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Destinati come sempre a fare da spartiacque emozionali a livello di classifica generale, gli arrivi in salita del Giro d’Italia 2024 non sembrano così duri come in passato, quanto piuttosto collocati in momenti strategici della corsa.

Andiamo dunque ad analizzarli settimana per settimana, cercando di capire quali potrebbero essere gli appuntamenti-chiave.

Giro d’Italia 2024, l’aperitivo è Oropa

L’organizzazione del Giro ha messo nella descrizione del percorso che le tappe prettamente di montagna saranno cinque. Che su 21 non è nemmeno tanto, a dire il vero.

Certo, nel ventaglio delle frazioni cosiddette “collinari” ce ne sono alcune che in realtà sono più montagnose ed è qui che viene il bello. Forse per non mettere troppa pressione ai corridori, chissà.

Di sicuro la seconda tappa del Giro d’Italia 2024 sarà subito molto importante, oltre che evocativa. Si arriva infatti al Santuario di Oropa, che non sarà esattamente in cima a una maxi-salita ma sistemato dopo alcune rampe durissime. Come detto, appunto, alla seconda tappa.

Un gran bell’aperitivo per una prima settimana che avrà il suo culmine l’11 maggio all’ottava frazione con arrivo a Prati di Tivo, questa montagna appenninica già teatro per esempio delle sfide alla Tirreno – Adriatico o del recente Giro d’Abruzzo, dove ha vinto Lutsenko.

Nel 2021 alla Tirreno invece trionfò Pogacar, che qua al Giro d’Italia 2024 potrebbe iniziare a scavare un solco in classifica generale.

Dal Mortirolo al Grappa

In una seconda settimana invece dove in pochi giorni si andrà da Napoli alle Alpi la frazione più dura del Giro d’Italia 2024, segnata sul calendario dalla maggior parte dei corridori, sarà la 15esima, il 19 maggio: Manerba del Garda – Livigno, con tracciato cambiato in corso d’opera nelle ultime settimane e con in mezzo lo spauracchio Mortirolo.

La celebre salita tra Valtellina e Val Camonica verrà affrontata dal lato “più morbido”, quello di Monno e non quello di Mazzo. Il fatto è che dal Mortirolo in poi ci sarà ancora il passo del Foscagno e soprattutto il finale a Livigno sulla pista di sci del Mottolino con pendenze al 19%.

Con questo tappone si chiude la seconda settimana del Giro d’Italia 2024, mentre la terza è quasi solo di frazioni di montagna.

Subito dopo l’ultimo giorno di riposo infatti subito la Livigno – Santa Cristina Valgardena con lo Stelvio (Cima Coppi della corsa, ovverosia il punto più alto) quasi subito che dovrebbe fare una robusta selezione. FIno all’arrivo, appunto, salita storica del Giro.

La tappa immediatamente successiva porterà il gruppo invece sulle Dolomiti con la doppia scalata al Passo Brocon e prima ancora il Sella e il Rolle: frazione esplosiva di “soli” 159 chilometri ma che rischia di lasciare sul tracciato qualche vittima eccellente. Sul Brocon infatti la pendenza media sarà tra l’8 e il 9%.

Dopo la volata di Padova riecco le montagne con l’arrivo a Sappada ma soprattutto con la penultima e decisiva tappa del Giro d’Italia 2024: doppia salita al Monte Grappa prima della picchiata verso Bassano. Una salita non impegnativa in sé, ma dove chi per esempio avrà ambizioni da podio dovrà dare tutto.