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L’altro giorno, alla vigilia della ventinovesima giornata di Serie A, il CT della Nazionale Luciano Spalletti ha diramato le convocazioni per l’imminente tournée che l’Italia sosterrà negli Stati Uniti. Non sono mancate le sorprese.

Amichevoli, croce e delizia ma farne a meno è impossibile

La prima cosa che tifosi e appassionati si chiedono, alla vigilia di una tournée amichevole della nazionale, in un periodo cruciale per il campionato e le altre competizioni per club, è in genere un semplice “PERCHÉ?”

La ragione è tuttavia molto semplice. Innanzitutto la pausa era programmata, per dare spazio agli spareggi che assegneranno gli ultimi tre posti disponibili per Euro 2024. Spareggi che, ricordiamo, riguardano 12 nazionali: Galles, Finlandia, Polonia, Estonia, Bosnia-Erzegovina, Ucraina, Israele, Islanda, Georgia, Lussemburgo, Grecia e Kazakistan.

Normale, pertanto, che anche le nazionali non impegnate in tali spareggi sfruttino la finestra per delle amichevoli, sempre utili a preparare l’importantissimo appuntamento della prossima estate. Ancora più importante lo sarà per l’Italia, in un momento davvero difficile della sua storia, un momento di ricostruzione. Bisogna dunque guardare con simpatia e fiducia, a questa altrimenti indigeribile tournée primaverile in USA, in cui Luciano Spalletti cercherà di chiarirsi ancora di più le idee sugli elementi da portare con sé in Germania.

Perché in USA

Qualcuno si è posto anche domande sulla necessità di andare a giocare due amichevoli a 7mila km di distanza, con tutto ciò che ne consegue in termini di jet lag eccetera. La ragione è in verità molto semplice: l’appeal ancora molto forte della nostra Italia, che significa molto denaro incassato per giocare queste partite. Inoltre, la Federazione ha voluto che i nostri giocatori avessero un primo impatto con il calcio a quelle latitudini, visto che nel 2026 saranno proprio USA, Canada e Messico a ospitare i Mondiali.

Tournée amichevole: le scelte di Luciano Spalletti per l’Italia

Andiamo allora a vedere i convocati del CT Spalletti per questo viaggio transoceanico, che vedrà la nostra nazionale impegnata giovedì 21 marzo in Florida contro il Venezuela, e domenica 24 marzo in New Jersey contro l’Ecuador.

PORTIERI

  • Carnesecchi
  • Donnarumma
  • Meret Vicario

DIFENSORI

  • Bastoni
  • Bellanova
  • Buongiorno
  • Cambiaso
  • Darmian
  • Di Lorenzo
  • Dimarco
  • Mancini
  • Scalvini
  • Udogie

CENTROCAMPISTI

  • Barella
  • Bonaventura
  • Folorunsho
  • Frattesi
  • Jorginho
  • Locatelli
  • Pellegrini

ATTACCANTI

  • Chiesa
  • Lucca
  • Orsolini
  • Raspadori
  • Retegui
  • Zaccagni
  • Zaniolo

Le novità

Raoul Bellanova, Michael Folorunsho e Lorenzo Lucca sono le tre novità assolute per queste convocazioni. Tutte e tre le chiamate hanno effettivamente senso.

Il difensore esterno ex Cagliari sta disputando un signor campionato al Torino di Juric, e poi è risaputo quanto siano importanti gli esterni nell’idea di calcio di Spalletti. Con la salute di Leo Spinazzola che è spesso un cruccio, avere un giovane veloce e dinamico come Bellanova, che è destro naturale ma può fare entrambe le fasce, può essere importantissimo.

Anche la chiamata di Lorenzo Lucca era in fin dei conti abbastanza prevedibile. L’Italia è ancora alla ricerca di certezze, in termini di attaccanti. Con l’inevitabile tramonto di Ciro Immobile, serve cercare alternative oltre a Mateo Retegui e Gianluca Scamacca. Lucca ha segnato finora 7 reti in 28 presenze in quella che è – vale la pena ricordarlo – la sua prima stagione in Serie A. Infatti, il suo nome era finito su tutti i taccuini un paio d’anni fa quando era al Pisa in B, poi nel 2022/23 il ragazzo ha avuto un’esperienza agrodolce in Olanda, all’Ajax. A 23 anni, il momento era quello giusto per provarlo anche con la maglia azzurra.

Forse la chiamata più inattesa è quella di Michael Folorunsho. Guardando però al campionato che sta disputando questo 26enne romano di origini nigeriane, la sorpresa sparisce. Il giocatore, scuola Lazio ma di proprietà del Napoli e in prestito al Verona, ha segnato 4 reti (di cui una bellissima alla Juventus), segnalandosi come un centrocampista totale, una mezzala che può essere impiegato anche da trequartista, e il suo tecnico Baroni lo ha anche talvolta usato anche come attaccante. Il fisico è notevole, dinamismo e facilità di calcio idem, viene da chiedersi come mai sia arrivato in Serie A solo a 26 anni.

Gli esclusi e le probabili ragioni di Spalletti

Non mancano gli esclusi eccellenti, nella lista diramata da Luciano Spalletti. Senza considerare gli infortunati (il già citato Spinazzola, il portiere della lazio Provedel e l’attaccante del Sassuolo Mimmo Berardi), mancano Davide Calabria del Milan, Bryan Cristante della Roma, Matteo Politano del Napoli e Gianluca Scamacca dell’Atalanta, oltre al monzese Andrea Colpani che stavolta non è stato preso in considerazione, contrariamente agli ultimi impegni ufficiali (Ucraina e Macedonia del Nord, nel novembre scorso).

Come vanno lette queste esclusioni? Sicuramente, Spalletti ha anche tenuto conto delle varie situazioni dei club, cercando di dare più respiro a elementi di squadre che sono ancora impegnate in competizioni europee e, per tale ragione, avranno un calendario molto fitto da qui a fine stagione. Rientrano certamente in questa logica le esclusioni di Cristante e Calabria, ma forse anche quella di Scamacca, visto che l’Atalanta ha un difficile quarto di Europa League contro il Liverpool.

Non va invece letta in tal senso l’esclusione di Matteo Politano. Nel caso dell’attaccante del Napoli, c’è probabilmente una esigenza di rivedere Riccardo Orsolini in azione, da parte del CT. Per il numero 7 del Bologna si tratta di un ritorno, e non è escluso che a giugno ci sia un ballottaggio proprio tra lui e Politano.

Un caso a parte invece è rappresentato da Zaniolo. L’ex Roma non sta vivendo un’esperienza memorabile in Inghilterra, dove il tecnico dell’Aston Villa Unai Emery non gli dà molto spazio. Ieri ha però segnato – da subentrato – il suo secondo gol stagionale in Premier League, quindi ci sta che Spalletti voglia così dimostrargli la sua fiducia. Un Nicolò Zaniolo di nuovo ai suoi livelli sarebbe un’arma fondamentale, per l’Italia, a Euro 2024.

Discorso a parte per Francesco Acerbi, escluso in attesa di chiarimenti in merito alla questione sorta col difensore del Napoli Juan Jesus.