Vai al contenuto

Nell’arco di pochi giorni sono arrivati gli annunci di due prossimi addii alle panchine delle rispettive squadre di allenatori di primissimo piano in Europa.

Jurgen Klopp ha infatti annunciato che nella prossima stagione non sarà più l’allenatore del Liverpool, squadra che guida da 9 stagioni e con cui ha vinto qualsiasi trofeo. A stretto giro di posta da Barcellona sono arrivate le dichiarazioni di Xavi, che ha affermato che a partire dal prossimo 30 giugno non sarà più l’allenatore della squadra blaugrana.

Anche all’interno dei confini nazionali ci si aspetta un certo fermento riguardo ad alcune delle panchine più importanti del campionato: se Daniele De Rossi può avere delle speranze di conferma sulla panchina della Roma, appare evidente che Walter Mazzarri lascerà quella del Napoli a fine stagione. Inoltre, la situazione di Stefano Pioli al Milan non è particolarmente incoraggiante e al di là dei risultati che può ottenere da qui a fine stagione la dirigenza rossonera sembra intenzionata a cambiare.

Tante situazioni incerte fanno pensare sicuramente ad una reazione a catena che può agitare il calcio di tutta Europa in una sorta di gioco delle “panchine musicali”.

Liverpool: si punta alle leggende Reds, tra Xabi Alonso e Gerrard

Per quanto riguarda il Liverpool, la suggestione più grande è quella riguardante Xabi Alonso, ex centrocampista dei Reds che sta dominando il campionato tedesco alla guida del Bayer Leverkusen. L’idea di lasciare la Germania da vincente e approdare in Premier League stuzzica sicuramente il giovane allenatore spagnolo, alla sua prima esperienza in prima squadra dopo aver allenato giovanili del Real Madrid  e la seconda squadra della Real Sociedad. Dal canto proprio, la dirigenza del Bayer Leverkusen avrebbe difficoltà a resistere ad un assalto del Liverpool.

Ipotesi alternativa a Xabi Alonso è il suo ex compagno di reparto nei Reds Steven Gerrard, vera e propria leggenda della Kop. Dopo aver allenato nelle giovanili del Liverpool ha avuto un buon palcoscenico con i Glasgow Rangers, ma alla prova della Premier League con l’Aston Villa non ha convinto pienamente. Ora peraltro è blindato da un ricchissimo contratto fino al 2027 con l’Al-Ettifaq, in Arabia Saudita, ed è difficile che si investa così tanto da liberarlo agevolmente.

Arteta rifiuta di essere accostato al Barcellona

Spostando il discorso sul Barcellona, la situazione è sicuramente più complessa. L’annuncio dell’addio di Xavi pone seri interrogativi sul prosieguo della stagione dei blaugrana, e in base ai risultati ottenuti potrebbero cambiare molto le prospettive per la prossima panchina.

Di sicuro l’ipotesi Mikel Arteta, attuale allenatore dell’Arsenal ed ex-vice della leggenda catalana Pep Guardiola, ha rigettato con forza la voce che lo dava come prossimo allenatore del Barça, ribadendo la sua volontà di proseguire con i Gunners.

Ma un’altra ipotesi proveniente sempre dalla Premier League si sta facendo strada: si tratta del tecnico italiano Roberto De Zerbi, che alla guida del Brighton si è guadagnato anche l’endorsement dello stesso Guardiola. Il gioco elaborato ed offensivo dell’ex tecnico di Sassuolo e Foggia si sposerebbe alla perfezione con il DNA barcelonista, e lo stesso De Zerbi potrebbe l’occasione di giocare nuovamente la Champions League solo assaggiata con lo Shakthar Donetsk prima dello scoppio della guerra in Ucraina. 

In Italia incombe sempre l’ombra di Antonio Conte

Guardando alla situazione in Serie A appare sempre strano come Antonio Conte, uno degli allenatori più vincenti della storia recente del campionato italiano sia ancora libero.

Conte ha lasciato la Serie A da vincente, con lo scudetto dell’Inter nel 2021, per poi imbarcarsi in un’avventura non felicissima con il Tottenham, al termine della quale ha fatto intendere che non vorrebbe allenare nuovamente all’estero. Si tratta di un tecnico di primissima fascia, anche per quanto riguarda l’ingaggio, ma proprio la prossima stagione si aprono due posizioni più che adatte al suo curriculum: la panchina di entrambe le ultime due squadre che hanno vinto la Serie A, Napoli e Milan.

Non è un mistero che Aurelio De Laurentiis ha già cercato di portare Conte a Napoli, ma il tecnico pugliese non ha accettato di subentrare a stagione in corso. L’interregno di Walter Mazzarri però sta attuando una transazione dal gioco di Spalletti e Garcia, impostato sul 4-3-3, verso il 3-5-2 di contiana memoria: arrivati in estate la squadra partenopea potrebbe essere già pronta ad una rivoluzione. Molto dipenderà però dall’eventuale qualificazione alla Champions League.

Qualificazione che appare già messa in sicurezza dal Milan, che difficilmente potrà lottare per il titolo ma che ha un buonissimo margine sulla quarta in classifica. Con l’uscita dalla Coppa Italia, a questo punto il futuro di Stefano Pioli sembrerebbe legato esclusivamente ai risultati che può ottenere in Europa League: se dovesse portare a casa uno dei pochissimi trofei che il Milan non ha mai vinto, le sue chance di conferma potrebbero aumentare. In caso contrario, le strade del tecnico parmigiano e della squadra rossonera dovrebbero separarsi con un anno di anticipo.

La prima scelta della dirigenza milanista sarebbe sempre Antonio Conte, che però esprime un gioco decisamente antitetico alla storia rossonera moderna e che costringerebbe ad interventi davvero pesanti sulla rosa. Alternative più in linea con lo stile di gioco da sempre espresso dal Milan potrebbero essere Vincenzo Italiano e Thiago Motta, entrambi in scadenza a giugno rispettivamente con Fiorentina e Bologna.