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Questo turno intermedio di Europa League è forse l’esempio più lampante di quanto l’abolizione della regola del gol in trasferta cambi l’orizzonte di alcune partite.

Quello che con le vecchie regole poteva sembrare un vantaggio incolmabile dei Glasgow Rangers, vincitori per 4-2 sul campo del Borussia Dortmund, è ora un risultato ribaltabile, così come i 3 gol messi a segno a San Pietroburgo dal Betis Siviglia nella vittoria per 3-2 non offrono un grande vantaggio nella gara di ritorno.

Andiamo ad analizzare i match che non vedono la partecipazione delle squadre italiane, i quali ricevono un focus dedicato.

Dinamo Zagabria-Siviglia (18:45)

Netta affermazione per 3-1 del Siviglia nella gara di andata al Ramon Sanchez Pizjuan (che sarà anche il teatro della finale), grazie al rigore messo a segno dall’icona croata Ivan Rakitic e alle reti nel finale di primo tempo di Lucas Ocampos e Anthony Martial

Julen Lopetegui dovrà valutare con attenzione le condizioni del centravanti francese arrivato a gennaio dal Manchester United, uscito per infortunio alla mezz’ora del match pareggiato contro l’Espanyol domenica a Barcellona che ha visto allontanarsi la capolista Real Madrid a +6.

Possibile l’utilizzo di Rafa Mir, autore del momentaneo vantaggio domenica e miglior marcatore della squadra con 11 gol stagionali, al centro dell’attacco.

Scontato l’impiego di Koundé e Ocampos, che saranno squalificati nel week-end nel decisivo derby di Liga contro il Betis. Ancora fuori causa Suso e Erik Lamela, per completare il tridente sono in lizza il Papu Gomez e il Tecatito Corona, altro acquisto di gennaio.

Per quanto riguarda la Dinamo Zagabria, il tecnico Zeljko Kpic punta sugli ex “italiani” Bruno Petkovic al centro dell’attacco e Amir Gojak in mezzo al campo. Reduce dal pareggio di campionato per 0-0 nel derby contro il Lokomotiva, la Dinamo è prima in campionato con un solo punto di vantaggio sull’Osijek (ma con una partita in meno).

Attenzione a Mislav Orsic, 12 gol stagionali tra cui quello all’andata che tiene aperte le speranze di qualificazione.

Real Sociedad-RB Lipsia

All’andata è finita 2-2, con il primo gol stagionale di Robin Le Normand e il rigore trasformato da Mikel Oyarzabal per i baschi, la rete di Christopher Nkunku e il rigore di Emil Forsberg per i tedeschi.

Proprio Nkunku è in un periodo di forma smagliante, con 13 gol in campionato e 8 in Europa, testimoniato dalla doppietta messa a segno nella roboante vittoria per 6-1 ottenuta sul campo dell’Hertha Berlino che ha permesso al Lipsia di consolidare il suo quarto posto in Bundesliga.

È un ottimo momento per la squadra di Domenico Tedesco, che da quanto ha preso in mano la squadra lo scorso 9 dicembre ha ottenuto 7 vittorie, 2 sconfitte e 2 pareggi (tra cui quello della gara di andata). A livello di rosa, con il rientro a pieno regime di Dani Olmo e Dominik Szoboszlai ha l’imbarazzo della scelta in attacco.

La Real Sociedad è invece reduce dal disastroso derby basco con l’Athletic Bilbao, perso per 4-0 nonostante il rigore parato da Remiro poco dopo la mezzora. In Europa League però con ogni probabilità giocherà come al solito il secondo portiere, l’australiano Mathew Ryan.

In attacco ci sarà il norvegese Sorloth, giocatore di proprietà proprio del Lipsia, ma appare recuperato Alexander Isak, quanto meno per la panchina, così come Adnan Januzai.

Betis Siviglia-Zenit San Pietroburgo

Nonostante i drammatici avvenimenti che coinvolgono la Russia sul fronte della guerra in Ucraina, lo Zenit si presenta a Siviglia con l’intenzione di combattere esclusivamente sul campo da calcio per ottenere una qualificazione alla portata dopo la vibrante gara dell’andata.

La squadra di Sergey Semak aveva infatti recuperato lo svantaggio siglato da Guido Rodriguez e Willian José grazie alle reti di Artem Dzyuba e Malcom (tutto prima della mezz’ora), per poi andare di nuovo sotto a causa della staffilata di Andrés Guardado prima dell’intervallo.

I russi probabilmente hanno pagato un’inattività che durava da due mesi, ovvero da quando il campionato russo si è interrotto a metà dicembre (dovrebbe riprendere a fine mese), con lo Zenit al primo posto con due punti di vantaggio sulla Dinamo Mosca. Saranno ancora assenti il portiere Stanislav Kritsyuk e l’esperto difensore croato ex-Liverpool Dejan Lovren, mentre molte aspettative sono riposte nell’attaccante brasiliano Yuri Alberto, ventenne prelevato a gennaio dall’Internacional per 25 milioni.

Gli spagnoli, che nella gara d’andata hanno visto il quarantenne capitano Joaquin diventare il giocatore più anziano a fornire un assist nella storia dell’Europa League, sono reduci dalla vittoria per 2-1 contro il Mallorca, arrivata con i gol di Alex Moreno e del solito Willian José e che li ha confermati al terzo posto in Liga, avanti di 4 punti all’Atletico Madrid e distanti 5 dai concittadini del Siviglia, che affronteranno in un infuocato derby nel week-end.

Attenzione sulla trequarti Juanmi (16 gol tra campionato e coppe) e Nabil Fekir (9 gol e 8 assist), che stanno vivendo entrambi una stagione strepitosa, mentre per il ruolo di centravanti è ballottaggio tra Willian José (10 gol e 5 assist) e Borja Iglesias (13 gol e 1 assist).

Glasgow Ranger-Borussia Dortmund

Il Dortmund ha necessità di vincere a Ibrox Park con più di 2 gol di scarto per passare il turno, ma Marco Rose può giocare la carta perfetta per questa situazione, ovvero il rientro di Erling Haaland. Il fenomenale centravanti norvegese ha già saltato 14 partite per infortunio in questa stagione, ma anche non al meglio della forma rappresenta la maggior speranza di passare il turno per i tedeschi.

I precedenti non sono di buon auspicio: su 4 partite giocate ad Ibrox, il Dortmund ne ha perse 3, e in generale ha vinto solo 1 volta su 9 contro i Rangers.

Non aiuta nemmeno l’infinita lista di indisponibili: se Haaland può rientrare, è nuovamente ai box Giovanni Reyna, insieme a Schmelzer, Meunier, Zagadou, Kamara e Bauzà.

Un’iniezione di fiducia è arrivato dal rotondo successo in Bundesliga contro il Borussia Moenchengladbach: un 6-0 con Marco Reus autore di una doppietta e i nomi di Malen, Emre Can, Wolf e del giovanissimo Moukoko a riempire il tabellino e a mantenere il secondo posto a 6 punti dal Bayern.

I Rangers di Giovanni van Bronckhorst invece sono reduci dal pareggio in casa del Dundee United (1-1 con gol del nigeriano Aribo) che li costringe a vedere la vetta della classifica, occupata dai rivali del Celtic, distante 3 punti.

Con Ianis Hagi fuori causa, il compito di innescare il centravanti, ovvero il “BufaloAlfredo Morelos, spetterà a due facce note del campionato italiano, ovvero l’ex juventino Aaron Ramsey e l’ex atalantino Amad Diallo, entrambi arrivanti nel mercato di gennaio.

Braga-Sheriff

Lo Sheriff continua a stupire l’Europa e dopo l’ottima performances in Champions League ha messo una serie ipoteca anche sul passaggio del turno in Europa League, grazie alla vittoria per 2-0 ottenuta all’andata con i gol di Sebastien Thill e Adama Traoré, prima squadra moldava di sempre a vincere una gara in una fase ad eliminazione diretta di una coppa europea.

Essendo partito dalle prime fasi preliminari della Champions League, lo Sheriff affronta la 16ª partita stagionale nelle coppe europee, record per il club. Solo la Dinamo Zagabria ne ha giocate altrettante tra le squadre presenti in questi spareggi di Europa League.

La squadra di Yuriy Vernydub si conferma squadra di livello, nonostante le tante partenze avvenute durante il mercato invernale. In patria è saldamente in testa al campionato, con 2 punti di vantaggio sul Petrocub e due partite da recuperare, e non perde una gara dalla prima giornata.

Il Braga di Carlos Carvahal è però squadra che ama sovvertire i pronostici: attualmente al quarto posto nel campionato portoghese, alle spalle della triade Porto, Sporting e Benfica e con un vantaggio di 5 punti sul Gil Vicente, è reduce da un successo sul campo del Tondela arrivato grazie al gol del solito Ricardo Horta, 14 gol in campionato e 3 in Europa League.

Attenzione alla fantasia di Iuri Medeiros, ex Genoa talentuoso e discontinuo, ma già autore di 7 gol e 10 assist in stagione, e Yan Couto, diciannovenne terzino brasiliano in prestito dal Manchester City che promette grandi cose.