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Sono 17 i ragazzi mandati in prestito dall’Inter in giro per l’Europa, tra Italia, Francia, Belgio, Svizzera, Grecia e Portogallo. Alcuni in prima squadra hanno già esordito, altri aspettano di rientrare al momento giusto, altri ancora sono stati pesantemente frenati da problemi fisici. Ecco come stanno andando le rispettive esperienze dei giovani nerazzurri.

Martin Satriano

L’uruguaiano in Francia ha praticamente preso la residenza: Brest nel 2022, ritorno in Italia ad Empoli, ancora Brest nella stagione 2023-24 e quest’estate la cessione al Lens in prestito a 1 milione con obbligo di riscatto in caso di salvezza del club francese fissato a 5. Avvio più o meno incoraggiante con 4 gare da subentrato e 1 da titolare – con gol – in Coppa di Francia. Poi la grande sfortuna, sabato scorso, in occasione della partita di campionato contro il Nizza: crack, rottura del crociato e stagione conclusa largamente in anticipo.

Sebastiano Esposito

Nel suo caso, l’Inter potrebbe davvero perdere il controllo del suo cartellino. Dopo il prestito alla Samp della stagione scorsa, in cui è spesso stato frenato da problemi fisici ma ha comunque messo insieme 6 gol in 22 presenze, Sebastiano Esposito sta facendo benissimo nella sorpresa Empoli. Il club nerazzurro l’ha ceduto ai toscani con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a circa 5 milioni, senza la possibilità di riportarlo a Milano attraverso un controriscatto.

Francesco Pio Esposito

Era stato riscattato l’estate scorsa dallo Spezia per 4,5 milioni di euro, prima che l’Inter decise di esercitare il controriscatto a 5 per non perderne il controllo. Poi un altro prestito, sempre allo Spezia, questa volta “secco”. E il più piccolo dei fratelli Esposito sta crescendo alla grande. È stato l’arma in più di D’Angelo in questa Serie B che sta proiettando lo Spezia verso scenari ben più nobili.

Zinho Vanheusden

Si era rivisto dalle parti di Appiano quest’estate, rientrato dall’ennesimo prestito prima di ripartire un’altra volta ancora. All’Inter era approdato nel 2015, quando veniva considerato un enorme prospetto per la retroguardia nerazzurra del futuro. Poi una serie di arrivederci per tornare pronto: Standard Liegi, Genoa, AZ Alkmaar, ancora Standard Liegi e quest’estate il trasferimento al Mechelen, di nuovo in Belgio. Ma i soliti problemi fisici. Sfortunato.

Filip Stankovic

L’anno scorso anche lui in prestito alla Sampdoria. Stagione così così: 37 presenze, 49 gol incassati, qualche bella parata alternata a errori grossolani. In estate ha svolto parte del ritiro con l’Inter prima di trasferirsi a Venezia con opzione ed eventuale obbligo di riscatto. Oggi fa il 12°. Nelle gerarchie di Di Francesco viene dietro a Radu.

Aleksandr Stankovic

Per caratteristiche, il più simile a papà Dejan. Il minore dei tre fratelli Stankovic è andato in prestito in Svizzera, al Lucerna. Dove gioca titolare. Nel caso in cui il club elvetico decidesse di esercitare il diritto di riscatto, l’Inter incasserebbe 1,5 milioni. Ma il club nerazzurro si è riservato la possibilità di riportarlo a Milano.

Ebenezer Akinsanmiro

Alla Sampdoria lo aveva voluto Andrea Pirlo, quando ancora sedeva saldamente sulla panchina blucerchiata. Eppure, Akinsanmiro viene molto utilizzato. Bilancio positivo, per quel che si può. Destinato a rientrare.

Gli altri

La lista dei prestiti nerazzurri in giro per l’Europa si allunga se si aggiungono nomi un po’ meno noti: c’è il fratello di Valentin Carboni, Franco, che a Venezia per ora è stato impiegato in una occasione, l’esterno offensivo Kamate – all’Avs, in Portogallo -, Salcedo all’Ofi Creta, Fontanarosa alla Reggiana, Di Maggio al Perugia. Poi Stante alla Pergolettese, Owusu al San Gallo, Sarr a Foggia e Zuberek al Lecco.