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Va piano piano concludendosi la stagione agonistica del ciclismo.

Sabato il Giro di Lombardia ha visto la splendida azione vincente di Tadej Pogacar, che ha conquistato la seconda classica monumento della carriera dopo la Liegi-Bastogne-Liegi del 25 Aprile, con un attacco a 33 chilometri dalla conclusione e battendo in volata il bergamasco Fausto Masnada, l’unico in grado di rientrare su di lui in discesa.

Per il campione sloveno una stagione da incorniciare dopo aver vinto anche per la seconda volta consecutiva il Tour de France. Adesso una meritata pausa e poi nuovi stimoli in vista della prossima stagione, dove Pogacar cercherà ancora una volta di conquistare e soprattutto indossare la maglia di campione del mondo.

La classica parigina

Ieri invece si registra il ritorno al successo di Arnaud Demare, che al contrario dello sloveno, chiude invece una stagione non particolarmente esaltante, conquistando la Parigi-Tours, una classica di un certo peso. Ieri era la 115/a edizione: partita da Chartres e conclusa sull’Avenue de Grammont, a Tours (Francia), dopo ben 212,3 chilometri.

Il percorso ha ricalcato praticamente quello delle ultime edizioni. Partenza ancora una volta da Chartres con il gruppo che ha affrontato 140 chilometri pianeggianti, prima di incontrare la prima difficoltà altimetrica, la Côte de Goguenne, seguita poi dal primo dei 9 “chemins des vignes”, uno dei tratti di sterrato (in totale sono stati nove per 9500 metri complessivi) che attraversa i vigneti caratteristici della zona.

Le côte da superare sono state invece sette, anch’esse tutte negli ultimi 50 chilometri, con l’ultima di queste, la Côte de Rochecorbon, scollinata a poco più di 10 chilometri dall’arrivo.

Il francese, insieme a Jasper Stuyven, ha deciso la gara proprio nei 500 metri finali quando è riuscito a riportarsi sulla coppia di testa Bonnamour-Dewulf, partiti a oltre 40 chilometri dalla conclusione, e in volata ha fatto valere le sue qualità di sprinter, battendo nettamente il solito combattente Bonnamour. Il gruppo, giunto a 40 secondi, è stato regolato da Van Poppel, con Andrea Pasqualon ottavo e primo dei due italiani al via. L’ultimo successo francese era datato 2006, quando si impose Frederic Guesdon. 

Per il corridore della Groupama – FDJ si tratta di una vittoria liberatoria, che gli permette di tornate a gioire in un’annata dove ha potuto contare più momenti bassi che alti. Infatti, in questa annata, l’ex campione nazionale francese non era mai riuscito a dimostrarsi realmente brillante, andando a vincere soltanto corse di livello minore e senza riuscire a confermare l’eccellente annata 2020.

Sono davvero felice – ha dichiarato il francese – e provo davvero molta emozione perché ho passato dei momenti difficili negli ultimi tempi quando le gambe non giravano come volevo. Poi oggi è stata una giornata davvero ideale con uno sprint finale in cui non volevo davvero perdere”.

Oggi in Brianza un’altra classicissima come la coppa Agostoni con Viviani, Trentin, De Marchi, Moscon, Froome e Valverde.

[Credits Foto: Getty Images]