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Se deve finire che sia con il botto.

Jurgen Klopp una settimana fa ha gelato il mondo Reds annunciando il suo addio a fine stagione. Una bella botta per tutti, ma non per la squadra a quanto pare. 9 gol fatti nelle due gare successive alle parole del tedesco, con altrettante vittorie che lanciano il Liverpool: per la serie se dobbiamo finire la storia, facciamolo in modo clamoroso.

La formazione di Anfield è in corsa su quattro fronti, ma il più importante è ovviamente la Premier League, dove Nunez e soci comandano con 51 punti, all’indomani del 4-1 al Chelsea nel turno infrasettimanale. Il miglior modo possibile per affrontare l’Arsenal domenica, nello scontro diretto che può cambiare o meno il volto della classifica.

Vediamo nel dettaglio.

Tsunami Reds

Sarà dura non vedere più l’accoppiata Klopp-Liverpool dal prossimo luglio. Ma in attesa della fine di un’era pazzesca, i Reds vogliono chiudere in bellezza, perché al netto di ogni discorso, sono i trofei che fanno la storia. E questo Liverpool sogna un clamoroso poker: difficilissimo, ma non impossibile.

La Premier League è il campo di battaglia principale, con la truppa del tedesco che prova la fuga con 51 punti: cinque lunghezze in più di Manchester City e Arsenal, con i campioni in carica che hanno una partita in meno e dunque un possibile svantaggio di due lunghezze. Ma tutto dipende dai sei volte campioni d’Europa.

Impressionante il rendimento del Liverpool, anche senza Salah, con il sedicesimo risultato utile di fila in campionato, grazie a 13 vittorie e tre pareggi. Un 4-1 sul Chelsea, nel turno infrasettimanale che va a stendere una squadra che era reduce da quattro successi consecutivi. Ma per questa gruppo, non c’è un avversario impossibile.

Non solo, ma cambiando gli interpreti, il risultato è sempre lo stesso. Un 4-1 che va pure stretto ai Reds che hanno colpito 4 legni, tutti con Nunez che entra nella storia del calcio inglese, per un dato mai successo prima. Imbattuti ad Anfield e decisi a concedersi l’acuto bis in casa dell’Arsenal, dopo aver espugnato il Nord di Londra nel terzo turno di FA Cup per 2-0.

Domenica alle 17.30 italiane, un pezzo di Premier League passa proprio dalla capitale, tra Gunners e Scousers: in caso di vittoria non solo la prima della classe si sbarazzerebbe di una diretta rivale spedendola a meno otto, ma soprattutto manderebbe un chiaro segnalo a tutti quanti, City in primis.

Un Poker di Trofei, per l’ultimo tango di Klopp?

Un sogno già accarezzato nel 2022 e riuscito solo a metà. Questa volta però, i Reds possono davvero riuscirci, con una sola importante differenza: in ambito Continentale non sarà assalto alla Champions League, ma all’Europa League.

Il primo trofeo da mettere in bacheca è in palio il prossimo 25 febbraio, nella finalissima di League Cup a Wembley. Come due edizioni fa, l’avversario sarà ancora il Chelsea. Ieri sera la differenza è stata abissale e a tratti imbarazzante. Ma le finali spesso, regalano motivazioni e forze che nemmeno gli stessi interessati sanno di avere: in gara secca, può davvero bastare poco per cambiare la situazione. Fermo restando che gli uomini di Klopp restano super favoriti.

E le coppe nazionali, confermano il feeling del tecnico tedesco con la FA Cup: dopo l’Arsenal, i suoi uomini hanno eliminato anche il Norwich con un netto 5-2. La strada è ancora lunga, ma intanto i 19 volte campioni d’Inghilterra sono agli ottavi di finale. E infine, ma non per ultima, l’Europa League.

Il Liverpool è la favorita principale per mettere in bacheca un trofeo sfiorato nel 2016, quando il Siviglia ebbe la meglio in finale per 3-1. In quella stagione, 2015-2016, si aprì ufficialmente l’era Klopp e 9 anni dopo, potrebbe essere proprio la seconda competizione continentale a chiudere quel cerchio.

Senza dimenticare ovviamente il campionato. In corsa su quattro fronti, per fare la storia, per entrare nella leggenda e per una Last Dance clamorosa. In fondo se deve finire che finisca con il botto, tra Klopp e il Liverpool.