, con pole position, giro veloce e soprattutto vittoria, peraltro mai in discussione.

Gara dominata, prestazione suntuosa (forse fin troppo). Il suo talento è infinito, con una vettura del genere la candidatura per il Mondiale piloti è praticamente obbligata: del resto, quello Costruttori, con un +39 di Ferrari sulla Mercedes seconda, lascia già davvero ben sperare. Era dai tempi di Alonso (era il 2010) che non assistevamo ad un ferrarista così dominante.

Voto 8: George Russell

Il co-protagonista che non ti aspetti. L’inglesino di Mercedes dimostra una freddezza da veterano nel decidere di allungare lo stint e – complice una safety car – ridurre il tempo del pit stop e passare davanti al compagno Hamilton. Primo podio in stagione dopo una quarta ed una quinta piazza, con una vettura che è un cantiere a cielo aperto. Ah, è secondo in classifica generale. Il futuro è suo.

Voto 8: Alexander Albon

Il pilota Williams è autore di una gara strepitosa, partendo dal fondo e riuscendo a terminare decimo, in zona punti. La conservazione delle gomme è clamorosa, se si pensa che fa praticamente tutta la gara con lo stesso treno, facendo il pit stop solo a pochi chilometri dalla fine. Bravo.

Voto 7,5: McLaren

Chi si rivede! Il funambolo Norris e il padrone di casa Ricciardo finalmente tornano sui livelli dello scorso anno, dopo i tanti problemi di inizio stagione. Dopo che lo scorso anno McLaren si è giocata la palma di terza forza con Ferrari, quest’anno – se continuano così le cose – l’antagonista potrebbe addirittura essere Mercedes.

Voto 6,5: Lewis Hamilton

Quanta fatica per Mercedes, e il pluricampione britannico non può che pagarne le conseguenze. Anzi, è fin troppo bravo (esattamente come Russell) a ricavare il meglio che si possa dalla non semplice situazione.

Se è vero che dall’Europa ci aspettiamo una vettura più competitiva per Hamilton, è anche vero che i vincoli del budget cap sono stringenti, e la scuderia di Brackley dovrà ancora (per molte volte) affidarsi al talento e all’esperienza del suo campione.

Voto 6,5: Sergio Perez

L’alfiere Red Bull ha il merito di finire al secondo posto, ma il demerito di partire male e ritrovarsi fin da subito a sgomitare con le Mercedes (che, va detto, riesce a superare agevolmente grazie ad un motore molto più performante). Oggi la Red Bull è lui, in attesa del ritorno di Verstappen.

Voto 5: Sebastian Vettel

Per carità, vero che non ci si aspetta una gara da podio per il campionissimo tedesco, però incidente in prova e incidente in gara sono un po’ troppo per colui che di esperienza ne ha da vendere. Rimandato.

Voto 4: Carlos Sainz

Unica nota stonata nell’idillio Ferrari di giornata. Lo spagnolo rimane invischiato in prove non semplici, parte nono e non riesce a recuperare, anzi – non resistendo all’idea di una gara di metà classifica – esagera e va fuori dopo due giri. Per il proseguo del campionato, una mentalità più prospettica non guasterebbe.

Voto 4: Red Bull

Può la vettura del campione del mondo ritirarsi in due delle prime tre gare? No, non può, non è accettabile. Dopo i miracoli dello scorso anno, Chris Horner dovrà assolutamente ottimizzare le performance della vettura di Verstappen: i punti persi da Leclerc, da questo Leclerc, sembrano già tanti. In Europa toccherà essere perfetti fin da subito.