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È stata soltanto una questione di centimetri a impedire a Julian Alaphilippe di vincere un’altra tappa la Giro dei Paesi Baschi: a beffare il francese sul traguardo di Zamudio è stato Daniel Felipe Martinez della Ineos Grenadiers. Terza piazza per Diego Ulissi, che non è andato lontano dall’impresa grazie anche al lavoro dei suoi compagni di squadra dell’UAE Team Emirates.

Alla partenza della frazione, a Vitoria-Gasteiz, c’era anche il direttore generale del Tour de France, Christian Prudhomme, ma c’è stato poco tempo per convenevoli dopo lo start: si è subito verificata una fuga con 16 corridori protagonisti, tra i quali Davide Formolo, Geraint Thomas, Ruben Guerreiro e Cristian Rodriguez.

Il massimo vantaggio sul gruppone è stato di tre minuti prima che il plotoncino si riducesse a quattro sole unità, diventate sette quando è stato raggiunto da altri tre corridori. Victor Lafay, vessillifero della Cofidis, ha quindi tentato la sortita, ma gli è andata male, perché da dietro il solito Remco Evenpoel ha alzato il ritmo un po’ per sé stesso, dato che punta alla generale, ma anche per dare una mano al compagno di squadra della Quick-Step Alpha Vinyl Alaphilippe, l’UAE ha spinto tantissimo per dare una chance a Ulissi, e così per il fuggitivo non c’è stata più speranza di vincere.

In volata, però, sia il campione del mondo che il toscano hanno dovuto inchinarsi al colombiano.

I ragazzi hanno lavorato benissimo nel finale per ricucire sulla fuga – ha raccontato Ulissi -. Tutto è stato predisposto bene per me per il finale, ma i due corridori che mi hanno preceduto si sono dimostrati un po’ più veloci. In questi ultimi giorni andremo a caccia di tappe per cercare di lasciare il segno nella corsa. Ci proveremo già venerdì“.

In classifica generale comanda sempre Primoz Roglic, che ha mantenuto cinque secondi di vantaggio su Remco Evenepoel. Terzo è diventato Daniel Felipe Martinez, a 11 secondi dal leader e davanti di sette secondi al compagno di squadra Adam Yates.   

Pello Bilbao (Bahrain Victorius) e Vingegaard (Jumbo-Visma) sono a 19 secondi dal battistrada, a chiudere la top-7 è Alaphilippe, che sfruttando il bonus si è avvicinato a 22 secondi dallo sloveno.

Ora bisognerà capire quali saranno le strategie della Quick-Step Alpha Vinyl, che ha più di una freccia al proprio arco per le tappe conclusive della competizione. E dato che le frecce in questione si chiamano Evenepoel e Alaphilippe le possibilità di vittoria finale non sono poche di certo, nonostante la nutritissima concorrenza, a partire da Roglic, uno che vuole vincere sempre.

Venerdì chi punta alla classifica generale non potrà rilassarsi un solo secondo: si corre la Zamudio-Mallabia, una tappa che può creare problemi, anche in base alle condizioni metereologiche, ma soprattutto perché propone continui saliscendi. Nel finale, poi, c’è una rampa che raggiunge il 16% e alla quale i partecipanti arriveranno dopo avere pedalato per più di 160 chilometri.

Gli ingredienti perché la classifica possa subire qualche scossone ci sono tutti, nonostante l’indubbia qualità dei corridori che occupano attualmente le prime posizioni.