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Italia e Spagna si giocano quello che ormai è un grande classico (nessuna squadra continentale si è mai incontrata più volte tra Europei e Mondiali), con gli azzurri sulle ali di un entusiasmo che ha coinvolto tutti, dalla stampa ai tifosi, e la Spagna che dopo lo scetticismo iniziale sta dando ragione al suo mister che nonostante scelte impopolari ha portato la Roja oltre ogni previsione.

Forse per questo siamo proprio noi a partire con quei favori dei pronostici che per la verità non hanno portato molto bene fin qua, motivo per cui ci sforzeremo in ogni modo di trovare i numeri giusti per gufare impunemente la cabala che ci vorrebbe in vantaggio (ma si parte tutti da zero a zero, specie in queste partite secche).

Quindi tenete in fresco le birre, preparate i pop corn (o per i più fantozziani, una più classica spaghettata) e state pronti a sciorinare statistiche avverse al momento più opportuno! (tiè)

Notti magiche, ma anche no!

Gli azzurri cantano tutti insieme l’inno di Italia’90 e i giornalisti riprendono i titoli lasciati in freezer per trenta lunghi anni, dopo la doccia fredda di quella semifinale che ci eliminò dal mondiale casalingo.

Per questo magari sarebbe il caso di cambiare leitmotiv per la serata contro la Spagna, urlando a squarciagola magari quel “Popopopopopopo” che invece ci ha regalato davvero la vittoria finale in quel di Berlino.

Anche perchè le assonanze con il mondiale italiano sono anche di cabala numerica: gli azzurri sono l’unica squadra delle quattro finaliste ad aver vinto tutte e cinque le partite disputate fino ad ora. Guarda caso l’unica volta che abbiamo fatto meglio, è stata proprio nel 1990, quando le vittorie complessive nel torneo furono sei.

Ma sappiamo poi come andò a finire. E se non bastasse, ricordate che la squadra capace di vincere le prime sei partite in una competizione mondiale fu l’Olanda nel 2010.

Peccato che perse poi la finale, proprio contro la Spagna. (toccatina)

Il vantaggio che non c’è

I pronostici si ostinano a dare l’Italia come favorita, ma siccome fino ad ora non è che sia andata proprio benissimo a chi godeva di questo presunto vantaggio, teniamo bene a mente qualche numero che ci regalerà conforto.

Intanto gli azzurri hanno vinto soltanto una volta (più una, ma in amichevole) in competizioni ufficiali negli ultimi 14 incontri contro la nazionale iberica.

Negli ultimi quattro europei le due formazioni si sono sempre scontrate nella fase finale a eliminazione diretta, ma anche in questo caso non è andata benissimo per noi, visto che a parte l’ultima vittoria nel 2016, gli spagnoli ci hanno sconfitto nettamente in finale nel 2012 ed eliminato nel 2008.

E se non vi basta a placare la sete di cabala al contrario, ecco che possiamo aggiungere le due chicche finali: nelle ultime due occasioni in cui la Spagna ha raggiunto le semifinali, hanno anche vinto l’Europeo (nel 2008 e nel 2012) e nelle ultime cinque partite giocate a Wembley, ha perso soltanto una volta.

Prima o poi, questi fanno gol!

Nonostante proprio la Spagna sia la nazionale che ha segnato di più in questi Europei2020 (15 reti all’attivo), due dei suoi attaccanti titolari hanno un record che dovrebbe darci sollievo in zona difensiva.

Dani Olmo e Gerard Moreno sono infatti i due giocatori che hanno tirato di più in porta, senza mai segnare! L’attaccante del Lipsia è a quota 16 tentativi, mentre per l’avanti del Villareal siamo a 15 tiri. Quindi quando li vedrete avvicinarsi alla nostra area le due cose che potete pensare sono: “ecco, questi non hanno mai segnato e vengono a farlo proprio contro di noi?”, oppure, “lasciateli pure tirare che hanno la stessa mira dei trooper di Star Wars!”. In ogni caso, incrociate le dita.

Anche perché alla Spagna gli si può dire tutto, ma non che sia sfortunata. Oltre a trovarsi un quarto di finale sulla carta molto abbordabile contro la Svizzera (poi però finito solo all’over time), quando proprio non riesce a segnare, ci pensano gli avversari. Gli spagnoli infatti hanno anche un altro record in questi Europei: sono la squadra che ha avuto più autogol a favore, ben tre solo in questa competizione.

Giusto per avere un altro motivo di apprensione.

Man of the match: Lorenzo Insigne

Luis Enrique in conferenza stampa ha elogiato gli azzurri e Mancini, sottolineando l’importanze di bloccare soprattutto Jorginho a centrocampo per bloccare il gioco italiano.

Ma se è vero che l’ex Napoli e vincitore della Champions con il suo Chelsea è sicuramente il metronomo del reparto, siamo abbastanza sicuri che anche Lorenzo Insigne riceverà un trattamento particolare dalla difesa spagnola.

Proprio l’attaccante partenopeo infatti è a tutti gli effetti il centro del reparto offensivo azzurro. Negli ultimi 15 gol segnati dall’Italia, ha partecipato attivamente in almeno 13 occasioni con 6 gol e 7 assist.

E nella settimana dove l’hashtag #tiroagiro è diventato un trend in topic su Twitter, non resta che sperare di poterlo scrivere ancora nella notte di martedì.

In barba a tutte le cabale e i numeri.