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Olanda – Repubblica Ceca si annuncia molto interessante come ottavo di finale ad Euro2020.

Da una parte la truppa orange che dopo un decennio di nulla assoluto vuol tornare nella ribalta del calcio che conta. Dall’altra invece, una nazionale che nella sua storia agli Europei ha sempre vissuto degli exploit incredibili. Considerando che sono nella zona più abbordabile del tabellone, sognare non costa nulla.

De Boer contro Silhavy, due scuole di pensiero differenti in panchina, con il primo che ha bisogno di un grande risultato dopo anni più ricchi di ombre che di luci alla guida soprattutto dei club e l’altro che spera di lasciare un segno indelebile nella storia della sua nazionale.

Olanda che deve fare a meno però di uno dei suoi uomini migliori: Luuk de Jong si è infortunato in maniera grave al ginocchio in allenamento e così l’attaccante in forza al Siviglia ha già lasciato il ritiro olandese per proseguire gli accertamenti medici e valutare una possibile operazione per risolvere il problema. Un’assenza che peserà e non poco in casa olandese.

Vediamo cosa ci attende domenica alle 18.00, presso la “Puskas Arena” di Budapest, per Olanda – Repubblica Ceca.

Qui Olanda: si torna a sognare in grande

Ma così bene dal 2010. L’Olanda sembra sulla buona strada per tornare ad essere quella squadra di primissimo livello, in grado di impensierire tutti.

Dopo la finale persa contro la Spagna nel mondiale Sud Africano, la truppa orange ha vissuto molti bassi e pochi alti. Il gruppo formato da De Boer però sta cambiando l’andamento dell’ultimo decennio, pur con un gruppo molto giovane e che ha dovuto fare a meno di un difensore del calibro di Virgil Van Dijk: il fortissimo difensore del Liverpool è fuori dallo scorso ottobre per un grave infortunio al ginocchio.

Nonostante questo, l’Arancia Meccanica in formato calcio sta tornando ai suoi livelli. Nel gruppo C di Euro 2020, Depay e compagni hanno chiuso al primo posto con 9 punti in tre match e altrettante vittorie. Una prova di forza importante e nemmeno troppo scontata, seppur in un girone non impossibile. 3-2 all’Ucraina, con il finale vietato ai deboli di cuore: da 2-0 a 2-2 e poi la rete che scaccia l’incubo. Successo per 2-0 sull’Austria che ha certificato il pass per gli ottavi di finale e infine il 3-0 rifilato alla Macedonia del Nord per blindare una prima piazza, mai messa in discussione.

Insomma De Boer sembra aver costruito una squadra di primo livello, pur senza tantissime stelle come ci ha abituato l’Olanda nel corso degli ultimi 50 anni. Una selezione che poggia su De Vrij, De Ligt e Blind in difesa, sugli inserimenti del centrocampista goleador e capitano Wijnaldum, sulla metronomo della mediana Frank De Jong, oltre alle giocate fuori dal comune di Depay. Insomma un bel quadretto, a cui si aggiunge un nuovo particolare primato che durava da quasi 90 anni.

L’Olanda segna almeno due reti a partita da 10 gare di fila: battuto il precedente record di 9 match che durava dal 1935-36.

In tutto questo però, l’infortunio di Luuk de Jong rischia di far perdere ai tulipani un’arma importante. Il bomber del Siviglia non è arrivato al meglio fisicamente a questa fase finale dell’Europeo e con appena 12 minuti giocati: l’intento di De Boer era quello di farlo allenare in maniera specifica, per poi averlo per la fase ad eliminazione diretta. Il suo infortunio al ginocchio lo estromette da Euro 2020 e così anche il CT deve rivedere i suoi piani.

In vista della Repubblica Ceca, De Boer si affida alla miglior formazione possibile con il suo 3-5-2, dove rientra De Roon dalla squalifica: Stekelenburg a guardia dei pali, con il muro difensivo composto da De Vrij, De Ligt e Blind. Sull’esterno di destra, è chiamato ad attaccare e difendere Dumfries, mentre sull’altro binario agisce van Aanholt.

In mezzo al campo un altro tridente di spessore: De Jong agisce sul centrodestra, De Roon sul centrosinistra, mentre Wijnaldum parte dal centro. Ma come abbiamo visto più volte in questo europeo, a centrocampo l’Olanda varia spesso le posizioni dei suoi uomini. Infine in attacco, il neo acquisto del Barcellona Depay e il suo gregario Malen.

Probabile formazione (3-5-2): Stekelenburg; De Vrij, De Ligt, Blind: Dumfries, De Jong, Wijnaldum, De Roon, van Aanholt; Depay, Malen. CT De Boer.

Qui Repubblica Ceca: aggrappati a Patrik Schick

La piccola grande Repubblica Ceca. Dopo essere stata eliminata nel girone della fase finale ad Euro 2016, la nazionale ceca torna a giocarsi gli scontri ad eliminazione diretta a distanza di 9 anni dall’ultima volta. Nel 2012 la corsa si era interrotta ai quarti di finale. Insomma un periodo fin troppo lungo per una selezione che dal 1996 in poi è stata un’assoluta protagonista agli Europei: finale persa 25 anni fa, semifinale persa nel 2004, senza dimenticare il trionfo del 1976, quando ancora si chiama Cecoslovacchia.

Tornado a Euro 2020, la formazione guidata da Silhavy sembra avere le carte in regola per avanzare al turno successivo, nonostante la forza dei rivali. Nel girone D la truppa ceca ha iniziato bene, con un successo per 2-0 sulla Scozia e fermando sul pari per 1-1 i vice-campioni del mondo della Croazia. Nell’ultima giornata invece, Schick e compagni hanno rischiato di rovinare tutto e in 90 minuti sono passati dal primo al terzo posto.

La sconfitta per 1-0 contro la Nazionale dei 3 Leoni, unita alla contemporanea vittoria della Croazia per 3-1 sulla Scozia, hanno obbligato la Repubblica Ceca al ripescaggio. Insomma una situazione non proprio perfetta, dopo i primi 180 minuti di Euro 2020 da assoluta protagonista del girone. Diciamo che il sorteggio degli ottavi ha evitato squadroni di prima fascia e così la giovane Olanda rappresenta un’avversaria tosta da affrontare, ma non impossibile.

I cechi hanno segnato 3 reti e con due gol al passivo, subiti rispettivamente da Croazia e Inghilterra. Squadra quadrata quella messa in piedi dal CT Silhavy che però dovrà fare a meno dello squalificato Boril come terzino sinistro. Al suo posto dovrebbe giocare Kadeřábek, il quale nasce come esterno destro di difesa, ma all’occorrenza può agire sul binario mancino.

In attacco Patrik Schick ha già segnato 3 reti e si trova a meno due dal record di Milan Baros: l’ex punta del Liverpool chiuse capocannoniere a quota 5 nell’edizione 2004.

Silhavy, al netto della squalifica di Boril, dovrebbe schierare la stessa squadra uscita sconfitta per 1-0 conto l’Inghilterra. In porta Vaclik nel 4-2-3-1, con la difesa composta da Coufal, Celustka, Kalas e Kadeřábek. A centrocampo agiscono Holes e Soucek davanti al pacchetto arretrato. Schick è l’unico terminale offensivo della Repubblica Ceca e giocheranno a supporto, Masopust a destra, Darida al centro e Jankto a sinistra.

Probabile formazione (4-2-3-1): Vaclik; Coufal, Celustka, Kalas, Kadeřábek; Holes, Soucek; Masopust, Darida, Jankto; Schick. CT Silhavy.

Precedenti tra Olanda e Repubblica Ceca

Si tratta del 12° incrocio fra Olanda e Repubblica Ceca, dal 1994 ad oggi.

Conducono i cechi con 5 successi, a fronte di 3 pareggi e altrettanti successi olandesi. L’ultima vittoria dei tulipani contro i rivali risale alle qualificazioni per il Mondiale 2006, con un secco 2-0 ad Amsterdam. L’ultima vittoria dei cechi è del 2015, con il risultato di 3-2 in trasferta per le qualificazioni ad Euro 2016.

Per la terza volta le due nazionali si affronteranno alla fase finale di un campionato europeo. I due precedenti però risalgono sempre alla fase a gironi: nel 2000, quando alla prima giornata una rete su calcio di rigore dell’attuale CT olandese, permise all’Olanda di vincere 1-0 al ’90. Quattro anni dopo, la terza giornata del gruppo si chiuse con un successo per 3-2 della Repubblica Ceca: cechi primi a quota 9 e Olanda qualificata come seconda con 4 punti.