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Leeds, Burnley e Sunderland.

La Premier League 2025-2026 aggiunge queste tre squadre, alle altre 17 che hanno mantenuto la categoria: salutano invece Southampton, Leicester e Ipswich Town.

Insomma tre neo promosse speciali e possiamo tranquillamente parlare di tre nobili decadute che ritrovano il loro palcoscenico: dalle dominanti del Championship Leeds e Burnley, a quel Sunderland che vince il playoff e ritrova la massima divisione a distanza di otto anni dall’ultima volta.

Terminati i festeggiamenti è tempo di guardare alla new season e servono investimenti importanti nel mercato per puntare alla tanto agognata salvezza: a maggior ragione, dopo che nelle ultime due stagioni a retrocedere sono sempre state le neo promosse. Un salto di categoria difficile e spesso indigesto.

Vediamo nel dettaglio.

Leeds: questa volta per restare in Premier League

Trentatré anni fa l’ultimo titolo inglese per i Bianchi di Elland Road che per un curioso caso del destino vinsero quella che era l’ultima First Division della storia inglese, prima del passaggio all’attuale Premier League. Dai primi anni del nuovo millennio le cose si sono messe male tante volte per i Whites che di fatto hanno preso parte a sole tre stagioni della Premier.

L’ultima volta due anni fa e dopo essere crollati lo scorso anno ad un passo dalla promozione, nel campionato appena concluso gli uomini di Daniel Farke. 100 punti, gli stessi del Burnley, ma miglior differenza reti per il Leeds. Si tratta della terza promozione in otto anni per il tecnico tedesco; le prime due alla guida del Norwich.

La straordinaria cavalcata nella serie cadetta chiede un lieto fine in Premier e le finanze non mancano certo dalle parti di Elland Road: soldi che vanno spesi bene per costruire una squadra che possa ambire ad una salvezza tranquilla e raggiunti lidi pacifici, guardare con fiducia alle altre posizioni.

Tra le tre neo promosse, la formazione in maglia bianca è quella che sembra avere l’ossatura migliore su cui apportare sostanziali modifiche per ambire appunto alla salvezza in carrozza. Senza dimenticare l’importanza del fattore campo: i tifosi dei Whites sono spesso decisivi e trasformano Elland Raod in un catino infernale.

La rosa attuale e il mercato

Il Leeds ovviamente sta lavorando alacremente per costruire una rosa di spessore che possa puntare alla permanenza in Premier League. Al 31 maggio scorso, il valore della rosa dei Whites si attesta a 211 milioni di sterline. Difesa e attacco sono state le colonne portanti della vittoria del campionato: da una parte il secondo pacchetto arretrato meno battuto della Championship con 30 reti al passivo e dall’altra, ben 95 gol messi a segno.

Di questi, 19 portano la firma di Joel Piroe. Il bomber olandese non solo è stato il miglior goleador della squadra, ma ha vinto anche la classifica cannonieri complessiva. A lui vanno aggiunti l’azzurro William Gnonto, nove reti alla seconda stagione in maglia bianca, Brenden Aaronson e Daniel James hanno contribuito alla promozione rispettivamente con 12 e 9 centri, oltre alle 10 reti dell’ala sinistra Manor Solomon.

La difesa è stata blindata dalla coppia centrale formata da Joe Rodon e Ethan Ampadu. Ma la copertina è tutta per Meslier tra i pali: il portiere francese con le sue parate ha contribuito a ben 21 gare senza reti al passivo. Insomma, un bel gruppetto di giocatori da cui ripartire per Daniel Farke.

Tantissimi i nomi in entrata e in uscita a Leeds, ma per il momento l’unico acquisto ufficiale è quello di Lukas Nmecha, arrivato a parametro zero dopo la scadenza del contratto con il Wolfsburg in Bundesliga. Il classe 1998, è una punta centrale tedesca di passaporto inglese che nella sua avventura con i “lupi” ha trovato poco spazio: 19 presenze in campionato e appena tre gol. In totale, nel campionato tedesco ha trovato la via del gol 19 volte in 65 gettoni.

In uscita al momento due giocatori: il mediano Josuha Guilavogui svincolato e il terzino destro Rasmus Kristensen passato al Francoforte per 6 milioni di Pounds.

Obiettivo Leeds

Salvezza in carrozza e senza la sofferenza vissuta nelle ultime stagioni. La base, come detto è buona, spetta alla società e al tecnico creare la strada verso l’obiettivo.

Burnley: tornare ai vecchi fasti

Una società come il Burnley difficilmente potrà lottare per il titolo, ma per dieci stagioni ha conservato il proprio posto in Premier League e ottenendo una storica qualificazione alle coppe europee. Poi nel 2022 la prima retrocessione e l’immediato ritorno 12 mesi dopo: tutto questo non è bastato per evitare il secondo declassamento nel campionato 2023-24.

Nella stagione appena terminata i Clarets non hanno fatto sconti e alla pari del Leeds, ecco 100 punti in 46 giornate. Secondi solo per differenza reti, ma autentici mattatori del campionato. Gran parte del merito va al tecnico Scott Parker che ha creato un fortino nella proprio difesa: appena 16 reti al passivo che fanno capire la forza del Burnley.

Adesso serve operare con razionalità sul mercato per evitare la terza retrocessione di fila e far tornare il club di Turf Moor ad essere un cliente abituale della Premier. Il salto di categoria è bello pesante e dunque, alla base che ha contribuito alla promozione servono adesso giocatori che hanno calcato in maniera importante la massima serie.

La rosa attuale e il mercato

Clarets che hanno dimostrato di essere solidi come non mai nel campionato appena concluso: abbiamo detto dei 16 gol subiti, un record assoluto per nel Championship, divisi equamente tra casa e trasferta. Il portiere James Trafford ha stabilito il primato di 29 gare senza subire reti. Un dato che ha fatto tutta la differenza di questo mondo in un campionato imprevedibile come la seconda divisione inglese.

Egan-Riley ed Esteve rappresentano l’accoppiata centrale della difesa del Burnley, con il brasiliano Lucas Pires autentica freccia sulla fascia sinistra. Un altro valore aggiunto è stato Josh Brownhill che gioca da centrocampista, ma segna come un attaccante: 16 gol per il capitano che ha posto a sua volta le basi della promozione.

Zian Flemming è l’altro centrocampista offensivo risultato decisivo: 12 reti per l’olandese. Discorso molto simile per l’attaccante esterno sinistro Anthony e la punta centrale Barnes. A questi va aggiunto l’azzurro Under 21 Luca Koleosho: 2 reti in 28 match giocati e altro giocatore da tenere in considerazione.

Burnley partito a razzo nel mercato estivo. Ben quattro contratti chiusi, con altrettanti riscatti: Bashir Humphreys, terzino sinistro dal valore di 14 milioni di sterline destinate al Chelsea. 10 milioni di pounds vanno nelle casse dello Sporting Lisbona, per il cartellino totale dell’ala destra Marcus Edwards, così come 9.5 milioni di sterline sono state sborsate al Bournemouth, per riscattare il cartellino dell’ala sinistra Jaidon Anthony.

Infine, Zian Flemming diventa completamente del Burnley, grazie agli otto milioni di pounds versati al Millwall.In uscita hanno già salutato Nathan Redmond e Jonjo Shelvey entrambi svincolati. Scaduto il prestito annuale di Egan-Riley, il centrale difensivo è tornato al Marsiglia di De Zerbi, ma i Clarets proveranno a riscattarlo. La trattativa è intavolata.

Obiettivo Burnley

Salvezza senza troppi affanni. Ma non sarà una passeggiata, per una squadra che nel 2022-23 stravinse il Championship con Vincent Kompany in panchina e nella stagione seguente non seppe ricavare un ragno dal buco, con l’immediato ritorno nella serie cadetta. Esperienza formativa? Chissà.

Sunderland: è Premier dopo 8 anni di attesa

Otto lunghi ed infiniti anni di attesa per ritrovare la massima divisione: un tabù che i black cats hanno interrotto poche settimane fa, con la vittoria della finale playoff e la promozione in Premier League. E pensare che ad un certo punto la stagione sembrava compromessa anche per la post season, con troppi risultati altalenanti.

Poi, gli uomini di Régis Le Bris hanno certificato il quarto posto dopo 46 turni e nel playoff non hanno concesso appelli. Superato il Coventry in semifinale, il Sunderland ha steso a Wembley nella finalissima il più quotato Sheffield United. Un successo arrivato in pieno recupero e che ha mandato in estati l’ambiente.

La domanda che sorge spontanea, appare quasi crudele: i biancorossi erano pronti realmente alla promozione, oppure l’appetito è venuto mangiando? In entrambi i casi una cosa è certa, ovvero che ci sarà tantissimo da lavorare nel mercato estivo per creare una squadra che sappia reggere il salto di categoria per arrivare alla sospirata salvezza.

La rosa attuale e il mercato

Sunderland che gioco forza dovrà cambiare molti protagonisti della stagione appena conclusa, ma ci sono alcuni aspetti da preservare. I 58 gol segnati non sono proprio un numero elevato, ma la pesantezza di ogni singola rete ha davvero fatto la differenza. Idem per una difesa che ha incassato 44 reti, vale a dire meno di un gol a partita.

Wilson Isidor è senza dubbio la punta di diamante della rosa dei Black Cats: 13 reti in stagione e tutte determinanti. A sua volta da segnalare la stagione di Anthony Patterson. Tra i pali, l’estremo difensore ha chiuso 14 partite senza reti al passivo. Tutto questo senza dimenticare i vari Le Fée, il capitano Neil a centrocampo, con Ballard e Hume colonne della difesa.

Sunderland che per il momento ha messo a segno un solo colpo, ma molto importante. Dopo il prestito della stagione appena conclusa, i biancorossi hanno versato 20 milioni nelle casse della Roma per l’acquisto a titolo definitivo di Enzo Le Fée: giocatore duttile da poter ricoprire più ruoli. Ma serviranno diversi acquisti per essere a livello della Premier League.

Pesante l’uscita di Jobe Bellingham, fratello di Jude del Real Madrid. Nella stagione appena conclusa, il centrocampista è stato uno degli artefici della promozione, ma davanti ai 30.5 milioni sborsati dal Borussia Dortmund il Sunderland non poteva dire di no. Discorso molto simile per la cessione di Tom Watson: colui che ha segnato il gol promozione in finale dei playoff, ecco il passaggio al Brighton in cambio di 12 milioni di pounds. Insomma un tesoretto iniziale di oltre 40 milioni da reinvestire, assieme alle altre cessioni che ci saranno nel mercato estivo.

Obiettivo Sunderland

Salvarsi il prima possibile, ma rischia di essere un cammino molto simile alla via crucis. C’è da cambiare almeno il 70% della rosa che ha ottenuto la promozione e i Black Cats al momento sono i maggiori indiziati per la retrocessione.