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Il Giro d’Italia si prepara per la sua edizione numero 108 ed è il momento di andare a vedere l’albo d’oro della Corsa Rosa, “la corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo”.

I migliori di sempre hanno iscritto i loro nomi sul trofeo, che adesso si chiama Senza Fine, ma che esiste solo dal 2000.

Chi sono stati i plurivincitori del Giro d’Italia? Andiamo a vederlo facendo comunque un ripassone dell’albo d’oro.

Albo d’oro Giro d’Italia, ultimamente nessun padrone

L’ultimo è stato il più grande di quest’epoca: Tadej Pogacar. Lo sloveno ha dominato l’edizione 2024 del Giro d’Italia alla sua prima partecipazione rifilando distacchi abissali a tutti.

In compenso nelle ultime 11 edizioni, dal 2014 in avanti, abbiamo avuto altrettanti vincitori diversi della Corsa Rosa.

L’elenco comprende grandi campioni e meteore, eccolo: Quintana, Contador, Nibali, Dumoulin, Froome, Carapaz, Geoghegan Hart, Hindley, Roglic e, appunto, Pogacar.

italiani giro d'italia
Vincenzo Nibali ha vinto 2 volte il Giro d’Italia

Vincitori da tre continenti, comunque, a dimostrazione di un ciclismo sempre più globale anche nell’albo d’oro.

Gli unici di quegli undici ad aver vinto il Giro d’Italia in almeno un’altra occasione sono stati Vincenzo Nibali e Alberto Contador.

Questo a dimostrazione anche della difficoltà di questa corsa, a cui bisogna arrivare preparati senza lasciare nulla al caso. Nell’edizione 2025 Roglic potrebbe vincere di nuovo il Giro, ma non sarà facile.

Gli unici a quota 5: Binda, Coppi e Merckx

Anche per questo motivo, l’oggettiva difficoltà della corsa, il Giro d’Italia ha avuto appena 3 corridori capaci di vincerlo cinque volte.

E sono nomi leggendari, di ciclisti che hanno fatto davvero la storia al netto dell’albo d’oro: Alfredo Binda, Fausto Coppi ed Eddy Merckx.

Peraltro Merckx ci è riuscito l’ultima volta oltre mezzo secolo fa. A differenza per esempio del Tour de France che da allora con Hinault, Indurain e (in parte) Armstrong aveva trovato un suo dominatore.

Alfredo Binda, l’uomo che spesso veniva pagato per non correre tanta era la sua superiorità, conquistò il Giro d’Italia 5 volte dal 1925 al 1933.

Nell’albo d’oro il successivo sarebbe stato Fausto Coppi, “Il Campionissimo”, 5 volte a bersaglio dal 1940 al 1953. In mezzo anche lo stop per la Seconda Guerra Mondiale.

Infine Merckx, “Il Cannibale”, dal 1968 al 1974. Con il sesto trionfo mancato, nel 1969, per colpa di una squalifica dovuta a una positività all’antidoping, il celebre pianto dell’hotel di Savona.

La curiosità: nessuno a quota 4

Tre con cinque vittorie… e cinque con tre vittorie. Curiosamente, nessun corridore ha mai vinto il Giro d’Italia in 4 occasioni. C’è quindi una sorta di “buco” nell’albo d’oro.

Anche questi cinque però hanno fatto la storia, per diversi motivi. E se il primo, Giovanni Brunero, si perde un po’ nella polvere degli archivi, il resto di questo gruppetto è davvero leggendario.

Cominciamo da Gino Bartali, l’eterno rivale di Fausto Coppi, e poi Fiorenzo Magni, Felice Gimondi e Bernard Hinault.

Quest’ultimo, il francese, un vero cecchino: tre partecipazioni e tre trionfi.

Anche qua, l’ultima zampata di un plurivincitore in 3 occasioni nell’albo d’oro del Giro d’Italia risale al 1985, il terzo successo di Hinault.

Perché vincere la Corsa Rosa non è facile, riuscirci tante volte ancora di più.