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Dopo un’anomala stagione, tornano in Serie A alcune piazze importanti. Il Napoli di De Laurentiis completa la tripletta dalla Serie C alla Serie A, festeggiando all’ultima giornata il ritorno nella massima serie a Marassi, dove napoletani e genoani ebbri di gioia si stringono in un abbraccio dal sapore particolare. La Juventus vince senza troppa fatica la Serie B, forte di alcuni nomi scintillanti: Del Piero, Trezeguet, Nedved, Buffon i più clamorosi.

L’Inter campione in carica si conferma la squadra da battere, ma la Roma di Spalletti gli dà filo da torcere fino all’ultima giornata, quando a Catania la Roma si fa raggiungere dal gol di Martinez a 5’ dalla fine – gol che consente al Catania di salvarsi, mandando l’Empoli, insieme alle già retrocesse Parma e Livorno, in Serie B – e l’Inter – con il subentrato Ibrahimovic, autore di una doppietta sotto l’acquazzone emiliano – ha la meglio sul Parma al Tardini.

Quell’anno saluta la Serie A il bomber della stagione precedente Luca Toni, che va al Bayern Monaco. Lo seguono nell’avventura estera Giuseppe Rossi, Grosso e Bianchi – che tornerà in Italia sponda Lazio a gennaio. All’Inter campione d’Italia seguono dunque la Roma, la Juventus terza, la Fiorentina quarta, il Milan quinto (campione d’Europa in carica), la Samp, l’Udinese, il Napoli e l’Atalanta. Scendono come detto Empoli, Parma e Livorno.

Classifica marcatori

  • 21 gol. Del Piero (Juventus; 3 rigori)
  • 20 gol. Trezeguet (Juventus; 2 rigori)
  • 19 gol. Borriello (Genoa; 5 rigori)
  • 17 gol. Mutu (Fiorentina; 6 rigori), Ibrahimovic (Inter; 8 rigori), Di Natale (Udinese; 2 rigori)
  • 15 gol. Kakà (Milan; 6 rigori), Amauri (Palermo; 2 rigori)
  • 14 gol. Pandev (Lazio; 1 rigore), Rocchi (Lazio; 3 rigori), Totti (Roma; 3 rigori)
  • 13 gol. Cruz (Inter; 1 rigore), Maccarone (Siena; 2 rigori)
  • 12 gol. Doni (Atalanta; 4 rigori), Amoruso (Reggina; 2 rigori), Bellucci (Sampdoria; 2 rigori), Quagliarella (Udinese)

La Juventus arriva terza grazie soprattutto alle prodezze di capitan Del Piero, spesso subentrante a partita in corso, e David Trezeguet. La coppia del gol bianconera chiude con 21 e 20 gol rispettivamente (3 e 2 rigori a testa). A seguire la grande sorpresa di quel campionato, Marco Borriello, giocatore completo dall’invidiabile senso del gol. Seguono con 17 reti Mutu, Di Natale e Ibrahimovic (con ben 8 rigori, ma è lui l’uomo scudetto).

A 15 gol Amauri e Kakà, Palermo e Milan. A 14, Pandev, Rocchi e capitan Totti. Con 13, Maccarone e Cruz. A 12, Quagliarella – colpaccio dell’Udinese allenata da Marino – Bellucci (Sampdoria), Amoruso (Reggina) e Doni (che ne segna 4 in più dei compagni Floccari e Langella). Con 11 Inzaghi, infine con 10 Acquafresca, Ciccio Tavano (Livorno) e Cassano (Sampdoria). A un gol dalla doppia-cifra vanno Pato (9, arrivato a gennaio dal Brasile), Pazzini (Fiorentina), Vucinic, Hamsik (a 8 Lavezzi, colpo del rinato Napoli di De Laurentiis, e Zalayeta) e Maggio, alla sua miglior stagione di sempre con 8 reti.

Il Re dei Bomber

Il Re dei Bomber, come detto, è Alex Del Piero, autore di una stagione esaltante. Del Piero segna in tutti i modi, spesso assistito da Trezeguet ma volentieri in proprio. Col Cagliari in Sardegna arriva il primo gol, una zampata da pochi passi su gran giocata di Camoranesi. Il secondo arriva di rapina contro il Genoa su assist di Nedved. Segna a Napoli contro il Napoli e si ripete contro il Palermo, entrando a partita in corso con una punizione magica e un rigore preciso (5-0 finale).

All’Olimpico contro la Lazio insegna calcio segnando il 2-1 e il 3-1 quasi in fotocopia in contropiede – ma il secondo dei due gol è una perla assoluta: stop in corsa di tacco, corsa pazza verso Ballotta, spalla a spalla con Cribari e mancino sotto la traversa. Sempre di rimessa segnerà a Livorno, dopo aver siglato il rigore contro il Catania. Contro la Roma a Torino segna un golazo di punizione, la sua specialità. Sfrutta la papera di Campagnolo a Reggio Calabria per l’1-1 contro la Reggina, sorpresa di quel campionato (40 punti finali).

A Palermo entra e ne fa due (2-2). Contro il Milan segna un gran gol su assist di Camoranesi, a Bergamo il 15esimo gol della sua stagione arriva su assist del fidato Trezeguet. Contro la Dea ne segnerà altri due nella stessa partita, portando a casa il pallone del match. Contro la Lazio a Torino stoppa alla grande un pallone che gli arriva da sinistra, dribbla l’avversario e trafigge Ballotta con un mancino preciso all’angolino. Segna contro il Catania il gol numero 19, su assist di Chiellini, per poi chiudere la stagione con una doppietta a Marassi contro la Sampdoria, staccando Trezeguet a quota 21 e vincendo la classifica di capocannoniere. Eterno Alex.

Assenti ingiustificati

Nella mini classifica degli assenti ingiustificati, rischiamo di essere ingenerosi ma inseriamo ugualmente Gilardino a quota 7 gol. A seguire Bobo Vieri, bomber per antonomasia con appena 6 gol all’attivo (un rigore). Male Crespo all’Inter con 4 reti, malino Zampagna con 3 gol. Male, ma non nel complesso della stagione bensì solo per reti realizzate, Nedved con 2. Infine, menzione d’onore per i due brasiliani assenti quasi del tutto dal campionato: Ronaldo, al Milan, con 2 gol (el gordo), Adriano (ex imperatore) con 1. Stessa rete realizzata sempre in maglia nerazzurra dal pallone d’oro Luis Figo.