Vai al contenuto

Per la seconda volta nella sua storia, la prima dopo ben 24 anni, la Slovenia si qualifica alla fase finale di un Europeo di calcio.

La nazionale del piccolo stato balcanico si presenta come la cenerentola del Gruppo C con Inghilterra, Danimarca e Serbia, ma i risultati centrati in altri sport di squadra (come il basket) sconsigliano di prendere la Slovenia troppo sottogamba.

La qualificazione alla fase finale

La Slovenia si è qualificata a questa fase finale di Euro 2024 arrivando seconda nel Gruppo H di qualificazione, dietro alla Danimarca (che ritroverà, curiosamente, nel girone in Germania), davanti a Finlandia, Kazakistan, Irlanda del Nord e San Marino. 22 i punti in 10 partite, con il migliore attacco (20 gol) e la miglior difesa (9 subiti) del raggruppamento. Il capocannoniere? L’attuale sogno del Milan per l’attacco: Benjamin Šeško.

Formazione tipo

Matjaž Kek, tornato alla guida della nazionale del suo paese nel 2018, è un tecnico molto legato a un 4-4-2 piuttosto bilanciato, con esterni duttili (in genere uno più difensivo e uno più offensivo), capace di aggredire in transizione o contropiede, che ha anche la soluzione della palla lunga con Šporar, molto abile a ricevere e far salire la squadra. La presenza di un attaccante moderno come il ricercatissimo Šeško rende l’attacco sloveno ancora più imprevedibile.

la formazione tipo della Slovenia per Euro 2024

Negli ultimi tempi, Kek ha sperimentato diverse varianti al suo schema, non prescindendo comunque mai dalla difesa a 4. Le soluzioni alternative sono il 4-2-2-2 con due mediani e due mezzali, e un molto più improbabile 4-5-1 con uno tra Šporar e Šeško davanti.

4-4-2: Oblak, Karničnik, Blažič, Bijol, Janža; Stojanović, Čerin, Elšnik, Mlakar; Šporar, Šeško. C.T.: M. Kek

Probabili convocati, reparto per reparto

Anche se le convocazioni del CT Kek arriveranno solo più avanti, si possono già formulare delle ipotesi ragionevoli. Infatti, la Slovenia ha diverse certezze, tra tutti i reparti.

Portieri

In porta c’è tutta la personalità di Jan Oblak, espertissimo portiere dell’Atletico Madrid. Tra le riserve non dovrebbe mancare Vid Belec, uno che l’Italia l’ha toccata più volte in carriera (primavera all’Inter, poi Serie A con Carpi, Benevento, Sampdoria e Salernitana).

Difesa

In difesa c’è il cresciutissimo Jaka Bijol, ormai leader dell’Udinese anche se in estate potrebbe fare le valigie. Molto probabile che a Euro 2024 ci sia anche Stojanovič della Sampdoria, uno che può fare il quarto di difesa ma anche di centrocampo. La fascia sinistra difensiva sarà ancora di proprietà dell’esperto Janža, che gioca a Zabrze in Polonia. E sempre in Polonia, ma nel Lech Poznan, milita il leader difensivo della Slovenia: il 31enne Blažič.

Centrocampo

Sempre da Udine arriva un’altra certezza della squadra di Kek che è Sandi Lovric. Seppure non sia titolare fisso, il giocatore dell’Udinese ha il pregio di poter venire utilizzato come jolly: da mezzala a centrale a esterno anche alto. Il CT potrà contare anche sull’esperienza e la tecnica di Benjamin Verbič, esterno del Panathinaikos. Farà quasi sicuramente parte della spedizione anche Jasmin Kurtič, altro veterano con una lungo trascorso italiano tra Serie A e B. La cerniera titolare dovrebbe essere invece quella formata da Čerin del Panathinaikos ed Elšnik dell’Olimpia Lubiana.

Attacco

In attacco, gli intoccabili sembrano Šeško, Šporar e Vipotnik, ma anche il “pisano” Mlakar che è molto duttile e utilizzabile anche in ruoli di centrocampo. Farà quasi certamente parte della spedizione anche Žan Celar, 25enne già visto in Italia con le maglie di Roma, Cittadella e Cremonese. Infine, Kek dovrebbe portare in Germania il 23enne Nino Žugelj del Bodo/Glimt, che la maglia della nazionale l’ha finora indossata solo con la U21.

La possibile lista dei convocati

  • Portieri: Jan Oblak (Atletico Madrid), Vid Belec (APOEL Nicosia), Igor Vekic (Vejle)
  • Difensori: Žan Karničnik (Celje), Jure Balkovec (Alanyaspor), Miha Blažič (Lech Poznan), Jaka Bijol (Udinese), Erik Janža (Gornik Zabrze), Petar Stojanovič (Sampdoria), Vanja Drkušić (Sochi), David Brekalo (Orlando City)
  • Centrocampisti: Jon Gorenc Stankovic (Sturm Graz), Benjamin Verbič (Panathinaikos), Sandi Lovric (Udinese), Timi Max Elšnik (Olimpija Ljubljana), Jasmin Kurtič (Sudtirol), Tomi Horvat (Sturm Graz), Adam Gnezda Čerin (Panathinaikos)
  • Attaccanti: Andraz Šporar (Panathinaikos), Benjamin Šeško (RB Lipsia), Žan Celar (Lugano), Jan Mlakar (Pisa), Žan Vipotnik (Bordeaux), Nino Žugelj (Bodo/Glimt).

Il giocatore più atteso

Benjamin Šeško. Negli ultimi tempi, leggete almeno un articolo al giorno su di lui, nelle principali testate sportive italiane. Il motivo? Il Milan gli ha messo gli occhi addosso come successore designato di Olivier Giroud. Il ragazzo, classe 2003, è uno di quei prototipi dell’attaccante ultramoderno: alto, longilineo, veloce, potente e dotato di buona tecnica, in sostanza un articolo della stessa categoria di Erling Haaland, Rasmus Hojlund e Alexander Isak.

Al RB Lipsia si è consacrato, con 12 gol in 29 partite di Bundesliga, dopo averne insaccati 16 in 30 presenze l’anno precedente, in Austria nella società gemella, ovvero il RB Salisburgo.

In nazionale vanta al momento 11 gol in 28 presenze ed è il candidato principe a scalzare una leggenda slovena come Zlatko Zahovič dal trono di miglior marcatore di sempre con la casacca della nazionale. L’ex Valencia e Porto si fermò a 35 in 80 presenze e Šeško è abbastanza in media. 

La sorpresa

L’altra possibile sorpresa della Slovenia viene sempre dall’attacco ed è Žan Vipotnik. Il classe 2002 si era segnalato come capocannoniere del campionato sloveno con la maglia del Maribor, performance che lo aveva messo sul taccuino di diverse società europee tra cui diverse italiane come Atalanta, Salernitana, Genoa. Poi il ragazzo è finito al Bordeaux, nobile decaduta del calcio francese che milita in Ligue 2. Vipotnik ha segnato 9 gol in cadetteria francese, ma non è escluso che su di lui si riapra una nuova asta, soprattutto in caso di un buon Euro 2024. Può essere l’alternativa a Sesko ma anche il suo partner al posto di Šporar.

I possibili obiettivi: gli ottavi il sogno

Nell’unica partecipazione della sua storia, nell’edizione del 2000, la Slovenia terminò ultima nel girone C dietro Spagna, Jugoslavia e Norvegia, con due punti frutto di altrettanti pareggi. Curiosamente, per la nazionale balcanica sarà ancora Gruppo C e, considerando i rapporti di forze con Inghilterra, Danimarca e Serbia (che 24 anni fa si chiamava Jugoslavia), l’obiettivo massimo possono essere considerati gli ottavi di finale. Molto improbabile, considerato l’attuale valore della rosa.

Appena più probabile, per la Slovenia, è invece il traguardo di vincere la prima partita nella sua storia in una fase finale di Campionato Europeo. Si tratterebbe della seconda vittoria in una grande competizione: se infatti ai mondiali del 2002 la nazionale bianco-rosso-blu guidata da Katanec aveva perso tutte e tre le partite del suo girone, in Sudafrica nel 2010 la Slovenia (già allora con Kek come CT) centrò contro l’Algeria la sua per il momento unica vittoria in una grande competizione per nazioni. Il gol venne segnato dal centrocampista Robert Koren.