Rieccola: una classica, e naturalmente senza tempo. Real Madrid-Juventus rianima i ricordi di tanti tifosi, che mercoledì sera – calcio d’inizio alle ore 21 – si ritroveranno davanti alla possibilità di tornare indietro nel tempo. Del resto, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. Ogni generazione ha un Real-Juve incastrato nel cuore, e vale per entrambe le squadre, dunque entrambe le tifoserie, che per anni hanno vissuto sull’onda dei successi. Proseguiti nel tempo, persino in quelli più recenti per i blancos, un bel po’ bloccati per i bianconeri.
L’ultima volta? Solamente tre mesi fa, nella cornice del Mondiale per Club: erano gli ottavi di finale e la squadra di Tudor affrontava quella (già) di Xabi Alonso. Era finita 1-0, all’interno di una partita in cui gli juventini qualcosa da recriminare l’hanno pure avuto. Il motivo? Se fosse entrato quel gol di Kolo all’inizio… Ma non è successo.
Le grandi sfide del passato
In totale, sono 22 partite tra le due squadre, praticamente tutte tra Coppa dei Campioni e Champions League, tranne appunto l’ultima al Mondiale per Club. Il bilancio è tutto sommato equilibrato: la Juve ha vinto 8 volte, il Real Madrid 12, sono stati invece 3 i pareggi tra le parti. Il miglior marcatore? Facile da indovinare: è stato Cristiano Ronaldo, che è pure il più grande tra incredibili doppi ex. Ha segnato 10 gol, tutti in maglia bianca. Con la Juve, in fondo, non ha mai affrontato la sua vecchia squadra.
Sì, perché prima della sfida più recente, per arrivare all’ultima volta in cui la Champions è stata cornice della sfida, bisogna arrivare ai quarti di finale (storici) in cui l’arbitro Oliver e le invettive di Buffon l’hanno fatta da padroni assoluti. Sembra ieri, e invece sono quasi dieci anni.
Negli anni Sessanta e Ottanta
Ci arriveremo. Intanto, meglio procedere in ordine cronologico. E allora tornare alla prima volta. Juventus-Real Madrid è andata in scena la prima volta nel 1962, era 14 febbraio, San Valentino. Vincono gli spagnoli, 1-0. Rete di Di Stefano, firma prestigiosa, tanto quanto il successo bianconero a Madrid di due settimane più tardi davanti a 130mila persone: segnò Sivori. Allo spareggio per andare in semifinale, disputato due giorni più tardi e ancora a Madrid, vincono i padroni di casa: 3-1.
Per ritrovare le due squadre occorrono oltre 20 anni. 22 ottobre del 1986, di nuovo 1-0, stavolta al Bernabeu: è vittoria Real, che s’impone al ritorno a Torino solamente ai calci di rigore. Di quella partita, a Torino, hanno due ricordi nitidi: l’assist di Massimo Mauro per la rete di Cabrini; Michel Platini che non calcia il rigore, perché Favaro sbaglia davanti a Buyo.
Giganti negli anni Novanta e Duemila
Un decennio più tardi, è la grande Juventus, quella di Lippi, a prendere la scena. E stavolta i ruoli di forza sembrano ribaltati. Nel marzo del 1996, i bianconeri trovano il Real sulla strada che porterà poi alla vittoria. All’andata il Real vince 1-0, al ritorno è invece 2-0, e la strada verso la finale di Roma sembra più sicura. Nel 197-1998 si trovano invece in finale: ancora 1-0, il gol di Mijatovic. Una ferita aperta ancora oggi, nonostante i quasi trent’anni di distanza.
Di sicuro, un’eredità di sorrisi l’ha lasciato il doppio confronto del 2002-2003: stavolta sono le semifinali. Ed è ancora rimonta, come nel 1996. All’andata il Real vince per 2-1 e la Juve è costretta a riscrivere ancora la storia della rivalità. Al ritorno, a Torino, termina 3-1 e la Juve va in finale, dove perderà con il Milan.
Due anni più tardi, la sfida si ripropone agli ottavi, e per il Madrid sembra una maledizione: ancora un successo al Bernabeu, poi al ritorno il successo per 2-0 ai supplementari. E la Juve va ai quarti.
Dagli anni Dieci a oggi
Ora, a parte un doppio sussulto bianconero, nel primo anno del ritorno in Champions dopo i fatti di Calciopoli – all’andata 2-1 a Torino e al ritorno la standing ovation a Del Piero per lo 0-2 finale e inaspettato -, la grande partita, quella incastrata davvero nei ricordi bianconeri, è l’1-1 di Madrid. Semifinale di ritorno del 2014-2015. La Juve è forte del vantaggio dell’andata, ma quello è un Real stellare, reduce dalla Decima e dalla cura Ancelotti. Al ritorno è un assalto blanco, poi Morata, il gol dell’ex, la bellissima ed enorme consapevolezza che la Juventus fosse tornata Juventus.
Arriverà la finale di Berlino e ci sarà il ko tecnico col Barcellona. Poi però c’è Cardiff, la finale del 2017, ancora Real Madrid e Juventus di fronte. E ancora vittoria delle Merengues, con una lezione che nessuno dimenticherà. La Juve smette di essere bestia nera del Madrid con un sonoro 4-1, alzando ancora una Champions.
Da qui si arriva all’ultimo scontro: quarti di finale, all’andata la rovesciata di Cristiano Ronaldo è il simbolo di un trionfo schiacciante, 3-0 all’Allianz Stadium di Torino. Il passaggio madrileno sembra scontato e invece la Juve riesce a recuperare i 3 gol di svantaggio al Bernabeu, e quando tutto sembra andare in direzione supplementari, un calcio di rigore assegnato al Real sconvolge tutti. Soprattutto Gigi Buffon, espulso per proteste. Dal dischetto, CR7. Gol. Mesi più tardi, sarà il grande acquisto bianconero.

