Vai al contenuto

Non sarebbe potuto cominciare peggio il Giro di Catalogna.

La grande paura per il malore di Colbrelli

Il malore che ha colto Sonny Colbrelli subito dopo avere tagliato il traguardo della prima tappa, la Sant Feliu de Guíxols-Sant Feliu de Guíxols di 171 chilometri, ha creato grande apprensione.

Il forte ciclista di Desenzano, che si era piazzato al secondo posto alle spalle di Michael Matthews, ha collassato e perso i sensi, a quanto sembra vittima anche di convulsioni: prontamente soccorso, con tanto di massaggio cardiaco, è stato poi trasportato presso l’ospedale di Girona, dove ha passato la nottata. “Non ricordo nulla, davvero – ha detto agli amici il portacolori della Bahrain Victorious attraverso un messaggio vocale -. Ho preso l’acqua dal massaggiatore, ho visto íl dottore e dopo ho avuto un vuoto. E poi mi sono svegliato. E’ stato un grande spavento. Ma penso già a quando potrò ritornare in gruppo. Sto pensando soltanto a questo“.

In tarda serata di lunedì dall’Italia lo ha raggiunto Daniele Zaccaria, a capo dello staff medico della sua squadra. Le condizioni di Colbrelli saranno monitorate in questi giorni nei quali verrà sottoposto a una serie di accertamenti prima di essere dimesso.

La tappa di ieri

La giornata era cominciata con una pioggia leggera e una partenza nervosa.

Una prima fuga è stata tentata da un drappello di corridori formato da un paio della Euskaltel-Euskadi, Carlos Canal e Antonio Jesús Soto, Raul García Pierna (Equipo Kern Pharma), Jetse Bol (Burgos-BH), Jonathan Caicedo (EF Education-Easypost) e Marco Brenner (Team DSM).

Il gruppo si è poi ampliato fino ad arrivare a 25 ciclisti. Diversi team importanti come Movistar Team, Arkea-Samsic e UAE Team Emirates hanno collaborato all’inseguimento e poco dopo il passaggio della corsa dell’Alt de la Ganga (3a categoria) la fuga è stata neutralizzata.

Jonas Iversy Hvideberg, norvegese in forza Team DSM, è riuscito a diventare il leader della classifica della montagna dopo avere chiuso al primo posto l’Alt de Romanyà (3a categoria), a soli 23,3 chilometri dal traguardo. Nel finale il campione olimpico Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), che è dato tra i favoriti per la vittoria finale, ha tentato il colpo con una violenta accelerazione ma è stato riassorbito.

Nello stesso arrivo che lo ha visto vincere a Sant Feliu nel 2019, Michael Matthews ha alzato le braccia davanti a Colbrelli e al francese Quentin Pacher (Groupama-FDJ).

Tra i più attivi Sergio Higuita, portacolori della Bora-hansgrohe, che si è piazzato al quinto posto. “La tappa è stata piuttosto dura, ma un buon lavoro di squadra mi ha consentito di lottare per le prime posizioni e il mio piazzamento mi soddisfa abbastanza” ha raccontato il ventiquattrenne colombiano di Medellin.

Martedì il Giro di Catalogna proseguirà con una seconda tappa all’interno della quale non mancheranno le novità. Sarà una frazione lunga 202,4 chilometri che porterà da L’Escala a Perpignan, con tanto di sconfinamento in Francia: la località torna sul percorso della corsa catalana a 67 anni dalla sua ultima presenza, datata addirittura 1955. Le ruote veloci avranno una nuova opportunità di lottare per la vittoria, con Matthews che farà il possibile per difendere il suo esiguo vantaggio dagli avversari.