Oltre alla Juventus, inserita nel Gruppo G, la seconda squadra italiana che partecipa agli imminenti Mondiali per Club in rampa di lancio negli States, è la compagine vice campione della nostra Serie A, l’Inter, che giocherà invece nel Gruppo E, durante il corso del quale se la vedrà contro gli argentini del River Plate, i giapponesi dell’Urawa e i messicani del Monterrey.
Non è un Gruppo proibitivo, come del resto non lo è per quasi nessuna delle squadre che arrivano dal Vecchio Continente, ma è altrettanto vero che a questi livelli non puoi concederti distrazioni, per via della qualità dei giocatori che compongono le rose delle partecipanti.
Andiamo dunque a scoprire quali sono i segreti più o meno nascosti delle avversarie dei nerazzurri, partendo, come abbiamo già fatto per i bianconeri, dalla prima partita che la squadra di Chivu affronterà nella notte del 18 giugno, il Monterrey.
Monterrey
Se vogliamo parlare della caratteristica più temibile del Monterrey, squadra messicana che ha comunque una tradizione internazionale di tutto rispetto, probabilmente dovremmo riferirci alla vicinanza geografica con il proprio Paese e, di conseguenza, alla possibilità che il tifo contro la squadra italiana, sarà di molto superiore rispetto alle altre due partite del Girone.
I messicani hanno ben figurato in più di un’occasione in questa manifestazione, specialmente nel 2012 e nel 2019, quando riuscirono a chiudere al terzo posto in entrambe le occasioni e si presentano a questa edizione della World Cup per Club con l’intenzione di ben figurare in un formato che metterà in vetrina i suoi giocatori, un gran mix di giovani talenti e di esperti campioni, che potrebbe portare la compagine centroamericana ad assumere i galloni di sorpresa del Gruppo E.
Per la squadra messicana la prestigiosa competizione negli USA, farà da antipasto al torneo di Liga Messicana – Apertura, che vedrà impegnato il Monterrey contro Pachuca, Sal Luis e Atlas.
Stelle, modulo e allenatore
Se avete sentito parlare di Domenec Torrent, saprete benissimo che è stato per anni l’assistente di Guardiola nelle sue avventure più importanti alla guida delle panchine prestigiose del Vecchio Continente, dal Barcellona al Bayern Monaco, prima di approdare in Premier con il City e adesso ha l’occasione di mettersi in mostra come capo allenatore dei messicani, dopo alcuni anni alla guida di New York City FC, Flamengo e Galatasaray.
Da cotanto maestro, Torrent non poteva che apprendere il marchio dell’allenatore spagnolo, per cui le squadre che ha allenato hanno sempre avuto la predilezione per il possesso palla e l’attacco dello spazio non sempre a vantaggio di una punta, ma di quel fraseggio tipico del City che abbiamo visto negli ultimi anni.
Il difensore centrale Sergio Ramos è il giocatore in più del Monterrey, che garantisce equilibrio al reparto arretrato, di cui è sempre maestro assoluto.
Occhio anche al metronomo di centrocampo Ambriz, che insieme a Rodriguez forma una coppia di formidabili mediani. In attacco si gioca con una sola punta come Guardiola insegna, in questo caso Berterame.
La possibile formazione del Monterrey (4-3-2-1): Andrada; Salcedo, Sergio Ramos, Guzman, Arteaga; Rodriguez, Ambriz; Canales, Fimbres, Ocampos; Berterame Allenatore Domenec Torrent
Urawa
Le squadre giapponesi non sono mai facili da affontare, per via di un calcio non esattamente tra i più comuni del pianeta, formato da fisici spesso non esageratamente costruiti e uomini sguscianti che, con le caratteristiche trame di passaggio tra i vari reparti, mettono spesso in difficoltà le squadre avversarie abituate a ben altro tipo di tattica.
L’Urawa Red Diamonds è alla quarta partecipazione al Mondiale per Club e il risultato migliore fatto registrare dalla squadra nipponica, è il terzo posto del 2007, quando furono eliminati dal Milan, che poi si prese pure la Coppa, vincendo 4-2 in finale contro il Boca Juniors.
Quella edizione fu giocata in casa dai giapponesi, che rimangono una delle squadre più titolate del Paese del Sol Levante e che, soprattutto, ha un ottimo feeling con il proprio tecnico.
Stelle, modulo e allenatore
il capo allenatore dei giapponesi è Maciej Skorża, peraltro alla sua seconda esperienza sulla panchina dello Urawa, dopo quella terminata un paio di anni fa, che era coincisa con la vittoria della AFC Champions League del 2022, motivo per il quale lo Urawa è presente qui negli Stati Uniti per giocarsi le sue carte in questo nuovo formato della FIFA World Cup per club.
Il passato dell’allenatore polacco è stato caratterizzato dalla sua formazione in madre patria, dove ha lavorato con buoni risultati in squadre storiche come Legia Varsavia, Wisla Cracovia e Lech Poznan.
Non è un talebano dalle idee radicate, tutt’altro, anche per via di un modulo che ama variare a seconda del contesto, dell’avversario e degli uomini a disposizione, anche se la sua idea di calcio parte da quella che è la difesa a quattro, da sviluppare con i due mediani davanti al reparto arretrato, con i tre trequartisti alle spalle dell’unica punta, in questo momento Thiago.
Insieme a Genki Haraguchi e Okubo, proprio Thiago è uno dei giocatori che dovrebbero far fare il salto di qualità della squadra nipponica, che dovrebbe schierarsi con questa probabile formazione:
Hurawa (4-2-3-1): Nishikawa; Ishihara, Danilo Boza, Hoibraten, Ogiwara; Yasui, Gustafson; Okubo, Haraguchi, Matheus Savio; Thiago Allenatore Maciej Skorza
River Plate
Se invece dobbiamo pensare al fascino del calcio sudamericano, alla sua storia più “popolare” e ad epiche sfide del football argentino, allora la palma d’oro spetta di diritto al River Plate.
La tradizione della squadra argentina è certificata da un record di 38 titoli in campionato, 4 Coppe Libertadores e 3 Recope Sudamericane, oltre a tutta una serie di titoli meno nobili, che fanno del River la squadra più prestigiosa della nazione di Maradona, insieme ai rivali storici del Boca Juniors, che segue a distanza siderale con 29 trionfi nella Primera Division.
Il River Plate partecipa alla FIFA World Cup per squadre di club, non per aver vinto la Copa Libertadores negli ultimi quattro anni, ma per via del quarto posto nel ranking CONMEBOL, che ha permesso agli argentini di prendere un aereo per volare negli States.
Stelle, modulo e allenatore
Sarà Marcelo Gallardo a guidare dalla panchina i suoi ragazzi, laddove “ragazzi”, in questo caso è un termine piuttosto adatto, vista la giovane età della rosa del River Plate.
L’Ex centrocampista di squadre come lo stesso River Plate, del Monaco, del Paris Saint Germain, e pilastro della nazionale argentina nel periodo tra i vecchio e il nuovo millennio, Gallardo ha vinto un titolo del campionato uruguagio nel 2012, come allenatore del Nacional, per poi conquistare la Coppa d’Argentina in 3 occasioni.
Il dilemma tattico che ha sempre caratterizzato l’allenatore sudamericano, è sempre stato quello della modulo dalla cintola di centrocampo in su, convinto propositore della difesa a quattro e del centrocampo a tre, è sempre stato affascinato dal tridente, ma negli Stati Uniti potrebbe esserci spazio per una soluzione diversa, alla luce del fatto che i tre attaccanti principali del River, possono tutti giocare qualche metro indietro alla punta, o alle due punte.
Mastantuono, visto peraltro nelle recenti uscite della Albiceleste, Driussi e Colidio, sono tutti giocatori che hanno dei piedi raffinatissimi e con ogni probabilità il 4-3-3 di cui tutti parlano sarò sostituito da da un 4-3-2-1 ad albero di Natale, o da un 4-3-1-2 con il falso trequartista, anche se proprio Mastantuono predilige partire dalla sua amata fascia destra, per poi accentrarsi e offire nuove linee di passaggio ai compagni di reparto e ai centrocampisti.
River Plate (4-3-1-2): Armani; Bustos, Martinez Quarta, Paulo Diaz, Acuna; Nacho Fernandez, Enzo Perez, Castano; Driussi; Mastantuono, Colidio. All. Marcelo Gallardo
Il calendario del Gruppo E
PARTITA | DATA | ORARIO | CITTA’ |
---|---|---|---|
RIVER PLATE-URAWA | 17 GIUGNO | ORE 21:00 | SEATTLE |
INTER-MONTERREY | 18 GIUGNO | ORE 03:00 | PASADENA |
INTER-URAWA | 21 GIUGNO | ORE 21:00 | SEATTLE |
MONTERREY-RIVER PLATE | 23 GIUGNO | ORE 03:00 | PASADENA |
INTER-RIVER PLATE | 26 GIUGNO | ORE 03:00 | SEATTLE |
URAWA-MONTERREY | 26 GIUGNO | ORE 03:00 | PASADENA |