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Colonia e Amburgo.

Le nobili decadute del calcio tedesco riabbracciano la Bundesliga e vanno a prendere il posto di Holstein Kiel e Bochum retrocesse soltanto poche settimane fa.

Il Colonia dopo appena 12 mesi torna nella massima serie e spera di aver messo alle spalle uno dei momenti più duri della sua storia, complice lo stop del mercato imposto dagli organi UEFA per ben due sessioni. Superato l’embargo e ottenuta la promozione dalla serie cadetta, adesso è tempo di guardare al futuro.

Che dire poi dell’Amburgo: retrocesso per la prima volta nella sua storia nel 2018, i “Die Rothosen” hanno dovuto attendere la bellezza di sette anni prima di tornare in Bundesliga, tra stagioni fallimentari e promozioni svanite sul più bello. Nella season appena conclusa, le cose invece sono andate per il verso giusto.

Vediamo nel dettaglio.

Colonia: c’è voglia di riscatto

Il peggio sembra superato: sia nei risultati sportivi e sia nei problemi extra campo che nelle ultime annate hanno pesato in maniera netta sul percorso dei “Die Geißböcke”. Invece, l’ultimo campionato ha riportato i biancorossi nella massima serie, dopo aver chiuso al comando della seconda divisione: 61 punti, due lunghezze sopra l’Amburgo secondo e soprattutto tre di vantaggio sul playoff.

Merito di Gerhard Struber, il tecnico austriaco che ha condotto la squadra all’immediato ritorno nella massima serie. Ma non ci sarà lui sulla panchina dei “Caproni” nella nuova stagione, visto che la società ha preferito puntare su un profilo diverso per affrontare la Bundesliga: spetterà a Friedhelm Funkel indirizzare il timone.

Compito non facile per l’esperto allentaore che dovrà in fretta e furia allestire una squadra che non paghi il salto di categoria e che sappia reggere la pressione di una piazza come la stessa Colonia, con una tifoseria numerosa e passionale. Insomma, non è atteso da una passeggiata, ma Funkel è un vecchio volpone che dall’alto dei suoi 71 anni conosce bene il calcio tedesco.

La rosa attuale e il mercato

Il Colonia ha diversi punti fermi da cui ripartire per la nuova stagione in Bundesliga. Marvin Schwäbe è il trentenne portiere che ha tenuto in piedi la squadra nei momenti più difficili e con 38 reti incassate. Davanti all’estremo difensore, non vanno persi di vista i due centrali: Luca Kilian e Dominique Heintz, rispettivamente classe 1999 e 1993.

A centrocampo spiccano poi le prestazioni di Eric Martel, il più giovane del reparto con i suoi 23 anni e in grado di dare freschezza e qualità alla mediana. Con lui, proveranno a formare la base della nuova stagione il danese Jacob Christensen e soprattutto l’uomo di maggior fantasia Florian Kainz. Il classe 1992 è l’esperienza messa al servizio della squadra e a 33 anni vuol chiudere in bellezza la sua carriera.

In attacco Damion Downs è il nome più pesante, nonostante i suoi 21 anni. Attenzione, il centravanti è entrato nelle mire di alcuni club di prima fascia e non sarà facile tenerlo. Le alternative sono Steffen Tigges che a 27 anni è pronto alla sua “Maturità calcistica” e Luca Waldschmidt: il classe 1996 ha esperienze importanti alle spalle e può aiutare la squadra a reggere il salto di categoria.

In entrata, il mercato dei “Caproni” ha già fatto registrare tre ingressi. Dal centrocampista Ísak Jóhannesson prelevato dal Dusseldorf per 5.5 milioni di euro, passando per il difensore Elias Bakatukanda rientrato dal prestito dal Linz in Austria e infine, Ragnar Ache attaccante giunto a Colonia per 3.5 milioni di euro.

In uscita la lista è già lunga: oltre al ritiro a fine carriera di Mark Uth, ci sono altri sei svincolati come Tim Lemperle, Dejan Ljubicic, Mathias Olesen, Marvin Obuz, Philipp Pentke e Jonas Nickisch.

Obiettivo Colonia

A Colonia sognano una salvezza senza troppi affanni ma non sarà una passeggiata. Nelle ultime stagioni i problemi societari hanno inciso e serve un mercato oculato per reggere il passo. L’ideale per i biancorossi concerne in una partenza lanciata, in modo da mettere subito diversi punti in cascina e poi sperare in una seconda parte di stagione senza grandi intoppi. Il Colonia manca da anni nelle zone di vertice della classifica.

Amburgo: sette anni dopo è Bundesliga

Da mai retrocessi, a dove riprendersi la massima divisione con un purgatorio di sette anni in seconda divisione. I mitici Anseatici hanno patito le pene dell’inferno, ma alla fine il tabù si è spezzato nel campionato appena concluso: secondi in serie cadetta, 59 punti e promozione arrivata con due turni d’anticipo.

Attacco stellare con 78 reti e 44 incassate: ma i numeri non dicono della partenza a rilento che sembrava essere il preludio di una nuova beffa. Questa volta invece la società non ha perso tempo e nel bel mezzo del campionato, via Steffen Baumgart dopo sedici turni, dentro come traghettatore per 90 minuti il buon Loïc Favé e dalla diciottesima giornata ecco Merlin Polzin.

La scossa che serviva per rianimare un ambiente che pareva già aver alzato bandiera bianca e il cambio di passo che ha portato l’Amburgo a riprendersi un posto nella prossima Bundesliga, a sette anni dalla storica quanto dolorosa retrocessione. La piazza la conosciamo: una tifoseria che per passione e presenza non è seconda a nessuno.

La rosa attuale e il mercato

Merlin Polzin per restare in sella alla squadra ha avuto garanzie importanti dalla società: servono degli innesti importanti per reggere il peso di una categoria difficile e ricca di insidie, specie nella lotta salvezza, come il massimo campionato tedesco. Ma c’è anche un’ossatura da cui ripartire.

Daniel Heuer Fernandes è il portiere per metà tedesco e per l’altra metà portoghese a cui l’Amburgo dovrebbe confermare le chiavi della porta. Con le sue quasi 33 primavere è l’uomo d’esperienza per blindare un ruolo così delicato. In difesa Aboubaka Soumahoro arrivato a gennaio dal Paris FC ha alzato notevolmente l’asticella della qualità nel pacchetto arretrato: appena 20 anni, ma la sapienza di un veterano che può fare la differenza anche in Bundesliga.

Attenzione poi William Mikelbrencis: il francese 2004 è un terzino destro moderno che sa fare entrambe le fasi. Lo stesso si può dire del classe 1997 Miro Muheim che agisce sulla fascia opposta. Dopo i 13 assist sfornati nella passata stagione non sarà facile trattenere il giocatore svizzero.

A centrocampo occhi puntati su Jean-Luc Dompé. L’ivoriano con passaporto francese è stato uno dei più decisivi nella stagione appena conclusa: non solo 9 reti per il classe 1995, ma anche 14 assist. Insomma, un’ala sinistra che ha fatto male a tantissimi avversari. Da non dimenticare poi Daniel Elfadli mediano classe 2004 dai piedi raffinati grazie a 4 assist e al prodotto del vivaio degli “Anseatici” Fabio Baldé che a 20 anni è un jolly prezioso.

In attacco Davie Selke con 22 reti è stato il valore aggiunto, ma c’è da capire se a 31 anni può ancora reggere i ritmi della Bundesliga, dopo essere retrocesso 12 mesi fa con il Colonia. Ransford Königsdörffer e Robert Glatzel sono le alternative e nel campionato cadetto hanno lasciato il segno rispettivamente con 14 e 10 reti.

E veniamo al mercato dell’Amburgo che vede già 4 arrivi sicuri; dalla squadra riserve il ventenne Joel Agyekum diventa uno dei perni della difesa della prima squadra. A lui si aggiungono gli svincolati Jordan Torunarigha (difensore ex Gent) e Fernando Dickes portiere di appena 17 anni soffiato al settore giovanile del Lipsia. L’unico acquisto con esborso monetario, per il momento, riguarda il centrocampista centrale Nicolai Remberg preso dal retrocesso Kiel per 2.4 milioni di euro.

In uscita, il terzo portiere Tom Mickel dice addio al calcio giocato, mentre l’Amburgo monetizza le cessioni di Ludovit Reis al Club Bruges per 7 milioni e András Németh, attaccante classe 2003 ceduto al Puska in Ungheria per 450 mila euro. Svincolati invece, Valon Zumberi e Tom Sanne.

Obiettivo Amburgo

Al Volksparkstadion di Amburgo c’è voglia di tornare protagonisti in Bundesliga e dunque alla salvezza raggiunta per tempo, i tifosi chiedono qualcosa in più. Ma gli ostacoli non saranno pochi e serve anche capire che forma prenderà la squadra nel mercato estivo. Certo, una partenza a suon di punti potrebbe caricare l’ambiente, sullo stile dell’Union Berlino nella prima stagione in Bundesliga.