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Chiunque segua il ciclismo, sa che vi sono dei colori che caratterizzano le corse maggiormente importanti.

Il Giro d’Italia, ad esempio, è conosciuto come “corsa rosa”; il Tour de France, invece, è la “corsa in giallo”.

E questo perché, ovviamente, le maglie conferite ai ciclisti più bravi hanno questo o quel colore.

Ma, parlando di Tour de France, sono molte in realtà le maglie colorate in palio durante la corsa, oltre a quella gialla: andiamo a scoprirle tutte.

Le classifiche del Tour

Come per tutte le corse a tappe, anche il Tour de France sviluppa delle classifiche differenti: una generale, che somma i tempi di ogni tappa per ogni atleta, poi una a punti, una per la montagna, una per il miglior giovane .

Il leader di ognuna di esse, giorno dopo giorno, veste come detto una maglia di un determinato colore.

Maglia gialla: la classifica generale

Il ciclista che guida la classifica generale veste la maglia gialla. Colui che arriva a Parigi vestendo questa maglia, risulterà essere il vincitore del giro, perché vorrà dire l’aver completato il Tour in meno tempo rispetto a tutti gli altri concorrenti.

A titolo statistico, vale la pena ricordare come sia stato l’italiano Bottecchia il primo ciclista di sempre a indossare la maglia dall’inizio alla fine della competizione; mentre il recordman assoluto è Eddy Merckx, che ha portato la maglia gialla per qualcosa come 96 tappe in carriera.

Maglia verde: la classifica a punti

Per ogni tappa del Tour, sono previsti dei punteggi da attribuire ai ciclisti in funzione dell’ordine di arrivo al traguardo e dell’arrivo ai traguardi intermedi  (come, ad esempio, la metà tappa). Questo meccanismo genera una classifica, solitamente contesa dai velocisti, il cui leader viene premiato con la maglia verde.

Il recordman nella storia per la maglia verde è Peter Sagan, avendola vestita all’arrivo a Parigi in sette occasioni; prima di lui, il migliore era Erik Zabel, fermo a quota sei.

Maglia a pois: la classifica degli scalatori

Le montagne, lo sappiamo, risultano essere la parte più spettacolare e dura delle corse di ciclismo. Al Tour, ogni cima – in base alla difficoltà – è suddivisa in categorie (Da “fuori categoria” a “quarta categoria”, passando per “prima”, “seconda” e “terza”), e ognuna delle quali attribuisce un punteggio in relazione all’ordine di transito.

Il ciclista che colleziona più punti nelle montagne, veste la maglia a pois (bianca con pois rossi, nello specifico).

Storicamente, è Richard Virenque ad aver vinto più volte questa classifica, con sette trionfi, seguito da Bahamontes e Van Impe con sei.

Maglia bianca: classifica dei giovani

Alla classifica della maglia bianca concorrono solo i ciclisti di età non superiore ai 25 anni. Il meccanismo è lo stesso della maglia gialla, tuttavia in questo caso la partecipazione, ovviamente, è numericamente più bassa.

La classifica a squadre e il premio combattività

Ci sono dei riconoscimenti al Tour, poi, che non conferiscono esattamente una maglia, bensì vedono i protagonisti vestire un dorsale col numero di gara evidenziato in modo diverso.

E’ il caso della classifica a squadre, in cui la somma del tempo dei tre migliori ciclisti di una singola squadra porta a vestire un dorsale con un numero stampato su sfondo giallo.

Il premio combattività, invece, è conferito da una giuria che di giorno in giorno premia il ciclista che più si è messo in evidenza nella giornata precedente, senza che abbia necessariamente vinto la tappa. Magari ad un gregario che ha “tirato” una volata o a chi ha tentato una lunga fuga in solitaria.

Il dorsale , in questo caso, viene stampato in bianco su sfondo rosso.

Tirando le somme, quindi, sappiamo perché il Tour de France, oltre ad essere appassionante, duro ed epico… si possa tranquillamente definire anche “colorato”. Non solo di giallo.