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Che il Manchester City sia la squadra favorita sulla carta per questo ottavo di finale, non ci sono molti dubbi. Ma Guardiola è il primo a sapere quante possono essere le difficoltà nell’affrontare una squadra ostica come lo Sporting, specie in questa andata in Portogallo dove i bianco verdi si giocano gran parte delle chances qualificazione. Proviamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questa attesa partita di Champions League.

I numeri dello Sporting Lisbona

La squadra guidata da Amorim viaggia saldamente in seconda posizione nel campionato portoghese, merito soprattutto di una difesa capace di subire soltanto 15 gol in stagione (la migliore della Liga) e di un rendimento casalingo che ha già portato a 15 vittorie in 18 partite (poi due sconfitte e un pareggio). Lo sa bene anche il Borussia Dortmund, che proprio a Lisbona ha perso il visto per gli ottavi di Champions battuto con un secco 3-1 dallo Sporting.

Tra i punti di forza dicevamo, la capacità di concedere poco agli avversari, non a caso con una media di appena 8.5 tiri concessi a partita. Tanta intensità e aggressività a centrocampo (circa 17 contrasti di media), anche se la squadra preferisce agire di rimessa con ripartenze veloci e i tanti cross verso il centro (sono in assoluto la squadra portoghese che ne effettua di più, circa 22,7 a partita di media).

Di contro, lasciare il pallino del gioco in mano a Guardiola potrebbe non essere una grande idea, vista la loro propensione offensiva e un netto vantaggio per duelli aerei (Sporting tra le ultime per questo parametro con appena 12.4 duelli aerei vinti a partita).

I numeri del Manchester City

Più facile analizzare lo score del City, che oltre a dominare la classifica di Premier League, è in vetta anche su qualsiasi graduatoria per i singoli parametri. In particolare nessuno sta facendo meglio in quanto a possesso palla, con Guardiola che come sempre tiene in mano il pallone con percentuali di poco sotto al settanta (67.8%) in campionato, e al 60 in Champions (58%).

Impressionante anche il volume e la precisione di passaggi per partita, nettamente più alta di qualsiasi altra squadra: 682 passaggi di media, con un 89.8% di riusciti. Se la fase offensiva rimane comunque il suo punto di forza (parliamo di 18.4 tiri di media, contro i 14.9 dello Sporting, oltre a 61 reti in Premier), diventa difficile trovare un punto debole visto che anche la fase difensiva è quasi sempre impeccabile.

Lo dicono i numeri anche in questo caso: appena 14 gol subiti in 25 partite di Premier, solo 6.6 conclusioni concesse agli avversari a partita. Certo il predominio tecnico è solitamente così ampio che il City risulta invece carente in altri parametri quali “contrasti” (ultimo in Premier con 12.7 a partita) o “passaggi intercettati” (solo 7 a partita, nessuno ha fatto peggio), ma sono numeri appunto drogati dal totale controllo di palla di Guardiola.

Come arrivano le due squadre

C’è grande euforia in casa dello Sporting, che già può festeggiare una qualificazione agli ottavi piuttosto insperata e che mancava dal 2008 (occasione in cui peraltro venne poi eliminato con un pesantissimo 12-1 di parziale dal Bayern Monaco). L’impressione è che almeno in questa prima partita possa giocarsela al meglio, con la consapevolezza di non avere molto da perdere in ogni caso.

In casa ha vinto 12 delle ultime 13 partite giocate tra campionato e Coppe varie, con tanto di sette “clean sheet” nel frangente, dato da non sotto valutare. Squadra al gran completo dove oltre a Paulinho, Sarabia e Santos in attacco, punterà molto sul giovane esterno Porro, arrivato in prestito proprio dal Manchester City.

Guardiola dovrà invece fare a meno di alcuni suoi elementi importanti, visto che oltre a Gabriel Jesus e Grealish (infortunati), mancherà all’appello anche Walker (squalificato) e probabilmente Mendy. Attenzione soprattutto alla difesa, visto che se in campionato si sta dimostrando invalicabile, in Champions invece ha già subito 10 gol nella fase a gironi, con tanto di due sconfitte esterne (anche se contro PSG e Lipsia).

Il tridente d’attacco dovrebbe così essere composto da Sterling, Foden e Mahrez, mentre la linea a tre di centrocampo vedrà De Bruyne, Rodri e Bernardo Silva.

La chiave del match

Volente o nolente, la strategia dello Sporting non potrà essere diversa dal cercare di sfruttare al massimo le ripartenze, cercando magari di recuperare palla in zone chiave del campo lanciando le sue ali veloci e cercando poi un passaggio o un cross decisivo per i suoi avanti.

Il tasso tecnico del centrocampo del City del resto, consentirà a Guardiola di provare a fare il suo miglior gioco gestendo il pallone e cercando spazi nella mediana portoghese. Le zone chiave del match potrebbero essere proprio le due fasce inglesi. Da una parte paradossalmente sono proprio due portoghesi “doc” ad agire, quali Bernardo Silva e Cancelo. Ovvero due che sanno spingere e trovare gli spunti giusti, sia con inserimenti diretti, sia con passaggi verso uno degli avanti (Foden, ma anche Mahrez). Dall’altra se possibile, c’è ancora più spinta offensiva con la linea tra Zinchenko, De Bruyne e Sterling, non a caso protagonista di ben l 40% delle azioni di gioco nelle partite di Champions disputate fin qua e che di fronte si troveranno un Porro decisamente più abile nella fase offensiva che in quella difensiva.

Altra chiave tecnica, il dribbling, che potrebbe consentire di saltare l’uomo e trovare il varco giusto in area portoghese. E su questo inutile dire come praticamente tutti in maglia City possono fare la differenza.

Dove e quando vedere il match

Appuntamento allo stadio Josè Alvalade di Lisbona con fischio di inizio dell’arbitro Jovanovic previsto per le ore 21:00 di martedì 15 febbraio.

La partita sarà trasmessa in diretta sui canali di Sky Sport, oltre che in streaming su Sky Go, Now ed Infinity+.