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Il mondo femminile è ancora alla ricerca del proprio spazio esportivo.

Nonostante la percentuale di donne che giocano a livello competitivo con i videogame sia in crescita, il divario numerico rispetto ai maschi è grande. E’ difficile indicare quale sia la “quota rosa” media in un torneo open, soprattutto perché ci sono grosse differenze tra un eSport e l’altro, ma molto probabilmente non supera mai il 5% del field.

Di sicuro c’è però la grande distanza in termini di vincite. Il dato è impietoso: gli incassi realizzati dalle prime 8 esporters al mondo è pari a quanto ha vinto il solo  Lee “Faker” Sang-hyeok, tre volte campione del mondo di LoL. E Faker si trova soltanto al 79mo posto del ranking per incassi.

Il problema è soprattutto di tipo culturale. E’ tuttavia innegabile che nel settore degli eSports sia presente anche una buona dose di sessismo, come ci ha raccontato qualche tempo fa Elena “Hevnokat” Coriale in un’intervista esclusiva.

Alla luce di questo problema e per incentivare più donne ad avvicinarsi all’eSport, alcuni publisher hanno da tempo iniziato a proporre eventi riservati alle giocatrici.

Nel 2021 Electronic Arts ha proposto le prime competizioni di FIFA per sole donne. Nel 2022 è arrivato il Valorant Game Changers, un evento competitivo mondiale dello sparattutto di Riot Games con in palio 500.000 dollari. Il VGC ha incollato al video una media di 114 mila spettatori al minuto, per un totale di 5,4 milioni di ore di visione (fonte Esports Charts).

Adesso arrivano altre due iniziative, una targata ancora FIFA, l’altra Rocket League. Iniziamo dalla prima.

EA Sports, attraverso il proprio dipartimento esportivo FIFAe, propone FAMEHERGAME: un boot camp, cioè un centro di allenamento dove le giocatrici di tutto il mondo possono migliorare le proprie skills grazie a training, coaching e fasi di gioco.

E non manca l’incentivo extra. Le due migliori giocatrici, quelle che emergeranno dalla serie di gare in programma al camp, si aggiudicano viaggio+soggiorno in Australia e Nuova Zelanda per seguire la fase finale della FIFA Women’s World Cup (20/07-20/08/2023).

Le date del FAMEHERGAME non sono ancora state ufficializzate ma, visto il premio di cui sopra, dovrebbero collocarsi a cavallo tra maggio e giugno. Le partecipanti al campo di allenamento sono scelte dalle federazioni calcistiche che partecipano al Mondiale Femminile.

L’iniziativa FAMEHERGAME fa parte della FIFAe Good Game Promise. Lanciato nel 2022, il programma mira a cambiare l’attuale panorama competitivo di FIFA per renderlo più equo e salutare sotto vari aspetti: quello dei singoli, quello della community e anche quello del pianeta.

Naturalmente al centro c’è l’abbattimento delle barriere di genere negli eSports. Lo ha specificato Adrian Rölli, Head of eFootball di FIFA: “FIFAe è una piattaforma a cui tutti possono accedere per competere ai massimi livelli e far conoscere il proprio gioco sul palcoscenico più importante. Siamo convinti che aumentando le opportunità per le donne possiamo costruire un eSport più diversificato e inclusivo all’interno della community“.

Psyonix, il publisher di Rocket League, punta invece su una serie di tornei di portata intercontinentale riservati alle giocatrici.

L’intera kermesse si chiama Ally Women’s Open per la co-sponsorship della holding bancaria Ally Financial, grazie alla quale le esporters di Nord America ed Europa potranno competere per un prizepool di $40.000.

Il torneo prenderà il via il 26 marzo e verrà trasmesso sul canale Twitch della Rocket League Esports

L’Ally Women’s Open è prodotto dalla piattaforma di eSport femminile Raidiant ed è gestito da un team di sole donne. Il torneo segna il primo coinvolgimento di Ally negli eSports e segue l’impegno dell’azienda a dividere equamente (50-50) il proprio investimento tra competizioni maschili e femminili, comprese quelle di videogame. Ally è anche partner delle Rocket League Championship Series (RLCS) e sponsor ufficiale della North American RLCS.

Lo scopo dell’operazione è non solo quello di promuovere la diffusione dell’eSport di RL tra le donne ma anche di trovare nuovi talenti per la scena competitiva mondiale.

Così Bridget Sponsky, Executive Director of Brand and Partnerships di Ally: “Questa sponsorizzazione ci offre un modo per interagire con i fan e i giocatori di un settore estremamente popolare. Allo stesso tempo, forniamo maggiore visibilità e opportunità di guadagno per donne incredibilmente talentuose nell’ambito dell’eSport“.

Immagine di testa credits FIFAe/EA