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La 12ma edizione del The International, il torneo conclusivo del Dota Pro Circuit, è in fase di avvicinamento.

Alcune settimane fa Valve ha anticipato la location, le date e la struttura del torneo. Il publisher del famoso MOBA lo ha fatto in maniera non ufficiale, motivo per cui è necessario attendere almeno un altro mese per le conferme definitive, ma l’hype nei confronti del più grande evento esportivo al mondo è già alta.

Organizzato per la prima volta nel 2011 (a Colonia, in Germania), il The International ha conquistato nel corso degli anni le luci della ribalta videoludica. Al suo successo contribuisce il fatto di non essere solo un torneo, ma anche un evento che attira un grande pubblico di appassionati di eSports in generale. Oltre alle competizioni, il torneo offre spettacoli, musica dal vivo, anteprime di nuovi contenuti di Dota 2 e molte altre attività collaterali.

E poi c’è il montepremi stellare che dal 2013 viene alimentato dal sistema “Compendium” o “Battle Pass“. In sostanza, Valve aggiunge al prizepool creato dai biglietti anche l’incasso ottenuto dalla vendita di oggetti virtuali all’interno del gioco. Questo è un meccanismo virtuoso perché si basa sull’entusiasmo della community che viene ripagata attraverso un grande spettacolo esportivo.

Dal 2014 il montepremi è sempre stato a 8 cifre e nel 2021 è arrivato a quota 40,1 milioni di dollari dei quali 18 sono andati al vincitore, il Team Spirit. L’anno scorso la cifra si è molto ridimensionata (poco meno di 19 milioni di dollari), ma il torneo è stato il terzo per numero di spettatori che lo hanno seguito da casa e il primo per picco di viewership: 1,7 milioni di persone collegate in contemporanea durante la finale tra Team Secret Tundra Esports.

Anche per questo motivo il publisher è convinto che l’edizione 2023 sarà quella con “l’audience più grande nella storia del torneo“.

SHANGHAI, CHINA – AUGUST 25: A general view of the awarding ceremony of the International 2019 Dota 2 World Championships final at Mercedes-Benz Arena on August 25, 2019 in Shanghai, China. (Photo by Hu Chengwei/Getty Images)

Ad ospitarla sarà Seattle (USA) che per ben 6 anni consecutivi, dal 2012 al 2017, è stata la sede fissa del The International. Le partite si svolgeranno nella famosa KeyArena, ora ribattezzata Climate Pledge Arena.

E veniamo alle date. Il TI12 è in programma dal 12 al 29 ottobre 2023, strutturato in due fasi. La prima è stata ribattezzata Road to The International e comprende il classico Group Stage (12-15/10) e i Playoffs (20-22/10). La seconda è invece quella del Finals Weekend (27-29/10) dove gli ultimi team rimasti in gara si contenderanno il titolo.

Questa suddivisione e le numerose giornate di pausa tra Group Stage, Playoffs e Finals hanno fatto discutere. Molti esperti hanno storto il naso di fronte all’introduzione del Road perché suona come un evento minore rispetto al The International vero e proprio. Il timore è che gli appassionati possano dedicargli meno attenzione.

Una perplessità simile è stata avanzata dai giocatori in merito agli stacchi temporali tra le varie fasi. In realtà questo potrebbe essere un vantaggio per gli esporters che di fatto hanno più giorni per riposarsi e mettere a fuoco nuove strategie. Ma gli spettatori potrebbero essere disincentivati a seguire l’intera kermesse.

Staremo a vedere chi ha ragione. In ogni caso, ripetiamo che per ora questo programma non è stato ufficializzato da Valve.

SHANGHAI, CHINA – AUGUST 25: Fans at the International 2019 Dota 2 World Championships final at Mercedes-Benz Arena on August 25, 2019 in Shanghai, China. (Photo by Hu Chengwei/Getty Images)

Parlando di giocatori, diamo infine uno sguardo alle organizzazioni che sono già sicure di esserci.

Al TI12 partecipano 20 team. 12 di questi arrivano dal Dota Pro Circuit: Team Liquid, Gaimin Gladiators (new entry europea), Tundra Esports (campioni in carica), 9Pandas (Russia), Evil Geniuses (sede in USA ma attivi nell’area del Sud America), PSG.LGD (area Cina), Shopify Rebellion (Canada), Talon Esports (Hong Kong), beastcoast (Perù), Team Spirit (Russia ora in Serbia), Team Solo Mid (USA) e BetBoom Team (Russia).

Mancano gli 8 team che devono passare attraverso i qualifiers regionali. Ci sono 2 slot a testa per l’Europa Occidentale e il Sud America, e 1 per Cina, Nord America, Sud Est Asiatico e Russia.

A questo punto non resta che chiedersi chi succederà ai Tundra Esports o se il team guidato da Wu “Sneyking” Jingjun farà il bis. E ancora, se qualcuno interromperà il dominio europeo (Ovest+Est) che dura ormai da 5 anni.

L’ultima volta di una non-europea che ha conquistato il TI è stata nel 2017, proprio a Seattle, quando i cinesi di Wings Gaming hanno sollevato al cielo il famoso scudo.