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Nel ciclismo, che è uno degli sport più duri e difficili in assoluto, si può diventare eroi in molti modi: vincendo delle durissime tappe di montagna o magari conducendo il proprio compagno alla vittoria, o resistendo per molti giorni alle più svariate condizioni atmosferiche.

O, ancora, bruciando gli avversari nell’arrivo in volata.

Considerando quest’ultima casistica, nella storia del ciclismo abbiamo assistito ad una vera e propria evoluzione (tecnica e fisica) che ci ha portato a conoscere numerosi velocisti, specializzati nell’arrivo in volata.

Andiamo quindi a vedere chi sono i migliori velocisti della storia del ciclismo, stilando la nostra personale classifica .

10 – Rik Van Steenbergen

Vero, abbiamo detto che i velocisti moderni per molti motivi risultano essere più efficaci e vincenti rispetto a quelli del passato.

Ma Van Steenbergen davvero non può non essere inserito in questa classifica: attivo a cavallo tra gli anni Quaranta e Sessanta, il belga ha vinto tre volte il campionato del mondo, nonché un totale di 270 vittorie su strada, risultando (all’epoca) imbattibile in volata.

Non solo: anche su pista risultava tremendamente efficace. Piazzamenti di prestigio a Giro e Tour piuttosto rari, come si conviene ad uno sprinter; però, vittorie a Sanremo, Fiandre e Roubaix parlano di un ciclista di grande prestigio.

9 – Rik Van Looy

Rik Van Looy al Giro d’Italia 1961

Se Van Steenbergen non ha vinto tutto quello che c’era da vincere, negli anni Cinquanta e Sessanta, era perchè – come nella grande tradizione delle due ruote – proprio in Belgio aveva un omonimo antagonista: parliamo di Rik Van Looy, altrettanto formidabile velocista capace di vincere ben 379 gare (molte delle quali, in volata) e guadagnarsi il soprannome di “Imperatore di Herentals”.

8 – Djamolidine Abdoujaparov

L’impronunciabile atleta uzbeko, denominato amichevolmente il “Terrore di Tashkent”, ha raccolto fior di vittorie negli anni ’90, vincendo le classifiche di tutti e tre i grandi giri.

Nonostante una potenza devastante negli ultimi metri, è anche ricordato poco volentieri dai colleghi per le frequenti condotte di gara poco corrette: testa bassa, gambe reattive ma anche noncuranza degli avversari attorno a sé, spesso presi a gomitate o coinvolte in cadute rocambolesche.

In ogni caso, un atleta davvero ostico da affrontare.

7 – Peter Sagan

La storia di Sagan, dal punto di vista sportivo, è molto particolare: nato come ciclista per le classiche, a poco a poco si è evoluto iniziando a rivaleggiare (e vincere) contro gli sprinter puri.

Astuto, potente, costante: gli ultimi dieci anni sono stati nel segno di questo straordinario slovacco, capace di vincere in volata fior di gare e di conquistare un numero impressionante di sprint, siano esse di gare su strada, su ciclocross o mountain bike.

6 – Erik Zabel

Erik Zabel è il tedesco che meglio ha rappresentato il proprio paese sulle due ruote negli anni Novanta e Duemila.

Una potenza fisica smisurata gli ha permesso di essere uno dei più vincenti di quegli anni: la sua vera sfortuna è stata quella di essere un atleta contemporaneo di Mario Cipollini.

Ma le oltre 200 vittorie in carriera (di cui 4 Milano-Sanremo) e sei maglie verdi consecutive al Tour (record tuttora imbattuto) fanno capire come Zabel fosse un abitudinario degli arrivi in volata.

5- Robbie McEwen

Il “canguro” McEwen ha lasciato un grande segno sul proscenio europeo, mescolando grande potenza ad una astuzia memorabile. Per compensare il fatto di non avere dei compagni di squadra che lo ponessero in condizione di effettuare al meglio le sue volate micidiali, McEwen amava accodarsi ai “treni” delle altre formazioni, sfruttando al meglio il lavoro altrui e riuscendo -più volte – a trovare il guizzo vincente.

Ben 200 le vittorie, con 48 tra Giro e Tour.

4 – Elia Viviani

E dire che lui non si considera neanche un velocista, bensì un “passista veloce”.

La verità è che Elia Viviani, negli ultimi anni, grazie alle sue grandi volate sta ridando spolvero al ciclismo italiano, grazie ad un palmares difficilmente eguagliabile: vittorie a profusione su pista sia a livello europeo che mondiale, un oro e un bronzo alle Olimpiadi, un Oro gli Europei su strada e molto altro ancora: le volate, negli ultimi tempi, sono tutte sue.

3 – Alessandro Petacchi

“Petacchi-Jet”, sarebbe potuto essere un efficace spot per una compagnia aerea.

Invece, lo spezzino classe ’74 ha avuto il (grande) merito di chiudere formalmente l’epoca Cipollini, grazie ad una esplosività ben espressa dal 2003 in avanti, che l’ha portato a vincere 22 vittorie al Giro, tutte sorprendendo gli avversari a pochi metri dall’arrivo.

2 – Mark Cavendish

Il britannico dell’isola di Man ha la caratteristica di avere una pedalata bruciante, con una sagoma perfetta finalizzata a sfruttare al meglio la propria aerodinamicità.

L’accelerazione dell’inglese ha caratterizzato gli anni ’10, e a testimonianza di ciò parlano chiaro le 34 vittorie al Tour (record assoluto al pari di Merckx), le quindici al Giro, le tre alla Vuelta, più i numerosi ori su pista e su strada.

Bello da vedere, tremendamente efficace negli ultimi 300 metri.

1- Mario Cipollini

Su questo, pochi dubbi: il “Re Leone” ha letteralmente aperto la via agli specialisti della volata, andando a conquistare il numero record di 42 tappe al Giro, praticamente tutte vinte in volata.

Forza fisica, intelligenza tattica, una personalità sovrumana fanno del lucchese il numero 1 incontrastato tra i più grandi velocisti di sempre.

Tra le 189 corse vinte in carriera vanno senz’altro menzionate l’oro di Zolder 2002 ai Mondiali e la Milano Sanremo dello stesso anno, oltre a numerose affermazioni al Tour e alla Vuelta.