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Secondo alcuni rumors di settore, FIFA23 potrebbe riservare una grossa sorpresa. Si mormora infatti di un gioco free-to-play, cioè gratuito, che farebbe risparmiare una cinquantina di euro agli appassionati dell’e-calcio prodotto da Electronic Arts.

Se fosse vero, sarebbe una svolta clamorosa. Una vera bomba. Per ora, però, il condizionale è d’obbligo visto che il publisher non ha ancora detto nulla in proposito. Tuttavia l’insistenza delle voci che circolano in rete fa pensare che qualcosa di concreto ci sia.

Il primo a parlarne è stato il noto influencer di FIFA Donk, addirittura nel luglio dello scorso anno, attraverso un tweet che riportiamo qui di seguito:

https://twitter.com/DonkTrading/status/1416497756747796480

Dopo l’uscita di FIFA22 nell’ottobre 2021 le voci si sono intensificate, incoraggiate dal fatto che EA avrebbe più di un buon motivo per rendere gratuito il videogioco.

Credits Electronic Arts

CONCORRENZA

Innanzitutto sarebbe una clamorosa mossa di mercato. In un momento in cui Konami ha fatto un mezzo harakiri con l’uscita di eFootball e UFL è stato solo presentato, EA potrebbe aumentare il suo vantaggio nel settore dell’e-calcio. L’unico punto ancora a favore del titolo di Konami è il free-to-play. Anche UFL ha promesso di essere gratis. Se FIFA si allinea, per i competitor c’è il rischio di un game over.

FANBASE

Negli ultimi anni FIFA ha perso una quota di giocatori. Vuoi per la ripetitività del prodotto (diciamolo: molto finalizzato al puro business), vuoi per il sistema delle loot box, i giocatori meno orientati al competitivo si sono allontanati. Konami, con il suo Pro Evolution Soccer, è riuscita a mantenersi in scia proprio grazie a questo.

Se ora FIFA23 sarà gratis, molti ex-appassionati potrebbero tornare all’ovile. Non solo: FIFA potrebbe anche allargare la propria fanbase a tanti nuovi utenti che finora non si sono avvicinati all’e-calcio targato EA. In fondo, se i tornei non sono il primo pensiero e il gioco è gratis, perché non dargli una chance?

MODELLO DI BUSINESS

Rinunciare al gettito derivante dall’acquisto del videogame significa tanti soldi in meno. L’azienda dove va a recuperarli? Prima di tutto nelle microtransazioni, in particolare quelle che servono per potenziare la squadra con Ultimate Team. Spendendo zero per avere il gioco, molti appassionati non avranno problemi ad investire di più negli acquisti in-game che per l’azienda sono una voce di profitto (quasi) netto.

Secondo quanto riportato da esportsmag.it, Electronics Arts nel 2021 ha guadagnato 1,6 miliardi dollari grazie ad Ultimate Team e alle sue loot box, circa il 29% delle entrate aziendali complessive.

Ma ci sono anche altre opzioni di business a disposizione del publisher.

FRANCHISE E ESPORTS

Alcuni esperti del settore hanno indicato un possibile modello di franchise anche per FIFA. In altre parole, oltre al videogame con “action standard”, EA potrebbe realizzare una serie di altri prodotti incentrati su aspetti diversi dello sport.

Ad esempio l’utente potrebbe vestire i panni dell’allenatore del team. EA ha già realizzato qualcosa di simile in passato per il football americano con la serie NFL Head Coach. Quei videogame, pur targettando la fanbase di Madden, hanno proposto qualcosa di diverso rispetto alla partita da giocare sul campo virtuale e sono stati un successo. In tanti potrebbero volersi divertire facendo l’allenatore di un grande team di calcio e sarebbero disposti a pagare per il videogioco che offre loro questa possibilità.

E poi c’è il lato eSports. Un free-to-play incentiva anche l’espandersi del lato competitivo: la fanbase si allarga e, prima o poi, una parte di questa decide di testarsi nei tornei. A sua volta, una scena esportiva sempre più importante (e visibile!), invoglia le persone a provare il gioco.

E’ un circolo virtuoso che altri tipi di videogame competitivi hanno già sperimentato con successo. Pensiamo ad esempio a League of Legends e Counter-Strike: Global Offensive.

In conclusione, appare chiaro come il free-to-play sia un’opzione win-win per tutti: utenti, publisher e settore esportivo. Lo sa anche Electronic Arts che, pur non avendolo nel proprio DNA aziendale, ha già trasformato Apex Legends in un videogioco gratuito.

FIFA23 potrebbe davvero essere il bis.

Immagine di testa credits EA Sports