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Il Como è una delle più interessanti realtà non solo del calcio italiano ma internazionale. Dopo aver raggiunto con relativa comodità la salvezza, la società presenziata dalla famiglia Hartono, una delle più ricche al mondo, è riuscita a tenere Cesc Fabregas come allenatore della prima squadra anche per il prossimo anno, proseguendo così un percorso che nell’ottica della società lombarda dovrebbe portare il Como in Europa già dal prossimo anno.

Ma non sono solo i tanti – tantissimi – soldi investiti e investibili dal Como a fare dei lariani una delle più intriganti realtà emergenti nel panorama calcistico europeo. Sotto il denaro si nasconde una visione, una progettualità, una capacità di investire che ha portato, ad esempio, solo nell’ultima finestra di mercato (24/25), giocatori come Diao e Paz per poco più di 10 milioni di euro complessivi, quando (mentre scriviamo) questi giocatori ne valgono già (a testa) una trentina. L’idea del Como insomma è sì quella di crescere, ma con criterio. Il DS Carlalberto Ludi è uno dei migliori nell’ambito, e ne sentiremo parlare anche in futuro.

La formazione del Como, 2025/26

Como – modulo 4-2-3-1 – all. Cesc Fabregas

I nuovi acquisti già conclusi

Nella formazione abbiamo già inserito i colpi in entrata della società comasca: Fellipe Jack, dall’U20 del Palmeiras, Andrealli, primavera Como passato in prima squadra, Jesus Rodriguez, esterno 19enne di enorme talento dal Betis Sevilla (22 milioni, con bonus 28) e Baturina (18 milioni), altro talentissimo di 22 anni preso dalla Dinamo Zagabria. Sempre in maiuscolo, abbiamo scritto i nomi prossimi all’approdo vicino al lago: Thiaw dal Milan (per 20 milioni) e Morata sempre dai rossoneri (per una cifra simile).

Il Como, dunque, per ora, ha aggiunto ulteriore qualità ad un reparto offensivo già molto forte. In particolare, sarà da capire come Fabregas riuscirà a far giocare (magari insieme, ma anche alternandoli) Nico Paz e Baturina, due talenti troppo splendenti perché uno dei due scaldi la panchina. Il “problema” è che sulle fasce Diao e Jesus hanno praticamente la titolarità conclamata, un po’ per talento (il primo), un po’ anche per esborso (il secondo). Lo stesso dicasi in questo senso per Baturina. È vero che Paz è in prestito dal Real che può riscattarlo per 9 milioni a giugno 2026 o per 10 a giugno 2027, ma per ora il giocatore è del Como, ed è tanto forte, probabilmente il più forte della rosa. Insomma, per Fabregas non sarà facile far quadrare le cose in attacco. Ma ad avercene di problemi di questo tipo!

I sogni di mercato

Nonostante un mercato già di tutto rispetto, il Como non ha finito di far sognare i propri tifosi. Sulla lista di Ludi e Hartono ci sono infatti Jayden Addai, 19enne ala destra dell’AZ Alkmaar, il difensore Charlie Cresswell, 22enne in forza al Tolosa, e Brian Brobbey, 23enne dell’Ajax. L’arrivo di Morata lo escluderebbe, ma occhio alle sorprese nel caso in cui il Como dovesse vendere sia Cutrone che Belotti (quest’ultimo è sul mercato).

I punti di forza e di debolezza del Como

Abbiamo già accennato ai punti di forza del Como. La fase offensiva dei lariani rischia di essere una delle migliori del campionato, per talento e assortimento. I fantallenatori sono pronti a scatenarsi, ma non sarà facile puntare su uno degli elementi dell’attacco, molto ricco e ingarbugliato.

I problemi del Como semmai sono dietro. Gli stessi terzini, van der Brempt e Alex Valle, sono giocatori offensivi. Quando attacca, il Como gioca di fatto con un 2-4-3-1, un modulo ideato da Xabi Alonso al Bayer Leverkusen, ma anche da Postecoglou al Tottenham, Guardiola al City, Arteta all’Arsenal. Tutti allenatori che amano proporre più che difendere. Fabregas lo stesso, ma deve migliorare la fase difensiva. Il potenziale acquisto di Thiaw in questo senso aggiungerebbe esperienza e qualità in un reparto che i lariani vogliono blindare. In ogni caso, la squadra è molto forte, l’allenatore si avvicina ai visionari d’Europa. Gioventù, talento, voglia di stupire: sarà un grande anno per il Como, ne siamo certi.