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Per una strana inversione fenomenologica – o, qualcun altro direbbe: per un particolare gusto dell’orrido –, il tifoso della Lazio quest’estate potrà godere del totale silenzio dei sedicenti “esperti” di calciomercato – i quali pure, stoicamente, e in barba persino alla ferrosa oggettività dei documenti fiscali a tutti pubblicamente visibili.

Un grande giornalista e tifoso laziale come Guy Chiappaventi ha quindi potuto scrivere su X: «L’estate è lunghissima. La consapevolezza che la affronteremo senza il calciomercato della Lazio è un sollievo gigantesco. Una bibita fresca senza quei tormentoni infiniti. Senza stare attaccati ai giornali, i siti, gli insider e i cazzari del mercato. La pace dei sensi». Sembra paradossale, ma questo stato d’animo ben racconta quello – più ampio, complesso e complessivo – vissuto dal tifoso della Lazio negli ultimi 20 anni di calciomercato estivo (e anche invernale): un’agonia intervallata da qualche colpo di livello. Gli esempi sarebbero troppo e ci manderebbero fuori dal seminato. Rimaniamo dunque sulla stagione corrente, quella del ritorno di Sarri – pur con tutte le ambiguità del caso – al comando della panchina biancoceleste.

La formazione della S.S. Lazio, stagione 2025/26

Come dichiarato da Lotito al Messaggero pochi giorni fa, la volontà del club – costretto al blocco in entrata per via dello sforamento di tre indici di liquidità finanziaria – è quella di tenere i big (Rovella, Gila, Guendouzi, Castellanos) per dare a Sarri una rosa in grado almeno di competere per l’Europa. Ricordiamo infatti che la Lazio infatti quest’anno non giocherà né Conference né Europa né Champions League, e “potrà” dunque concentrarsi sul campionato e la Coppa Italia.

LAZIO – modulo 4-3-3 – allenatore Maurizio Sarri

I nuovi acquisti già conclusi

Quest’anno, come detto, la Lazio ha il mercato in entrata bloccato e non può effettuare acquisti. Ha però potuto riaccogliere alcuni elementi rientrati dal prestito. Su tutti Cancellieri, che il Parma non ha riscattato. L’ex primavera della Roma è un calciatore promettente, che con Sarri aveva già fatto vedere alcune cose interessanti e il mister toscano vuole lavorarci (anche perché nel frattempo Tchaouna è andato al Burnley per 15 milioni più bonus).

Oltre a Cancellieri c’è anche Floriani Mussolini, terzino destro reduce da un’ottima annata alla Juve Stabia, ma su di lui ci sono diverse squadre e la Lazio potrebbe cederlo. Similare la situazione di Danilo Cataldi. Tutto dipenderà da Rovella, perché se l’Inter – come sembra – pagherà la clausola e il centrocampista dovesse accettare i nerazzurri la Lazio potrebbe pensare di tenere il suo ex primavera.

I sogni di mercato

Tenere Rovella, rientra tra i sogni del mercato della Lazio. Lo stesso dicasi per i nomi sopracitati: Castellanos e Gila su tutti, ma anche Tavares, Romagnoli, Zaccagni e Guendouzi. Il lavoro di convinzione di Sarri in questo senso sarà cruciale.

Quali sono i punti di forza e di debolezza dei biancocelesti

Il vero punto di forza della nuova-vecchia Lazio, senza girarci troppo intorno, è l’allenatore Maurizio Sarri. È lui il surplus rispetto allo scorso anno, anche perché la rosa – salvo le uscite – rimarrà invariata.

La speranza di Lotito e Fabiani, ma anche dei tifosi, è che il mister toscano ritrovi quel «gusto» di cui ha sempre parlato in riferimento a Formello e ai giocatori biancocelesti che gli permetta di esprimersi al meglio, e così di riportare la Lazio in Europa – non importa da qualche entrata. Questa Lazio ha meno talento di quella lasciata da Sarri a Tudor nel marzo del 2024, ma ha forse una rosa più lunga. Una sola competizione faciliterà senza dubbio la coltivazione in breve termine delle idee del mister.

La Lazio potrebbe rivelarsi una sorpresa del campionato, dunque. Ma le cose, al contrario, potrebbero anche andare molto male nel caso in cui i risultati iniziassero a stentare. Questa rosa infatti è arrivata settima lo scorso anno, e il nuovo sposalizio Sarri-Lotito non sembra essere partito col piede giusto. Bisognerà far chiarezza e quadrato intorno agli obiettivi stagionali, o il rischio di scottarsi è tanto elevato quanto quello di far sognare i tifosi.