Era la settimana piรน temuta, con le ultime tre tappe in crescendo di durezza: il Tour de France va al secondo e ultimo giorno di riposo con le gerarchie piรน chiare, ma sempre con i soliti due lร davanti, distanziati da appena 10 secondi. Vingegaard e Pogacar, Pogacar e Vingegaard, lo dicevamo giร settimana scorsa ed รจ cambiato poco in realtร .
Tour de France, 10 secondi di differenza
Se al primo giorno di riposo Vingegaard aveva 17 secondi di vantaggio nella generale nei confronti di Pogacar, adesso che sono dieci il danese potrebbe sentirsi maggiormente il fiato sul collo, ma forse non รจ cosรฌ.
La lotta tra i due fenomeni del ciclismo mondiale รจ davvero senza esclusione di colpi. Del resto le carte sono sul tavolo, scoperte, ed รจ difficile che salti fuori un bluff. Ormai รจ tutta questione di nervi e quelli di Vingegaard sembrano leggermente piรน saldi. Anche le gambe, visto che nelle ultime due tappe il danese ha resistito alle bordate furiose di Pogacar guadagnando addirittura un secondo.
Un secondo che non รจ nulla nel ciclismo, ma che in questo Tour de France pesano come macigni, vista la differenza minima che c’รจ tra i due protagonisti. Pogacar puรฒ recriminare, certo, per la moto dei fotografi che l’ha “impallato” sullo Joux Plane, perรฒ le gambe dello sloveno che altre volte avevano fatto una gran differenza adesso faticano a mulinare come ai bei tempi.
Anche le squadre ormai si conoscono, nella top ten della generale del Tour ci sono due Jumbo (Vingegaard e Kuss) e due della UAE (Pogacar e Adam Yates), con Van Aert carta impazzita per i gialloneri, capace di tutto e il suo contrario, grandi attacchi, crolli e ripartenze inaspettate.
Questo rende ancora piรน accattivante una corsa che giร domani con la crono di 22 chilometri di Combloux potrebbe regalare sorprese. E chissร , forse un cambio di Maglia Gialla, anche se Vingegaard รจ un signor cronoman, quasi come Pogacar. L’anno scorso nelle due corse contro il tempo il danese e lo sloveno hanno concluso con lo stesso tempo combinato: 8 secondi per Pogi nella prima, 8 secondi per Jonas nella seconda.
La crono di domani peraltro non รจ del tutto piana e ha un finale in leggera salita. Chi ha le gambe migliori? Poi naturalmente mica รจ finita, perรฒ se Vingegaard dovesse mantenere la Maglia Gialla o addirittura aumentare il proprio vantaggio sarebbe un colpo duro da incassare per il fenomeno sloveno.
Tour de France, sorpresa Rodriguez
Con 5 minuti e 21 secondi da Vingegaard รจ lo spagnolo Carlos Rodriguez che al momento sta occupando il terzo gradino del podio. Dicevamo settimana scorsa di come il corridore dell’Ineos fosse ormai il leader della squadra, nonchรฉ un giovane molto interessante. La sua vittoria di Morzine, approfittando delle schermaglie tra Pogacar e Vingegaard, rimarrร come uno dei momenti piรน spettacolari di questo Tour de France.
Lo spagnolo รจ andato forte nell’ultima settimana, ma non da meno รจ stato Adam Yates, che ha le gambe non solo per scortare Pogacar, ma per andar via per conto suo, come dimostrato nella tappa alpina di domenica. Ha 19 secondi di ritardo da Rodriguez ed รจ sempre l’ultimo a “mollare” prima di lasciare campo libero ai due favoriti: lo spagnolo di fatto non ha squadra, ma una gran forza di volontร ed รจ stato abile a insinuarsi nelle pieghe della corsa.
Sarร una lotta molto dura quella per occupare il terzo gradino del podio a Parigi, con Hindley che al momento รจ quinto dopo un evidente calo nella seconda settimana. L’australiano non รจ mai andato alla deriva come Simon Yates, ora ottavo, perรฒ ha sofferto tantissimo il trittico alpino. Gli ci vorrebbe un altro colpo come a Laruns, ma รจ molto difficile. Solo per rimanere alla cronometro, dei tre aspiranti al podio il migliore รจ Adam Yates.
Segnali di ripresa dai francesi, Gaudu e Martin, mentre Bardet รจ uscito di scena e Pinot e Alaphilippe sembrano al gancio. Probabile che tenteranno una sortita nelle ultime tappe di montagna, specie la penultima frazione sui Vosgi vicino a casa Pinot, ma se Vingegaard e Pogacar dovessero essere ancora appiccicati tra loro nella generale sarร difficile per altri ritagliarsi spazio.
Pare chiusa invece la classifica a punti della maglia verde, con Philipsen assoluto dominatore delle volate. Ne rimangono solo due e non รจ detto che il belga non si conceda un pokerissimo. Piรน equilibrata la corsa alla maglia a pois del miglior scalatore, attualmente sulle spalle del nostro Giulio Ciccone: unico vero sorriso fin qua per una pattuglia italiana abbastanza nascosta nell’anonimato.