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Si sono affrontate meno di due settimane fa in Supercoppa italiana. Il punteggio ha infine arriso al Milan di Sergio Conceiçao, alla prima panchina rossonera in carriera. Il Diavolo, che al termine della tournée araba vincerà il titolo in finale – sempre di rimonta – contro l’Inter, si sarebbe così lanciato sulle ali dell’entusiasmo verso una seconda parte di stagione che esigeva – ed esige tutt’oggi – risposte concrete. Dopo quella doppia vittoria, il Milan avrebbe però pareggiato 1-1 contro il Cagliari in casa, davanti ad un San Siro ancora festante per il fresco titolo ottenuto, per poi tornare a vincere (1-2 a Como) soffrendo non poco.

La Juventus, dal pareggio dell’andata ad oggi, è cambiata molto poco. Magari all’epoca c’erano più speranze, si vedeva al futuro con più gioia. Oggi, a distanza di due mesi, la situazione sembra capovolta. La squadra di Motta, reduce da un ottimo pareggio (1-1) in casa dell’Atalanta, non sa più vincere e ha contratto quel morbo di manciniana memoria: la pareggite.

  • Quando si gioca Juventus v Milan? Alle ore 18:00 di sabato 18 gennaio 2025
  • Dove si gioca? Allo Juventus Stadium di Torino
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Per Thiago Motta, non c’è pace. Ci vorrebbe una partita ‘semplice’, per riprendere a vincere e convincere, azzittendo un pubblico che ora sembra rumoreggiare nonostante la Vecchia Signora rimanga la sola imbattuta del campionato. Qualche dato, prego.

Il Milan è la squadra contro cui la Juventus ha sia collezionato più pareggi (58) che subito più sconfitte (53) nel massimo campionato italiano; i rossoneri rappresentano anche l’unico club della Penisola ad aver segnato più reti contro i bianconeri in Serie A (227). Dopo una serie di nove vittorie interne consecutive contro il Milan in Serie A, la Juventus ha mancato il successo nelle quattro più recenti (2N, 2P); i bianconeri non sono mai arrivati a cinque gare casalinghe di fila senza successi contro i rossoneri in campionato (quattro anche tra 1991 e 1994).

Prudenza, anche troppa

Il primo dato oggetto d’indagine, per introdurvi al big match della 21esima giornata di Serie A, è senza dubbio quello riguardante la prudenza. Non ci riferiamo soltanto alla pareggite bianconera. Vediamo meglio.

La Juventus ha mantenuto la porta inviolata nelle ultime tre partite di campionato contro il Milan (1V, 2N) e non è mai arrivata a quattro clean sheet di fila contro i rossoneri. Ma questo è un dato plausibile, vista la difesa della Juventus finora in campionato – la seconda migliore con 17, come l’Inter e dietro solo al Napoli con 12. Tuttavia, i bianconeri hanno realizzato due sole reti nelle ultime otto gare contro gli avversari di giornata in Serie A. A proposito di prudenza, ma anche di inefficacia a far gol, un problema che sembra affliggere la squadra di Thiago Motta quest’anno, e che dalla cabala non trova numeri confortanti.

Ma c’è un altro dato, molto interessante, che deve far riflettere Motta sulla tenuta mentale dei suoi ragazzi, a volte anche troppo prudenti, come accennato poco fa. In questo campionato la Juventus è andata avanti nel punteggio senza poi riuscire a vincere già sette volte, è dal 2019/20 (otto) che ai bianconeri non accade in più occasioni in Serie A (mai più di otto nell’era dei tre punti a vittoria). Limitandosi alle prime 21 gare disputate questa è solo la terza volta che tocca quota sette, come nel 1984/85 e nel 1968/69.

Il dato trova tristi conferme in un altro. In tutte le ultime tre partite di campionato la Juventus è andata avanti nel punteggio e poi è stata rimontata sul pareggio; solamente nel 1971 i bianconeri sono stati avanti senza poi riuscire a vincere per quattro partite di fila in Serie A. Infine, due parole sulla pareggite. La Juventus ha chiuso il 2024 con 12 pareggi interni in Serie A, nessuna squadra ne ha collezionati di più in un singolo anno solare nella competizione (12 anche l’Udinese nel 2023 e il Cagliari nel 2005). Come si è aperto il 2025? Con altri due pareggi, contro Torino e Atalanta appunto.

L’assenza di Pulisic sarà decisiva?

Una risposta rapida, e un’analisi veloce. La risposta: sì. Quando manca l’americano, il Milan ha una manovra farraginosa, poco fluida, molto più prevedibile. Questo a guardare i rossoneri in campo. A corredo abbiamo anche qualche dato. Pulisic ha mancato quest’anno tre partite a dicembre, contro Genoa, Hellas e Roma. In tre gare, sono arrivati appena 5 punti su 9 disponibili (2N; 1V). I gol fatti? Due, in tre uscite.

Pulisic è anche il miglior marcatore in Serie A e nella stagione del Milan. Nel massimo campionato, Pulisic ha realizzato 5 reti (come Reijnders) e fornito 4 assist. In Champions, 3 gol e 1 assist in 5 partite, nessuno come lui. In questo senso i rossoneri dovranno ripartire dai gol di Theo e Leao messi a segno contro il Como. Il francese con il gol del momentaneo 1-1 ha raggiunto quota 30 in Serie A diventando il primo difensore nella storia del Milan a tagliare questo traguardo nella competizione (superato Paolo Maldini).

A livello mentale, i rossoneri sono sulla buona strada con Conceiçao in panchina. Il Milan ha vinto le ultime due trasferte in Serie A, lo stesso numero di successi esterni collezionati nelle precedenti 10 (4N, 4P) sotto la guida di Fonseca. Fuori casa i rossoneri non fanno meglio da una serie di tre successi consecutivi raggiunta nel marzo 2024.

A livello offensivo per una Juventus che fa fatica a segnare e non può trovare in Vlahovic la risposta ai propri problemi, attenzione al nome che non ti aspetti: Weston McKennie. L’americano ha fornito 10 passaggi vincenti e tra i centrocampisti hanno fatto meglio solo Christian Pulisic (12) ed Henrikh Mkhitaryan (11) – gli assist del bianconero hanno portato otto punti alla propria squadra, più di ogni altro centrocampista nel periodo.