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In chiusura agli State of Play dello scorso 31 gennaio, abbiamo visto non solo un maestoso e lunghissimo trailer di Death Stranding 2 ma anche l’intervento di Hideo Kojima stesso che annunciava di essere al lavoro su una nuova IP in stretta collaborazione con Sony.

Il game designer, erroneamente accusato da molti di essere lento e poco prolifico, sarebbe quindi impegnato contemporaneamente su tre diversi titoli.

LONDON, ENGLAND – APRIL 02: In this photo illustration, Game designer Hideo Kojima is seen during the BAFTA Games Awards 2020 online stream on April 02, 2020 in London, England. BAFTA took the decision to cancel its annual live Games Awards event back in March, due to the Coronavirus pandemic. The pre-recorded show will go out on YouTube, Twitter, Facebook and Twitch. (Photo Illustration by Gareth Cattermole/Getty Images)

Death Stranding 2

La data di lancio di Death Stranding 2: On The Beach è prevista per il 2025. Ciò significa che, per quanto i lavori siano ad uno stato decisamente avanzato, non sono ancora conclusi.

A parziale giustificazione di questo allungamento temporale, c’è il fatto che Kojima non è solo un game director ma anche un ottimo montatore e lavora in prima persona ai trailer delle sue opere. E proprio il trailer di DS 2 ci dà già qualcosa su cui discutere.

E’ dai tempi di Metal Gear Solid 2 che i trailer dei sequel del director giapponese mirano non solo a creare hype sul prodotto ma anche a mostrare l’evoluzione del gioco rispetto al precedente, tanto a livello di gameplay che di ambientazione. Il trailer di Death Stranding 2: On The Beach non è da meno. Questi 9 minuti regalano infatti un display completo di cosa offrirà il titolo.

Innanzitutto l’impatto visivo che è di altissimo livello grazie ai “muscoli” del motore grafico Decima Engine. Lo si vede soprattutto in alcuni dettagli: la bellezza del fumo di sigaretta, la trasparenza dei liquidi, l’aria usata come elemento di paesaggio.

Senza fare spoiler sulla trama, il trailer mostra anche come cambierà l’ambientazione e come si è evoluta la lore del gioco. E poi ci sono suggestioni su quali potrebbero essere i nuovi elementi di gameplay: ad esempio, possibili modifiche alle inondazioni.

Infine, è impossibile non cogliere lo spiccato citazionismo di Kojima. Il game designer pesca a piene mani da videogame, cinema e fumetti. Inserisce un palese richiamo al muso del Metal Gear Rex con l’astronave che esce dalla bocca del BB, così come la marionetta fa pensare al Mimir di God of War. E poi c’è Higgs, personaggio che si rifà al Nosferatu quanto a Eric Draven de Il Corvo.

Pur consapevoli che non si tratta di un titolo adatto a tutti ma un’opera innovativa e decisamente autoriale, l’aspettativa per Death Stranding 2 si pone su un’asticella decisamente alta: possiamo aspettarci quindi che On The Beach sarà per Death Stranding quello che Sons of Liberty o addirittura Snake Eater sono stati per Metal Gear Solid?

Physint

Al termine del trailer di Death Stranding 2: On The Beach, Hideo Kojima ha fatto la sua comparsa sul palco virtuale degli State of Play. Con grande sorpresa di tutti, il creativo nipponico ha annunciato di essere al lavoro su una nuova IP, in stretta collaborazione con Sony e Columbia Pictures.

Si tratta di un titolo “tactical espionage action” che ha l’ambizione di abbattere definitivamente le barriere fra cinema e videogioco. Lo stesso Kojima ha infatti affermato: “ovviamente è un gioco interattivo ma, allo stesso tempo, è anche un film in termini di look, storia, temi, cast, recitazione, fashion e musica“.

Quello che sappiamo è che, a circa quarant’anni dall’inizio della sua carriera, Kojima è al lavoro su quello che si presenta come l’erede della Metal Gear saga. Al momento non si può dire molto altro, se non che ci vuole decisamente del coraggio per lavorare su una nuova opera stealth, dopo aver creato e portato avanti dal 1987 al 2015 un brand come quello di Metal Gear.

OD

Non dimentichiamo però OD o Overdose, progetto di Kojima Productions in collaborazione con Microsoft. Overdose è una nuova IP dalle tinte decisamente horror, presentata durante gli ultimi The Game Awards.

Anche in questo caso, si tratta di un progetto che punta a mescolare media diversi. O forse che si propone come un media innovativo. “Non fraintendetemi, (OG) è un gioco ma è allo stesso tempo un film, ma allo stesso tempo è una nuova forma di media,” ha detto Kojima attraverso un traduttore dal palco dei Game Awards 2023, in compagnia del regista Jordan Peele.

Il trailer visto è decisamente misterioso e poco più che una presentazione degli attori coinvolti nel progetto: Sophia Lillis, Hunter Schafer e Udo Kier. Nel filmato, i tre attori sono inquadrati in primo piano su fondo nero, con degli strani riflessi nell’iride, mentre recitano un pangramma (in inglese), cioè una frase di senso compiuto che sia il più breve possibile e contenga tutte le lettere dell’alfabeto della lingua utilizzata. Il climax di emozioni, già forti durante questa sorta di mantra (o esorcismo?), arriva dopo alcuni secondi di rumore di passi: Lillis grida in preda al terrore, mentre nei suoi occhi vediamo riflessa una porta che si apre.

I 90 secondi sono pochi e troppo criptici per poter capire qualcosa del titolo, tanto che sembra di essere di fronte più a una prova tecnica che un vero e proprio trailer. Ma Kojima non è un game designer da promesse infrante o, peggio, da bufale (tutt’al più, il flop annunciato di Metal Gear Solid V): possiamo quindi stare sicuri che anche Overdose è un progetto sul quale è impegnato a lavorare.

In attesa di saperne di più, ecco il misterioso e davvero inquientante trailer di OD:

Immagine di testa: screenshot Death Stranding 2. Si ringrazia Nicola Benetton per la consulenza tecnica

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