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Siamo ancora ben lontani dal momento dei verdetti, eppure questa undicesima giornata della serie cadetta ha se non altro espresso una chiara sentenza in merito a quelle che sono le squadre più in forma del momento. Ovvero, le uniche cinque formazioni ad aver infilato due vittorie di fila nelle gare più recenti: Parma, Modena, Sudtirol, Reggiana e Lecco.

Un punto di svolta fondamentale, per le rispettive ambizioni di questa stagione.

La volata del Parma

Che i crociati siano una delle squadre favorite per il passaggio diretto alla massima serie, lo dicono queste prime undici giornate, dove gli emiliani sono rimasti costantemente in vetta. E lo dicono i numeri a supporto: miglior attacco con 23 reti, terza miglior difesa con 9 gol subiti (dietro a Palermo con 8 e Brescia con 5 che però hanno una e due partite in meno) e una sola sconfitta contro il Venezia.

Proprio dopo quel passo falso, la squadra di Pecchia ha però mostrato un altra caratteristica importante, quella della determinazione. Contro il Como è arrivata subito una prestazione convincente e una vittoria sporcata solo dal gol subito nei minuti di recupero (2-1 il finale), mentre contro l’Ascoli in questo ultimo week end, si è visto quanto può essere vario il carnet di frecce della rosa, che ha già mandato a segno nove giocatori diversi e può contare su una batteria di attaccanti tutti di grande apporto: Benedyczak (6 gol), Man (5 dopo l’ultima doppietta ad Ascoli), Colak (3), il giovanissimo Bonny (1) e Charpentier (1).

Ora l’ostacolo più grande, si chiama probabilmente “Calendario”, con una serie di scontri particolarmente complicati che ci diranno quanto la squadra di Pecchia potrà essere protagonista per il vertice quest’anno (proprio Sudtirol, Lecco, e il derby contro il Modena in successione, poi contro lo Spezia in trasferta e il big match con il Palermo in casa).

La rivincita dei canarini

Dopo un ottimo avvio, il Modena sembrava aver completamente smarrito la strada con una serie di sei partite senza vittorie e due sconfitte contro Palermo e Venezia. La squadra di Bianchi però, ha saputo riprendere il cammino nel migliore dei modi, portando a casa due vittorie importanti.

La prima espugnando il Rigamonti di Brescia, infliggendo la prima sconfitta stagionale alle rondinelle, l’altra in casa contro una coriacea Ternana, liquidata però con un gol per tempo (Palumbo e Falcinelli) salvo poi subire il nono gol stagionale nel recupero.

Un ritorno in pista dei canarini però, poteva essere prevedibile se guardiamo le statistiche ottenute fin qua: in difesa solo il Palermo concede meno conclusioni in porta agli avversari (29 in tutto), mentre in attacco solo la Cremonese ha effettuato più tiri del Modena. Con la differenza però che delle 210 conclusioni effettuate, soltanto 11 si sono poi tradotte in rete.

Se il Modena possa davvero puntate alle prime posizioni, ce lo dirà probabilmente la prossima giornata, dove i giallo blu faranno visita a un Catanzaro terzo in classifica.

Sudtirol a sorpresa

Dal suo arrivo in Serie B due stagioni or sono, il Sudtirol si è subito messo in mostra con un sesto posto finale piuttosto sorprendente visto il valore della rosa, messa in campo però sempre al meglio da una vecchia volte come Bisoli che sembra aver trovato la chiave giusta in quel di Bolzano.

Anche in questa stagione la squadra era partita bene, salvo poi infilare cinque partite senza vittoria con due sconfitte nel mezzo, che avevano di molto ridimensionato le ambizioni in campionato. A ben vedere però, proprio quel frangente di partite era un ostacolo di calendario ostico da superare: le partite perse non a caso sono arrivate solo contro Catanzaro e Palermo (nel loro momento migliore).

Delle due a preoccupare (prima e ora) Bisoli, dovrebbe essere quel dato sulle conclusioni, che mette il Sudtirol ultimo in classifica con appena 77 conclusioni totali, che hanno però viceversa portato a ben 16 reti all’attivo (la metà dei quali, sette, ad appannaggio di Daniele Casiraghi), ovvero un gol ogni cinque conclusioni circa.

Lo si è visto soprattutto nell’ultima partita vinta contro la Sampdoria, dove i padroni di casa hanno concluso in porta tre tiri, tutti e tre finiti in fondo alla rete di Stankovic (per il 3-1 finale). Meglio nella vittoria precedente in quel di Cremona, dove almeno la squadra di tentativi ne ha dovuti fare quattro nello specchio, prima di trovare il gol decisivo.

La squadra di Bisoli non è forse quella più abile nella fase offensiva, nè a tenere il pallino del gioco (anche qua ultima con il 39,9%), eppure riesce a essere incredibilmente cinica e sarà molto interessante vedere il match contro il Parma della prossima giornata.

Occhio alla Reggiana di Nesta

Dopo un avvio di stagione particolarmente complicato per la Reggiana, fatto di continui infortuni e di una squadra molto rinnovata che Nesta ha dovuto plasmare anche nelle prime difficoltà, ora i granata sembrano aver finalmente trovato il passo giusto per far valere al meglio le proprie qualità.

Perchè almeno per quanto riguarda il gioco, la Regia aveva fin da subito fatto vedere l’ottimo impianto messo in campo da Nesta, che già in agosto si era ritagliato uno spazio con la doppia vittoria in Coppa Italia ai danni di Pescara e soprattutto del Monza.

Poi come si diceva, tanti incidenti di percorso e qualche nuovo arrivo da integrare, che avevano portato ad appena una vittoria in nove giornate. Una squadra capace di tenere un buon possesso palla (51,8% di media), con ottime trame di gioco (terza per passaggi completati con il 79,4%) ma poi incapace spesso di finalizzare (penultima per conclusioni con 115 tiri) così come di arginare gli avversari (peggior dato sui tiri concessi con 53 conclusioni, come la Sampdoria).

L’inversione di tendenza è arrivata però nelle ultime due giornate, con la doppia vittoria prima in casa contro il lanciatissimo Venezia e poi in trasferta imponendosi nettamente contro il FeralpiSalò. E soprattutto, senza prendere gol in nessuna delle due partite con tanto di quattro reti all’attivo.

Anche per i granata, la prossima partita in casa contro il Lecco, potrebbe dare continuità di risultati e spostare l’asticella degli obiettivi un po’ più in alto.

Il miracolo Lecco

Che la stagione del Lecco sarebbe stata difficile, lo si sapeva da quando per le note vicende persino la sua reale partecipazione al campionato è stata in discussione fino alla fine (anzi, persino oltre).

Una rosa quindi attrezzata alla meglio, che Luciano Foschi ha condotto per le prime sei giornate non riuscendo a fare meglio di un pareggio raccolto in tutto. Poi l‘arrivo di Emiliano Bonazzoli, che ha incredibilmente ridato nuova vita ai Manzoniani.

Alla vigilia di due trasferte importanti come quelle di Pisa e Palermo, nessuno si sarebbe aspettato di vedere il Lecco tornare a casa con sei punti in saccoccia. E invece, dopo aver trovato il gol vittoria al Romeo Anconetani niente meno che al minuto 96 (Tordini), la squadra si è poi imposta in maniera anche più convincente al Barbera, lasciando i rosanero al palo con uno 0-2 già alla ripresa (1-2 finale nell’extra time).

La missione salvezza resta sempre molto difficile, ma almeno ora, il Lecco è pianamente in corsa e anzi, tra le squadre della parte destra, sembra decisamente quella più in condizione. Peccato che la prossima sarà ancora una volta una trasferta difficile, a Reggio Emilia.