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Il mondo degli eSports continua ad essere travagliato da problemi di sostenibilità quando si tratta di organizzazioni. A fronte di un crescente interesse per le competizioni di videogame e di eventi Tier 1 che mantegono alto lo spettacolo e i prizepool, numerose società esportive faticano a far quadrare i conti di fine anno.

I casi più noti sono quelli di Guild Esports, l’organizzazione inglese che vanta tra i suoi soci l’ex stella del calcio David Beckham, dell’americana Sentinels e perfino di FaZe Clan, una delle società più seguite e più abili nella monetizzazione digitale. Di queste ultime due abbiamo parlato in un altro articolo.

Di recente la lista si è allungata con Rogue, organizzazione storica ma che non riesce a stare al passo con il pagamento dei salari. Il problema di Rogue si è riversato su KOI. La società spagnola fondata del player-streamer Ibai “Ibai” Llanos e dall’ex nazionale spagnolo di calcio Gerard Piqué ha infatti unito le forze con Rogue per creare team molto competitivi per LoL e CoD, ma si trova adesso invischiata nei guai finanziari della società americana.

Le acque più travagliate sono però quelle in cui naviga Semper Fortis. Secondo un documento finanziario presentato alla Aquis Stock Exchange, l’organizzazione con base a Londra è così in difficoltà da rischiare l’acquisizione da parte di un gruppo privato. Un’acquisizione legata esclusivamente all’interesse del compratore di acquisire una società pubblica per bypassare il lungo e complesso processo di quotazione in borsa riservato alle società private (reverse takeover). L’operazione significherebbe quindi l’uscita di Semper Fortis dal settore degli eSports.

Nolan Bushnell (credits Getty Images)

Sempre Fortis è stata costituita nel 2020 da Keith R. Harris, noto banchiere/finanziere inglese con forti interessi nel calcio, e da Nolan Bushnell. Sì, avete capito bene: parliamo del fondatore di Atari nonché Hall of Fame del settore dei videogiochi e Premio BAFTA alla carriera.

Con basi solide e una dirigenza di alto livello, nel 2021 l’organizzazione si è quindi tuffata nel competitivo. La scelta è ricaduta soprattutto su Rocket League, titolo per il quale il management ha deciso di creare un team di alto livello investendo parecchi soldi. A seguire sono arrivati altri giocatori per Fortnite, FIFA, Hearthstone, Smash Bros e Tekken.

Per dare ancora più visibilità all’organizzazione, sempre nello stesso anno Harris e Bushnell hanno chiamato alla corte di Semper Fortis due famosi professionisti del campionato di calcio inglese: Harry Maguire (Man UTD) e Dominic Calvert-Lewin (Everton). Naturalmente i due nuovi brand ambassador hanno accettato a fronte di un adeguato compenso economico. Al fine di sostenere tutti questi investimenti, la società è stata quotata alla Borsa Aquis attraverso un IPO che ha portato 2,55 milioni di sterline nella casse societarie.

Fino a qui, quella di Semper Fortis è una storia improntata su un rapido successo. Purtroppo il declino è stato altrettanto veloce.

Ci sono più ragioni che spiegano il repentino cambio di direzione. Innanzitutto i risultati negli eSports che di fatto non sono mai stati all’altezza degli investimenti. Se si escludono due semifinali (Fall Split Major e Season X European Championship) e la qualificazione al mondiale 2021-22, il team di RL non ha prodotto molto altro. Il resto dell’eSport è stato quasi invisibile.

Forse anche in conseguenza di questi risultati modesti, sono mancati gli sponsor. Risulta solo un deal da £10.000 siglato nel 2021 con Topps, un distributore internazionale di carte collezionabili.

Infine, il progressivo e costante calo borsistico a partire dalla metà del 2021.

Il calo di Semper Fortis alla Borsa Aquis di Londra (credits Aquis Stock Exchange via esportsinsider.com)

Nel tentativo di metterci una pezza, all’inizio del 2022 la società ha deciso di investire su giochi play-to-earn, di acquistare NFT in-game per titoli quali Axie Infinity e di lanciare un sistema di revenue share per i giocatori iscritti alla gilda di Semper Fortis.

Ma anche tutta questa operazione si è tradotta in un autogol. Nel 2022 La crisi delle cryptovalute ha obbligato l’organizzazione inglese ad abbandonare il settore e a luglio dello stesso anno è uscito un report finanziario – relativo al 2021 e al primo trimestre del 2022 – con perdite pari 1,2 milioni di sterline.

A quel punto Nolan Bushnell ha rinunciato al proprio ruolo di non-executive director. Il Presidente di Semper Fortis, Keith Harris, ha invece dovuto annunciare lo stop al rinnovi dei contratti dei giocatori e svariati tagli di personale.

Anche l’annata 2022 si è conclusa con un bilancio nettamente deficitario: una perdita netta vicina alle 600mila sterline.

Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 l’ultimo team rimasto, quello di RL, è stato cancellato a causa dei “costi troppo elevati dei giocatori e la previsione di guadagni praticamente inesistenti“.

Tutto questo ha condotto alla svolta che potrebbe decretare la fine di Semper Fortis come organizzazione esportiva.

Immagine credits Good Life+ via esportsinsider.com

Nel maggio di quest’anno, la società britannica ha annunciato di aver ricapitalizzato con 100.000 sterline in quote messe sul mercato per favorire il reverse takeover da £250.000 di GL Membership Limited.

Operante con il brand Good Life+, si tratta di una società la cui attività principale è la vendita di un abbonamento mensile che offre agli abbonati (più di 14.500 al momento) l’accesso a estrazioni di premi, offerte e sconti su prodotti di lusso. Con il reverse tekeover, le quote di GL Membership Ltd entrano in Semper Fortis che rimane il contenitore dell’attività anche se non più esportiva.

Tutto questo ammesso che l’operazione vada in porto. Ci sono ancora alcuni dubbi sulla solvibilità del passivo di Semper Fortis, ma la dirigenza di GL ha dichiarato di essere fiduciosa di potercela fare nell’arco di 12 mesi.

E tuttavia, anche nel caso che il reverse takeover non si realizzasse, è improbabile che Semper Fortis riesca a trovare una soluzione alla propria scomparsa dal mondo degli eSports.