Se c’è una cosa di cui il tennis non sente la mancanza, è la tradizione della “Middle Sunday” di Wimbledon, ovvero l’abitudine a non giocare nella prima domenica del torneo. Dal 2022 non esiste più e infatti oggi iniziano gli ottavi di finale di Wimbledon 2025.
Nel day 7 di oggi il menu non prevede italiani in campo, anche se il nostro tennis ha stabilito un altro storico record.
Wimbledon 2025, tre italiani agli ottavi per il più incredibile dei record
Nel periodo tennisticamente migliore della nostra storia, che prima o poi si riuscisse a piazzare tre italiani negli ottavi di Wimbledon era nelle cose. Non era invece prevedibile il “come”, questo record si è concretizzato. Arriviamo a Wimbledon 2025 con tre tennisti in corsa negli ottavi del singolare maschile, ma tra questi non ci sono né il finalista 2021 né il semifinalista del 2024. Vero è che Lorenzo Sonego avrebbe comunque avuto un derby al secondo turno contro Lorenzo Musetti, qualora il toscano non avesse perso al primo contro Basilashvili, ma comunque si tratta di una dimostrazione di forza notevolissima, per il nostro movimento.
Wimbledon 2025: i match clou del day 7
Il day 7 di oggi vedrà scendere in campo i protagonisti e le protagoniste degli ottavi di finale maschile per la parte bassa del tabellone, e quelle della parte alta del singolare femminile. Ne abbiamo selezionato qualcuno.
Taylor Fritz-Jordan Thompson
- Campo n.1, ore 14 italiane
A memoria di cronista, non ricordo un ottavo di finale con due tennisti che hanno giocato in totale 28 (VENTOTTO) set nei tre incontri precedenti. La pigrizia domenicale mi impedisce di fare una ricerca accurata, ma è dicerto evento più unico che raro: sia Taylor Fritz che Jordan Thompson hanno vinto due partite al quinto e una al quarto set nei primi tre turni. L’americano e l’australiano avranno alle spalle ben 20 ore complessive già trascorse sul campo di gioco, anche se il peso specifico di questa fatica rischia di essere un fattore negativo solo per uno dei due. Thompson viene infatti da mesi travagliatissimi, prima con una fascite plantare e poi con un problema alla schiena, segnatamente all’articolazione iliaca, che ne aveva persino messo in dubbio la partecipazione a Wimbledon. Poi il campo è forse la migliore medicina, ma le scorie potrebbero farsi sentire. Senza quelle, l’eccellente doppista Thompson può impensierire Fritz, uno dei più concreti su erba ma pur sempre esponente della “generazione persa”. E, come tale, ha almeno un grande rimpianto in carriera. Nel caso di Fritz è il quarto di finale 2022, proprio sull’erba londinese, quando riuscì a non vincere contro un Nadal che era letteralmente zoppo. Difficilmente quel successo avrebbe svoltato la carriera dello statunitense, ma certo sarebbe stata mentalmente importantissima.
Oggi Fritz è l’unico rivale credibile di Carlos Alcaraz per la semifinale “sud” del tabellone. Thompson permettendo, ovviamente.
Aryna Sabalenka-Elise Mertens
- Campo Centrale, non prima delle ore 16:30 italiane
Il secondo match in programma oggi sul centrale è l’ennesima sfida tra Aryna Sabalenka ed Elise Mertens. Sarà la tredicesima volta che si affrontano, con bilancio “tanto a poco”: 10-2 per la bielorussa. Ma la storia tra Aryna ed Elise affonda radici ben più profonde, perché le due sono amiche nonché storiche partner di doppio. Infatti, insieme, hanno vinto lo US Open 2019 e l’Australian Open 2021. Proprio in occasione del secondo trionfo, Sabalenka aveva annunciato che la coppia si sarebbe separata perché lei, appena entrata in top 10, aveva bisogno di concentrarsi più sul singolare.
Il tempo ha dato ragione alla bielorussa, mentre l’olandese è rimasta una giocatrice sempre molto brava e intelligente, ma alla quale manca sempre un quid di potenza per poter fare davvero la differenza. Tecnicamente non le manca nulla, anzi il suo dritto choppato su erba è arma straordinaria e solo Barbora Krejcikova può vantare un colpo simile nell’arsenale.
In coerenza con il percorso delle due, Sabalenka ha una striscia aperta di 9 successi contro l’amica-rivale, ma l’ultima volta (sulla terra di Madrid) le ha preso un set. Potrà fare altrettanto sull’amata erba?
Andrey Rublev-Carlos Alcaraz
- Campo Centrale, non prima delle ore 18:30 italiane
L’ottavo di finale tra Andrey Rublev e Carlos Alcaraz è l’unico di quelli teorici a essersi concretizzato nella parte bassa del tabellone, in un’edizione tempestata di eliminazioni a sorpresa. L’unico altro ottavo “previsto” è quello di domani tra Djokovic e de Minaur.
Tornando a Rublev-Alcaraz, storia e profili dei due giocatori ci fanno pensare che si possa trattare di match a senso unico, ma non è così semplice. Infatti, Alcaraz è in vantaggio “solo” 2-1 nei confronti del russo, che ha dei momenti di “rottura prolungata” più fragorosi e violenti, rispetto a quelli del prestigioso rivale, ma non così superiori in quantità. Seppur poi riesca a porvi rimedio molto spesso, anche Alcaraz ha moltissime pause durante i match e questo potrebbe costargli caro, se coincidesse con Rublev che entra in ritmo e fiducia.
Lo spagnolo ha comunque le risorse, sia tecniche che mentali, per venirne a capo. Ma scordatevi un match semplice, almeno non con l’Alcaraz che si è visto finora.