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In un campionato dove regna un equilibrio precario e dove di giornata in giornata i valori sembrano alternarsi, vi sono però alcune certezze inderogabili.

Il filotto di vittorie del Napoli consacra Spalletti come assoluto protagonista di questo avvio di stagione, mentre le due milanesi confermano quanto meno di essere squadre degne delle rispettive ambizioni. Dietro la Roma di Mourinho vince più con il cuore che non il bel gioco, ma vale lo stesso il quarto posto provvisorio.

Poi la crescita dell’Atalanta, la prima vittoria della Juventus, una Lazio ancora al palo e le provinciali come Fiorentina, Bologna e Torino a fortune alterne. Insomma i temi di questa sesta giornata di Serie A sono tanti, così come le incognite di una serie di tre partite in una settimana. Proviamo allora ad approfondire numeri e curiosità di questo turno di campionato.

I big match di giornata

Non c’è dubbio che tra le dieci sfide in programma in questo week end, ci siano almeno due match che spiccano per importanza e per classifica.

Da una parte il derby lombardo tra una lanciatissima Inter e un’Atalanta in netta ripresa (di condizione e di vittorie), dall’altra invece la partita più attesa della stagione, almeno per la capitale.

Il derby tra Lazio e Roma infatti è qualcosa che esula da un mero discorso tecnico tattico, soprattutto quando di fronte si ritroveranno personaggi come Mourinho e Sarri. Troppo facile dire che ne vedremo delle belle. Ma proprio perché tanti sono gli spunti in merito, ne abbiamo parlato a parte nei rispettivi approfondimenti.

Napoli e Milan: obiettivo vittoria

Approfittando degli altri scontri diretti, diventerà ancora più importante per Napoli e Milan portare a casa la vittoria in quelle che sembrano due partite facili solo in apparenza.

Partiamo dalla capolista, con i partenopei che hanno infilato cinque vittorie in partenza e puntano alla sesta come non accade dal 2017 (dove arrivarono a otto).

In casa la striscia di risultati positivi è arrivata a quota 13 (con 10 vittorie e 3 pareggi), e ha un bilancio decisamente positivo contro i rivali del Cagliari: ha perso infatti soltanto una delle ultime 22 partite contro i sardi (15 vinte e 6 pareggiate il conto).

Occhio però perché proprio nelle ultime due trasferte al Maradona, i sardi sono sempre usciti imbattuti con una vittoria e un pareggio all’attivo.

Mazzarri però dopo la bella prestazione contro la Lazio ha visto la sua squadra ricadere nei soliti errori nella meritata sconfitta casalinga contro l’Empoli. Non a caso previsto un netto turn over, anche se contro un attacco che ha già messo a segno 14 reti (e che arriva da un doppio 4-0 oltre che aver segnato almeno due gol in tutte le partite di questa stagione), non sarà per niente facile.

E non sarà facile nemmeno per il Milan continuare la sua corsa sul campo dello Spezia. I ragazzi di Pioli però hanno dimostrato di poter continuare a giocare bene nonostante le tante assenze di questo periodo, partendo soprattutto da una solidità difensiva che li ha visti non solo incassare due reti appena in questo avvio di campionato, ma anche subire un solo gol nelle ultime cinque trasferte di Serie A.

Di più: da maggio scorso su 10 partite giocate, per ben 8 volte è riuscito a tenere la porta inviolata (nessuna squadre nei top 5 campionati europei ha fatto meglio). Per una delle squadre con l’età media più bassa (insieme proprio allo Spezia) non è niente male anche in prospettiva futura.

Le squadre alla prova del nove

Ci sono poi almeno tre nobili squadre che devono ancora capire bene che tipo di campionato sarà il loro: Fiorentina, Bologna e Torino. La classifica per ora sorride, nonostante qualche passaggio a vuoto, ma dall’esito di questa giornata le strade potrebbero definirsi ulteriormente.

I Viola sono sicuramente quelli che hanno più impressionato come gioco e convinzione dei propri mezzi.

Il lavoro di Italiano ha subito pagato e fatto rendere al massimo una rosa comunque di grande qualità. La trasferta di Udine però è insidiosa, nonostante la Fiorentina arrivi da due vittorie consecutive fuori casa (non ne vince tra dal 2018, quando alla guida c’era Pioli) e da una sconfitta in casa contro l’Inter dopo aver dominato però più di metà gara. In questa stagione ha sempre segnato e sempre subito almeno un gol, a differenza invece dell’Udinese che da due partite non fa punti e non segna.

C’è poi il Bologna di Sinisa, capace di tenere per due volte di fila la porta inviolata, salvo poi crollare sotto un pesante 6-1 contro l’Inter e pareggiare poi in casa contro il Genoa in un rocambolesco 2-2. Va detto però che senza un rigore molto dubbio al novantesimo, oggi sarebbe a 10 punti al pari dell’Atalanta, e questo senza aver ancora avuto apporto da molti dei suoi elementi chiave (tutte le sue ali sono ancora a secco di gol, da Barrow a Orsolini, passando per Sansone e Skov Olsen).

I felsinei si giocano le chance contro un Empoli che è tornato alla vittoria esterna in quel di Cagliari (tutti e sei i punti dei toscani sono arrivati fuori casa per ora), e che proprio contro i rossoblù sono ancora imbattuti in Serie A nelle partite disputate al Castellani (3 vittorie e 4 pareggi). Trend opposto per il Bologna fuori casa: solo una vittoria su 10 partite con 4 pareggi e 5 sconfitte.

Una vittoria a Venezia rilancerebbe poi anche le quotazioni del Torino, che dopo una partenza sofferta (due sconfitte ma solo di misura contro Atalanta e Fiorentina), sembra aver assimilato le idee di Juric chiudendo di fatto la porta agli avversari. Nelle ultime tre partite è arrivato soltanto un gol al passivo, e solo su rigore (il gol di Immobile al novantesimo nel pareggio contro la Lazio). Dovesse perdere il Venezia, eguaglierebbe il suo record negativo dopo sei giornate, come nel 2001 e nel 1949. Tutte e due le volte, i veneti sono poi retrocessi a fine stagione.

Le sfide della rivincita

Fa strano relegare la partita della Juventus quasi in fondo all’analisi della giornata. Eppure per la classifica la sfida contro la Sampdoria è, per ora, faccenda da parte destra.

Occhio però perché la posizione di entrambe rischia di essere falsata. Da una parte la qualità della Juventus che prima o poi verrà fuori, dall’altra i blucerchiati che hanno avuto un calendario killer in questo avvio: Milan, Sassuolo, Inter, Napoli e ora Juve (più l’Empoli, che appunto ha nettamente battuto per 3-0).

Dal punto di vista statistico la Juve ha vinto tutte e quattro le ultime sfide contro i blucerchiati, subendo in tutto una sola rete. A Torino poi il conto delle vittorie sale a 6 di fila, con un parziale di 19 a 2 in quanto a gol.

I bianconeri però quest’anno proprio in casa hanno perso punti, con un solo pareggio in due partite giocate (è dal 2015 che non vince in tre gare di fila giocate allo Stadium, paradossalmente proprio con Allegri in panchina).

Ma la cosa più impressionante è che la Juve sta subendo almeno un gol a partita da ben 19 gare consecutive (soltanto una volta era arrivata a tanto, ma nel lontano 1955), mentre di contro proprio la Sampdoria arriva dopo aver giocato tre trasferte senza subire alcuna rete. Vedremo se almeno uno dei due trend verrà smentito.

Non solo la Juventus però è in cerca del riscatto, perchè si è detto un gran bene del gioco spumeggiante del Sassuolo (vedi la splendida partita contro la Roma), ma qua i punti continuano a non arrivare e gli emiliani sono alla terza sconfitta di fila (non arriva a quattro dal 2016 con Di Francesco in panchina).

L’occasione in casa contro la Salernitana è unica, ma proprio perché da non sbagliare assolutamente, anche ricca di insidie. Specie considerato che nelle due partite casalinghe non ha ancora segnato nemmeno un gol fin qua. La Salernitana si presenta però con la peggior difesa del campionato (14 reti subite), anche se sarà da vedere se a scendere in campo sarà la squadra disastrosa che era finita sotto di due gol contro il Verona, o quella più splendente capace di riprendere la partita fino al pareggio.

Restano fuori solo Genoa e Verona, due squadre in preda a profondi cambiamenti. Uno societario, con Preziosi che sta passando la mano al fondo americano 777 per la direzione dei grifoni. E uno tecnico, con Tudor che in due partite sembra aver rimesso in equilibrio il Verona portando subito 4 punti (che potevano essere 6). Per il Genoa dopo due sconfitte di fila in casa (contro Napoli e Fiorentina), la terza sarebbe il suo peggior risultato dopo quello del 1959.

Per entrambe il miglioramento dovrà passare dalla fase difensiva: il Verona subisce gol da 14 partite di fila, il Genoa ne ha subiti almeno due nelle ultime 5 partite.

Programma completo della giornata

GIORNOORARIOCASATRASFERTA
25/09/2115:00SPEZIAMILAN
25/09/2118:00INTERATALANTA
25/09/2120:45GENOAVERONA
26/09/2112:30JUVENTUSSAMPDORIA
26/09/2115:00EMPOLIBOLOGNA
26/09/2115:00SASSUOLOSALERNITANA
26/09/2115:00UDINESEFIORENTINA
26/09/2118:00LAZIOROMA
26/09/2120:45NAPOLICAGLIARI
27/09/2120:45VENEZIATORINO