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Dopo la prima fase a gironi di questo Europeo 2020, possiamo già cominciare a dare uno sguardo ai protagonisti sul campo e trovare qualche spunto utile da analizzare.

Osservando la distribuzione dei gol e sommandoli all’assegnazione del man of the match, in queste tre giornate di gare per esempio, osserviamo come ci sia una certa sproporzione riguardo i cinque principali campionati del vecchio continente.

I giocatori della Bundesliga impegnati infatti, si sono subito messi in mostra nelle rispettive nazionali (ovviamente non considerando quella della Germania), assieme a quelli della Serie A e poi Premier.

Liga e Ligue1 invece, praticamente non pervenuti.

I Big Five agli Europei

Serie APremier LeagueLigaBundesligaLigue 1
Gol fatti 19174233
Man of the match1011560
TOTALI29289293
Le statistiche per i 5 maggiori campionati europei dopo le 36 partite della fase a gironi

Si discute spesso su quale sia il campionato con più qualità tra i “Big Five” Europei (Premier League, Serie A, Liga, Bundesliga e Ligue1), pur con tanti parametri e variabili diverse da considerare. In questo caso però, possiamo trarre spunto da un qualcosa di abbastanza oggettivo, come i gol in campo durante queste prime tre giornate degli Europei2020.

Tutte e cinque le nazionali dei maggiori campionati alla fine si sono qualificate, pur con la Germania che a lungo ha rischiato l’eliminazione da parte dell’Ungheria e solo nel finale ha agguantato il passaggio agli ottavi.

Meglio l’Italia e l’Inghilterra che già si erano garantite il biglietto per proseguire, qualche difficoltà in più invece per la Francia e la Spagna.

Ben diversa però è stata la distribuzione dei gol dei giocatori che militano in questi campionati (al netto ovviamente di quelli della stessa nazionale di riferimento), non senza qualche sorpresa a riguardo.

Il gol all’Europeo è targato Bundesliga

Se da una parte la Germania è riuscita a qualificarsi soltanto negli ultimi minuti trovando il pareggio contro l’Ungheria (e dopo aver perso contro la Francia), dall’altra invece sono molti i giocatori che militano nel campionato tedesco a essersi presi la scena nelle proprie nazionali e questo rappresenta forse la sorpresa maggiore analizzando i dati.

In questa speciale classifica infatti, la Bundesliga è al comando con ben 23 reti realizzate (oltre a quelle degli stessi nazionali).

In grande evidenza è stato Schick, attaccante del Bayer Leverkusen e della Repubblica Ceca, che con i suoi tre gol (di cui uno da antologia da metà campo) ha contribuito al passaggio del turno della sua nazionale.

Inutili invece i tre gol di Lewandowski, che non hanno comunque permesso alla Polonia di passare il turno. Stesse reti e stesso gruppo, ma con esito ben diverso, per le tre reti di Forsberg (del Lipsia) che hanno permesso alla Svezia di qualificarsi per gli ottavi addirittura come prima del girone.

Poi ancora le doppie marcatura di Poulsen (anche lui del Lipsia) che hanno dato vita alla grande rimonta della Danimarca, ma anche le importantissime reti degli austriaci, Gregoritsch, Baumgartner e Lainer, oltre allo svizzero Embolo protagonista non solo di un gol ma anche di tante azioni offensive.

Insomma chi vedeva nella Bundesliga uno dei campionati “deboli” dei big five (o comunque fortemente dipendente dai giocatori del Bayern), farà meglio a ricredersi.

Almeno in questa prima fase degli Europei.

La Serie A e la Premier League

Dietro ai tanti panzer che militano nel campionato tedesco, ecco che arrivano invece i protagonisti del calcio nostrano e quelli della Premier League (che di fatto è il campionato con i maggiori introiti). I gol totali sono 19 per i giocatori militanti nel campionato italiano e 17 in quello inglese.

In queste partite della prima fase degli Europei, molte volte ci siamo trovati di fronte a nomi che abbiamo ormai imparato a conoscere nel nostro campionato. Oltre ai nostri azzurri infatti, in grande evidenza sia Cristiano Ronaldo della Juventus, che Lukaku dell’Inter.

Per l’asso portoghese ben 5 reti (e nuovi record) che lo portano in vetta alla classifica marcatori (pur con una buona dose di rigori), mentre per l’attaccante belga siamo già a quota 3 ma mostrando una grande condizione.

Protagonisti a macchia di leopardo anche i vari Perisic (2 gol la sua Croazia), oltre a Skriniar, Ramsey, Miranchuk e Linetty (per tutti questi però, non ci saranno altre occasioni visto che le loro nazionali non sono riuscite a passare il turno.

Bene anche Gosens nell’unica partita vinta dalla Germania, così come Damsgaard e Maehle che hanno dato alla Danimarca la vittoria qualificazione.

Per quanto riguarda la Premier invece, è stato Wijnaldum il grande protagonista con ben 3 reti all’attivo con la sua Olanda. Inutile invece la doppietta di Yarmolenko, mentre sempre a 2 reti è Havertz una delle poche note liete per la Germania.

Le grandi assenti: Liga e Ligue1

Praticamente non pervenute invece le notizie dagli altri due grandi campionati del continente. Per la Liga si è svegliato Benzema nell’ultimo match contro il Portogallo con una doppietta (prima solo 1 rete di Modric e 1 di Griezmann).

Per la Francia un doppio Depay e uno di Sarabia. E niente più. Morale, solo 4 gol in totale per la Liga a questi Europei (escludendo come detto, i giocatori spagnoli) e solo 3 per la Ligue1.

Sorprese anche dai man of the match

Proviamo anche a fornire un’ulteriore conferma a questa tendenza statistica, andando a vedere se nelle prestazioni in campo si conferma la situazione vista sui gol.

Andando a spulciare i 36 migliori in campo delle prime 36 partite di Euro 2020 scopriamo sempre una Serie A sugli scudi assieme alla Premier una Bundesliga leggermente più indietro assieme alla Spagna e la totale assenza delle Ligue 1 che si conferma come il campionato meno “europeo” del lotto.

Vanno però fatte delle considerazioni a margine: il premio per il man of the match è qualcosa di meno oggettivo rispetto al dato dei gol e sottintende anche ad altre valutazioni.

Può capitare che come migliore in campo venga preso il giocatore più rappresentativo se la prestazione di squadra è stata ottima (ad esempio Gareth Bale in Turchia-Galles nonostante il rigore fallito) e questo tende a penalizzare giocatori meno “mediatici”.

In questo senso si giustifica la distanza tra Serie A e Premier dalla Bundesliga, che magari può offrire meno «giocatori copertina» ma che come abbiamo visto nei gol si dimostrano egualmente efficaci.

Certo tutto questo non basta a giustificare il desolante Zero (0) fatto registrare dalla Ligue 1 in questa particolare classifica sorpassata anche da altri 3 campionati considerati “minori” come l’Eredivise (che con Dumfries del PSV si aggiudica 2 premi), la Premier League Russa (con Nikola Vlasic del CSKA) e addirittura la Prva Liga Croata (con il premio vinto da László Kleinheisler dell’Osijek).

Altre piccole curiosità da segnalare per il man of the match: uno dei premi assegnati alla Serie A arriva da Cristian Eriksen, premiato in occasione di Danimarca-Finlandia: un riconoscimento che chiaramente va ben oltre il campo e che va diviso con tutto il personale medico.

Per finire solo due giocatori hanno fatto doppietta di premi man of the match: il già citato Denzel Dumfries rivelazione dell’Olanda e Romelu Lukaku che si sta confermando come uno dei protagonisti annunciati di questa rassegna europea.

I motivi di questo sbilanciamento

Detto che la presenza di squadre di madrelingua tedesca (vedi Svizzera e Austria), facilita ovviamente la distribuzione di giocatori della Bundesliga anche in queste nazionali, il dato è che probabilmente in Germania ci sia molta attenzione sui talenti provenienti dai territori Europei, rispetto ad altri campionati.

Sia per quanto riguarda occasioni provenienti da altri grandi campionati (Schick per fare un esempio, arrivato proprio dopo l’esperienza italiana), sia per valorizzare talenti “nordici” (da Poulsen e Forsberg passando per Szalai). Un mix insomma di ricerca senza grandi investimenti e valorizzazione dei giocatori, proprio nel mercato continentale.

Per Serie A e Premier il discorso è un po’ diverso, avendo come principali rappresentazioni proprio l’elite del mercato (Lukaku e Ronaldo per la Serie A solo per citare i primi due della classifica marcatori).

Sembra invece evidente che per la Liga, il mercato di riferimento principale non sia quello Europeo (semmai quello sudamericano), ma soprattutto non è un caso probabilmente che proprio la Liga e la Ligue1 siano i campionati con il minor numero di presenze straniere tra le rose (49,4% per i francesi, addirittura un 38,3% per le spagnole, contro per esempio un buon 60% sia per la Serie A che per la Premier).