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Tra le nuove leve del campionato appena concluso una menzione d’onore la merita sicuramente Iyenoma Destiny Udogie, giovane diciannovenne di Verona che, dopo qualche apparizione in Serie A con la squadra della sua città nella stagione precedente, ha guadagnato il posto da titolare nell’Udinese a furia di prestazioni sempre più convincenti, al punto di chiudere la stagione con 5 gol e 4 assist in 35 presenze, di cui 29 da titolare.

Nonostante la giovane età, sembra già pronto a mettersi alla prova in una squadra di livello superiore, e non per niente si parla dell’interessamento di Inter e Juventus nei suoi confronti.

Ma secondo noi c’è una squadra in particolare a cui farebbe comodo: il Napoli, che quest’estate lascerà liberi sia Ghoulam che Malcuit e che deve pensare ad un’alternativa a Mario Rui come terzino sinistro.

udogie vs mario rui
Il confronto tra Udogie e Mario Rui

Udogie può giocare nel ruolo di Mario Rui?

Nell’impianto di gioco dell’Udinese, sia con Gotti prima che con Cioffi poi, Udogie giocava da esterno a tutto campo sulla sinistra, mentre Mario Rui come terzino nel 4-2-3-1 di Spalletti nominalmente aveva un’ala sinistra, Insigne, che giocava sulla sua stessa fascia.

In realtà Insigne tendeva spesso ad accentrarsi e a liberare gli spazi sull’esterno per le salite del portoghese, che infatti si è spesso trovato ad operare in zona offensiva.

Il lavoro di spinta che sarebbe chiamato a fare Udogie non sarebbe quindi troppo diverso da quello che fa nell’Udinese, ma cambierebbero i suoi compiti difensivi. In una difesa a quattro dovrebbe rientrare più frequentemente e tagliare il campo con diagonali difensive per prevenire gli inserimenti degli avversari.

Destiny Udogie e Mario Rui: il confronto statistico

UDOGIEMARIO RUI
35Partite34
29Da Titolare34
5Gol0
4Assist6
27Tiri Totali32
12Tiri In Porta10
78%% Pass. Riusciti86%
0,3Media Lanci Lunghi1,4
9Media Duelli8,3
4,5Media Palle Recuperate5,1
1,6Media Duelli Aerei1,3
1,8Media Contrasti2
0,8Media Palle Intercettate1,2
1Media Respinte Difensive1,3
Confronto tra Udogie e Mario Rui nella Serie A 2021-2022. Dati Opta

Come possiamo notare dalle statistiche nei suoi inserimenti Udogie ha trovato ben 5 volte il gol, pur tirando meno volte di Mario Rui. Oltre alla maggior freddezza dell’italiano rispetto al portoghese, un’altra spiegazione è la minor densità portata all’interno dell’area di rigore da parte dell’Udinese rispetto al Napoli. Spesso i tiri di Mario Rui sono stati l’ultimo tentativo di azioni insistite da parte dei partenopei oppure tiri effettuati senza troppa convinzione per evitare una ripartenza avversaria con la squadra scoperta.

Quando si è trattato di azioni manovrate, Rui ha spesso avuto a disposizione compagni meglio piazzati per andare a concludere (e i 6 assist messi a referto sono lì a testimoniarlo).

Viceversa, per il gioco dell’Udinese spesso gli esterni vanno a chiudere un’azione partita sul lato opposto, trovando lo spazio per la conclusione a rete. Non è un caso infatti che anche sulla corsia opposta Molina abbia avuto numeri ottimo.

I numeri riguardo le statistiche difensive di Udogie non sono troppo distanti da quelli di Mario Rui: certo, rispetto al portoghese Destiny ha molta meno esperienza e tende, anche per il modulo adottato dalla squadra, a giocare in maniera più offensiva, avendo le spalle più coperte dal una difesa a 3. Ma potenzialmente può aumentare il suo apporto difensivo crescendo in alcuni fondamentali e con l’esperienza, dato che le doti fisiche ci sono tutte.

Perché pensare ad un sostituto di Mario Rui

Per il gioco del Napoli l’apporto dei terzini è fondamentale ma anche molto dispendioso. In questa stagione Mario Rui ha giocato da titolare 34 volte in campionato, saltando solo una partita per affaticamento muscolare, due per positività al coronavirus e riposando solo all’ultima di campionato.

È evidente che per disputare sia il campionato che la Champions League ad alti livelli gli azzurri devono completare la rosa con alternative di qualità, e puntare su dei giovani come alternative ai titolari può essere una strategia lungimirante e sostenibile.

Nonostante quest’anno poi si sia riuscito a trattenere, normalmente il portoghese è un giocatore che tende a collezionare cartellini (e in Europa League ha saltato due gare per un’espulsione diretta). In sua assenza è stato riadattato sulla sinistra Di Lorenzo oppure un centrale come Juan Jesus, soluzione chiaramente d’emergenza che hanno tolto parecchio in termini di apporto offensivo alla squadra.