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Rocket League è un titolo in ascesa e sono in molti a scommettere che nel 2023 avrà un forte sviluppo anche a livello di eSport.

Sia chiaro, non stiamo parlando di un gigante come lo sono i vari League of Legends, Fortnite, Dota 2, CS:GO e via dicendo. Rocket League si colloca per ora tra i videogame competitivi di seconda fascia, ma possiede caratteristiche che lo rendono una scelta alternativa.

Innanzitutto l’originalità del gioco: calcio giocato da automobili futuristiche, dotate di propulsori turbo che consentono di compiere evoluzioni spettacolari in aria.

In secondo luogo, RL ha alle spalle un publisher che propone un approccio molto attento all’utente, sia quello che gioca per divertirsi, sia quello competitivo. Una bella alternativa al puro business-oriented dei grandi colossi del settore esportivo (Electronic Arts, Blizzard e Riot Games).

Non sorprende quindi che dal 2015, anno in cui l’allora “indie” Psyonix lo ha pubblicato, il titolo abbia continuato a crescere. E il trend è proseguito anche dopo l’acquisizione nel 2019 di Psyonix da parte di Epic Games che non ha cambiato la strategia. Lo dimostra il fatto che dal 2020 il gioco è diventato free-to-play per tutte le piattaforme.

RL oggi vanta una community globale magari non enorme ma estremamente attiva e fidelizzata. E una scena esportiva che è pronta al “grande balzo”.

Immagine credits RLCS/Psyonix. (via esportsinsider.com)

L’eSport di Rocket League è quasi completamente gestito dal publisher attraverso il circuito principale: le Rocket League Championship Series.

Le RLCS si svolgono in 6 diverse macro aree del pianeta: Europa, MENA (Middle-East e Nord Africa), America del Nord, del Sud, Oceania e Asia/Pacifico. C’è inoltre una settima zona, quella dell’Africa Sub-Sahariana, che ha tornei propri.

L’intera stagione competitiva è strutturata in tre periodi: Fall (periodo autunnale), Winter (invernale) e Spring (primaverile). Ogni periodo manda in scena tre tornei online per ciascuna area geografica, al termine dei quali le migliori squadre si sfidano in una finale internazionale che si svolge offline. Inoltre, nell’arco dell’intera stagione le squadre guadagnano punti in base ai piazzamenti: questo consente ai team meglio posizionati nei rispettivi ranking di partecipare al campionato mondiale offline di fine stagione.

Oltre alle RLCS, gli appuntamenti competitivi più interessanti sono la Collegiate Rocket League (evento universitario solo per il Nord America), Gamers8 e la Women’s Car Ball, evento tutto al femminile che quest’anno è affiancato dall’Ally Women’s Open. Rocket League è inserito anche in alcuni appuntamenti DreamHack.

La vittoria del team BDS alla finale RLCS 2022

Nell’eSport di Rocket League ci sono poi due aspetti molti interessanti e che riguardano la sostenibilità del settore.

Il publisher offre alle organizzazioni esportive più famose e seguite la possibilità di brandizzare alcuni elementi del gioco che possono essere acquistati dai giocatori. Il 30% degli incassi di tutte queste micro transazioni va all’organizzazione, il 70% al publisher. In questo modo – simile a quello proposto da Fortnite – le società hanno più “carburante” per sostenere i propri team.

Non solo, ma Psyonix consente anche agli sponsor delle società esportive di essere presenti in-game. E’ un altro modo per invogliare aziende ed investitori in generale a mettere i propri soldi in questo eSport, anche passando attraverso i team. L’operazione è inoltre facilitata dal fatto che RL ha un’immagine molto più rivendibile rispetto ad altri videogame: è un gioco privo di violenza e fondamentalmente a carattere sportivo.

I team più forti e seguiti nel campo di Rocket League sono: gli statunitensi Evil Geniuses, FaZe Clan, Luminosity, NRG, Dignitas, Spacestation Gaming, il mix Europa-Usa Moist Esports, gli europei G2 Esports, Team Liquid e BDS, questi ultimi campioni del mondo in carica.

Come si intuisce da questo elenco, l’eSport di RL è diffuso soprattutto nel Nord America e in Europa (Francia, UK e Spagna in particolare). Di recente sono arrivati segnali positivi anche da Brasile e Australia.

C’è però ancora un po’ di strada da fare prima che questo videogame diventi un eSport di primo piano. In particolare a livello mediatico, come dimostrano i dati sul numero di utenti che seguono lo streaming degli eventi principali. La media oscilla tra i 200k e i 300k, con un record di circa 369.000 utenti collegati contemporaneamente durante le finali mondiali del 2022. Quelli che seguono sono i 5 tornei che hanno registrato le performance migliori in termini di picco di spettatori:

  1. RLCS 2021-22 – World Championship (368.721)
  2. RLCS Season 8 World Championship (280.495)
  3. RLCS 2021-22 Fall Split Major (280.226)
  4. RLCS Season 9: Europe (261.359)
  5. RLCS 2021-22 Winter Split Major (261.287)

Siamo ancora lontani dai Worlds di LoL, da The International e altri eventi major, ma a dare fiducia arriva una community vivace e soprattutto giovane.

Questo significa che Rocket League ha davanti a sé il tempo giusto per crescere e fondamenta solide su cui costruire un futuro da grande eSport.

Immagine di testa credits Rocketleague.com