Dalla Dinamo Zagabria all’Inter nella sessione di mercato di gennaio. Dieci anni dopo Marcelo Brozovic, la storia si ripete. A trasferirsi in nerazzurro questa volta è Petar Sucic, che i campioni d’Italia si sono assicurati per 14 milioni di euro più un altro paio in bonus. Il giocatore, ancora molto giovane con i suoi 21 anni di età, tuttavia non sarà subito agli ordini di Simone Inzaghi, perchè deve superare un infortunio fastidioso, la frattura del metatarso, e una volta firmato il contratto di quattro anni e mezzo che lo legherà al club di Viale della Liberazione, tornerà in Croazia per terminare la stagione con la sua attuale squadra, per poi diventare a tutti gli effetti un giocatore dell’Inter il prossimo giugno, in tempo per il Mondiale per Club.
NATO IN BOSNIA, BROZOVIC E’ IL SUO MODELLO
Petar Sucic è bosniaco di nascita, a Livno il 25 ottobre 2003, ed è stato naturalizzato meno di un anno fa, dopo aver fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili del suo paese di origine. Al momento di andare con i “grandi” ha scelto la Croazia, per nulla spaventato dalla concorrenza in un reparto che negli ultimi anni ha visto i balcanici schierare giocatori di grande qualità come il Pallone d’Oro Luca Modric e altri due ex interisti, Mateo Kovacic e lo stesso Marcelo Brozovic, che, per caratteristiche, è il giocatore che maggiormente lo ispira. Con la speranza di ripercorrere le sue orme in nerazzurro dove, dopo qualche anno fra alti e bassi, dentro e anche fuori dal campo, Epic Brozo è poi diventato un punto di riferimento imprescindibile per Spalletti, Conte e Inzaghi, prima di cedere al ricco corteggiamento dell’Al-Nassr.
UN CENTROCAMPISTA POLIEDRICO
Ad aver impressionato gli osservatori nerazzurri è innanzitutto la sua duttilità, che gli permette di ricoprire praticamente ogni ruolo del centrocampo. Può giocare come regista davanti alla difesa, data la sua ottima visione di gioco, ma anche da mezz’ala, perchè i tempi d’inserimento non gli mancano. Prima di fermarsi lo scorso novembre, aveva collezionato 17 presenze, segnando 3 gol e fornendo 2 assist. Per lui si sono già aperte anche le porte della nazionale croata, nonostante la sua ancora giovane età, ed è stato impiegato dal ct Dalic anche come esterno destro offensivo. Nei cinque gettoni fin quì registrati, figura anche una rete, siglata nella gara di Nations League pareggiata per 3-3 in Polonia lo scorso 15 ottobre.
CHI RISCHIA IL POSTO?
Al momento l’Inter è ben coperta nel settore nevralgico, con 6 centrocampisti in rosa per le 3 posizioni nel canonico 3-5-2 di Simone Inzaghi. Sono due i giocatori che a giugno sono maggiormente indiziati per la sostituzione con Sucic. Uno, per ovvie caratteristiche, è Kristian Asllani, che non sta convincendo pienamente come vice Calhanoglu. Anche nei periodi di assenza del turco, titolare indiscusso del ruolo di regista, non sempre è stato impiegato l’albanese davanti alla difesa e in qualche circostanza Inzaghi ha preferito adattare Barella o Zielinski. L’altro è Davide Frattesi, che anche se continua a dire di stare bene all’Inter, in realtà continua a soffrire lo scarso minutaggio a disposizione. Il tecnico piacentino lo vede come una riserva di lusso e niente di più, ma per uno che è costantemente nel giro della Nazionale di Luciano Spalletti, questo a lungo andare rappresenterà sempre più un problema. Senza contare che pure Mkhitaryan ha già 36 primavere sulle spalle, le occasioni mancheranno di certo a Sucic per mettersi in mostra e ribadire tutto il suo valore. Se poi riuscirà a compiere un’excalation alla Brozovic, questo lo dirà il tempo.