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Firenze senza pace! Gli ultimi anni della gestione Della Valle e i primi dopo l’acquisizione della società da parte di Rocco Commisso hanno visto un’interminabile serie di fallimenti ed errori di gestione che hanno coinvolto la guida tecnica della squadra, costringendo la squadra a piazzamenti di classifica ben al di sotto delle sue potenzialità.

L’ultima sconcertante beffa è il naufragio del progetto legato a Rino Gattuso ancora prima del suo inizio. Accolto con entusiasmo dal presidente Commisso, anche in virtù delle comuni origini calabresi, il tecnico ex Napoli e Milan ha lasciato la squadra viola dopo sole tre settimane a causa di divergenze sul mercato. Pare che il procuratore di Gattuso, il potentissimo Jorge Mendes, spingesse perché la Fiorentina comprasse alcuni giocatori della sua scuderia, come il portoghese Sergio Oliveira, mentre Commisso era intenzionato a rivolgersi a profili meno dispendiosi.

Mentre Gattuso sembrava ad un passo dal firmare con il Tottenham, trattativa poi naufragata a causa anche del disappunto della tifoseria degli Spurs, la Fiorentina è impegnata a vagliare i profili di vari altri allenatori, ben sapendo che comunque sarà difficile riuscire a trovare una prima scelta disponibile e che sarà ancora una volta difficile riuscire a soddisfare le ambizioni di classifica di una piazza esigente come quella fiorentina.

È un vero peccato, perché in questo modo si è vanificato l’ottimo lavoro in sede di calciomercato effettuato dalla società viola, capace di scoprire e valorizzare talenti come Veretout, Chiesa, Milenkovic, Vlahovic, Castrovilli o Dragowski, giocatori che al Franchi si sono dimostrati all’altezza di palcoscenici importanti.

Eppure, da Montella in poi si sono registrati solo fallimenti sulla panchina viola, con la sola eccezione di Beppe Iachini chiamato a fare quello che gli riesce meglio, ovvero ottenere la salvezza badando più alla sostanza che alla forma. Quali possono essere i profili più adatti a risollevare le sorti di una delle squadre più gloriose del campionato italiano?

Paulo Fonseca ritorno di fiamma viola?

Sembrava destinato al Tottenham, ma la trattativa è saltata non appena Gattuso si è reso nuovamente disponibile e gli Spurs si sono interessati al tecnico calabrese (trattativa ironicamente saltata a sua volta).

Il tecnico portoghese non ha mai fatto mistero di trovarsi molto bene in Italia, ed è reduce da due stagioni in chiaroscuro alla Roma. Molto bravo a valorizzare i giocatori a sua disposizione, Fonseca ha dimostrato dei limiti nell’adattare il suo sistema di gioco quando affronta squadre di livello più elevato.

Difficilmente con lui si vedrebbe la Fiorentina invischiata nella lotta retrocessione, ma appare anche ugualmente difficile pensare ad un piazzamento europeo. Con la rosa a disposizione dovrebbe essere in grado di condurre un campionato tranquillo, e con qualche innesto di qualità potrebbe aspirare a qualcosa in più.

Sembrava già in trattativa con i viola, trattativa, poi tramontata con l’ingaggio di Gattuso. Bisogna vedere se tra le parti ci sarà la disponibilità di riannodare i fili del discorso.

Rudi Garcia: tornare in Italia a Firenze

Rimanendo sui profili internazionali, un altro allenatore straniero ex Roma è libero e non disdegnerebbe un ritorno nel campionato italiano, anche per la sua relazione con la giornalista sportiva Francesca Brienza. Si tratta del francese Rudi Garcia, che nelle ultime stagioni si è seduto sulle panchine di Olympique Marsiglia e Olympique Lione.

Svincolato dopo il 4° posto ottenuto con il Lione (dopo la beffa del campionato precedente, interrotto con la squadra di Garcia ad un passo dalla qualificazione all’Europa League), Garcia in Italia ha lasciato un’ottima impressione, grazie a due secondi posto conquistati con la Roma e il successo nel doppio confronto di Champions League contro la Juventus di Sarri in Champions League alla guida del Lione.

A suo agio con il sistema mediatico italiano e dotato di una sorta di “antijuventinità” intrinseca, Garcia appare particolarmente adatto a soddisfare la tifoseria dal punto di vista emozionale.

Claudio Ranieri: ritorno dal sapore antico

Un profilo sicuramente di ottimo livello attualmente libero è quello di Claudio Ranieri. Per il tecnico romano, che con la sua sobrietà e senza troppo clamore è reduce dall’ennesima stagione sopra le aspettative con una Sampdoria piazzatasi al 9° posto, si tratterebbe di un ritorno.

Sulla panchina Fiorentina Ranieri ha infatti vinto il campionato di Serie B 93/94, per poi ottenere, nelle successive 3 stagioni di Serie A, un 10°, un 4° e un 9° posto, formando una delle squadre più amate dai tifosi viola, che vedeva in campo campioni del calibro di Toldo, Batistuta e Rui Costa.

Profilo sicuramente affidabile, non ha certamente lo stesso appeal mediatico di altri nomi. Cosa abbastanza incredibile, dato che si tratta di un allenatore in grado di compiere un’impresa storica come la vittoria della Premier League alla guida del Leicester, ma evidentemente il carattere di Ranieri, mai sopra le righe, e la sua lontananza dai grandi procuratori non contribuiscono a renderlo un personaggio spendibile nel circo mediatico calcistico. Forse proprio per questo, però, potrebbe essere il profilo perfetto per Commisso.

Andrea Pirlo: l’azzardo della juventinità

Andrea Pirlo, all’esordio come allenatore, senza nessuna esperienza nemmeno a livello giovanile o come assistente, ha conquistato Supercoppa e Coppa Italia con la Juventus, dimostrando però evidenti limiti di esperienza in campionato.

Firenze potrebbe essere una piazza adatta per crescere come allenatore, ma la tifoseria viola è reduce da anni deludenti e non potrebbe avere molta pazienza, specie per un allenatore così legato agli acerrimi nemici bianconeri.

Walter Mazzarri: la scelta più conservativa

Scorrendo i nomi degli allenatori liberi troviamo anche quello di Walter Mazzarri, che aveva portato il Torino alle qualificazioni di Europa League qualche anno fa, pagando poi un crollo della squadra in campionato che, vedendo l’operato dei suoi successori, probabilmente non era nemmeno troppo colpa sua.

La rosa della Fiorentina sembrerebbe abbastanza adatta al suo gioco e non è un allenatore che pretende grandi giocatori, anzi, valorizza al massimo quello che ha. Sicuramente non avrebbe da ridire sul mercato viola per una questione di legami con i vari procuratori.

Vincenzo Italiano: il nuovo che avanza

Infine, il nome probabilmente più suggestivo ma anche più complicato è quello di Vincenzo Italiano.

Reduce da un biennio magico con lo Spezia, in cui ha ottenuto la promozione dalla Serie B e una strepitosa salvezza, mettendo in mostra un gioco divertente e proficuo, l’allenatore siciliano nato a Karlsruhe è ancora legato alla squadra ligure fino al 2023.

Per liberarlo i viola dovrebbero pagare agli spezzini una clausola rescissoria di circa 1 milione di euro. Si tratterebbe per certi versi di una scommessa, vista la completa inesperienza a certi livelli. Allo stesso tempo, visto il rendimento dello Spezia contro squadre dal tasso tecnico nettamente più elevato, Italiano merita sicuramente una chance per arrivare a quei livelli e può essere una scelta ideale per riaccendere l’entusiasmo della Fiesole.