Vai al contenuto

Il Milan Campione d’Italia sente avvicinarsi la musica della Champions League, per il secondo anno di fila.

Vincendo lo Scudetto, la squadra di Stefano Pioli si è garantita l’accesso alla prima fascia: un bel salto rispetto allo scorso anno, quando il Milan da quarta fascia finì nel girone impossibile con Liverpool, Atletico Madrid e Porto.

Rossoneri in corsa per la qualificazione fino a 90 minuti dalla fine, poi il crollo e l’eliminazione da tutte le coppe.

12 mesi dopo a Milanello sperano nell’urna favorevole: partire dalla prima fascia aiuta, ma questo non significa per forza trovare un girone abbordabile. Anzi i rischi sono immensi, soprattutto osservando le squadre che compongono la seconda fascia.

In attesa degli ultimi tre playoff di stasera che ci daranno il nome delle ultime tre squadre che mancano per comporre il puzzle delle 32 promosse alla fase a gironi, possiamo dirvi che le prime tre fasce sono già ufficiali. Dunque i club che staccheranno questa sera i pass finiranno tutti in quarta fascia.

Noi proviamo a stilare una simulazione del girone del Milan: una tripla situazione. Partendo dal girone più difficile, passando per quello più soft e infine, quello che rappresenta una via di mezzo.

Vediamo nel dettaglio.

Il girone impossibile

  • MILAN
  • Liverpool
  • Borussia Dortmund
  • Marsiglia

Milan in prima fascia quindi, ma le insidie sono davvero tante, pur partendo da una situazione così privilegiata.

Non saranno possibili derby fra squadre della stessa nazione fino ai quarti, così come non è possibile incrociare club della stessa fascia.

I rossoneri quindi eviteranno, Juventus, Inter e Napoli a livello nazionale. Per quanto concerne le squadre dello stesso rango, ecco che la banda di Pioli non sarà sicuramente sorteggiata con Real Madrid, Manchester City, Porto, PSG, Bayern Monaco, Ajax e Francoforte.

I problemi casomai arrivano dalla seconda fascia: basti pensare che qui sono incluse, oltre alla Juventus, Liverpool, Chelsea, Barcellona, Atletico Madrid, Siviglia, Tottenham e Lipsia.

Se escludiamo Siviglia e Lipsia, avversari pur sempre rognosi, (con la formazione di Allegri che non può finire con il Milan), le altre 5 truppe sono davvero pericolose. Dal Liverpool vice-campione in carica, al Chelsea campione nel 2021, passando per il rinato Barcellona, il durissimo Atletico e gli Spurs di Conte.

Qualunque di queste cinque rappresenta un banco di prova davvero arduo.

Dalla nostra simulazione peschiamo il Liverpool: reds in questo momento in crisi, ma restano uno squadrone di altissimo profilo e i meneghini lo sanno bene, dopo le due sconfitte della passata edizione.

Dalla terza fascia le insidie più importanti si chiamano Borussia Dortmund e Benfica, con Inter e Napoli che non possono finire con il Milan. Meno impegnative invece Sporting Lisbona, Salisburgo, Shakhtar Donetsk e Bayer L.

I rossi di Lisbona si sono assicurati la terza fascia vincendo il playoff e spodestando il Marsiglia, ma sono una mina vagante. Il gialloneri di Dortmund sono un Luna Park assai pericoloso, con le altre quattro almeno un gradino sotto. Soprattutto gli ucraini, alla luce del conflitto in atto sono davvero un caso a parte.

Dalla nostra simulazione peschiamo il Borussia Dortmund.

Infine, nella quarta fascia ci sono Marsiglia (battuto in amichevole 2-0), Club Brugge, Celtic, Viktoria Plzen, Maccabi Haifa, oltre alle vincenti dei playoff tra: Din. Zagabria – Bodo Glimt, Psv Eindhoven – Glasgow Rangers e Trabzonspor – Fc Copenaghen.

Più che le squadre in sé, potrebbe essere un problema giocare in stadi infuocati, come Celtic Park, Ibrox Park, Philips Stadion, senza dimenticare luoghi come Zagabria e Trebisonda.

Da questa quarta urna peschiamo il Marsiglia: il Milan come detto lo ha battuto in amichevole 2-0 al Velodrome, ma molto è cambiato in queste ultime settimane nelle fila dei francesi. E le notti di coppa a Marsiglia, portano alla mente spiacevoli ricordi ai rossoneri.

Dunque, il girone impossibile è costituito da: Milan, Livepool, Borussia D. e Marsiglia.

Il girone soft

  • MILAN
  • Lipsia
  • Shakthar
  • Viktoria Plzen

A Milanello sperano che gli astri siano dalla parte del diavolo, quando a Nyon verranno sorteggiati i gruppi di Champions League.

Non per forza deve uscire il girone di ferro per il Milan, con Stefano Pioli che spera in un raggruppamento morbido per chiudere quanto prima il discorso qualificazione.

Ecco allora la simulazione bis e dalla seconda fascia arriva il Lipsia di Giovanni Tedesco. Avversario giovane e arcigno, ma che rispetto alle scorse stagioni sembra aver perso qualcosa di magico.

Va ricordato che la formazione dell’ex Germania Est ha prelevato Timo Werner dal Chelsea, dopo due stagioni in chiaro scuro. Senza dimenticare il bomber dello scorso anno Christopher Nkunku, l’ex Milan Andre Silva, Dani Olmo a supporto delle punte, Dominik Szoboszlai vecchio pallino dei rossoneri e il mediano con il vizio del gol: Emil Forsberg.

Dalla mediana all’attacco una squadra da Champions, mentre in difesa i dubbi restano, alla luce anche della falsa partenza in campionato, con 2 punti in tre giornate e 5 gol al passivo.

Dalla terza fascia, ecco lo Shakhtar Donetsk. Un tempo sarebbe stato un rivale da evitare, con la sua infinita colonia di brasiliani, ma la truppa ucraina ha perso gran parte dell’ossatura a causa dei noti avvenimenti bellici.

Non solo, ma lo Shakhtar non gioca una gara ufficiale dallo scorso febbraio e sei mesi senza partite “vere” pesano e non poco negli equilibri di una squadra vessata su tutti i fronti. Con l’obbligo di giocare le gare interne in campi “neutri” al di fuori dei confini nazionali.

Infine, dalla quarta fascia, non sarebbe poi così male pescare il Viktoria Plzen. I cechi hanno centrato un’altra qualificazione attraverso preliminari e playoff, ma non sono una montagna impossibile da superare.

Il Plzen è già stato inserito in un girone con il Milan nella stagione 2011-12: successo rossonero a San Siro per 2-0 e pari per 2-2 nella sfida di ritorno. Complessivamente la formazione ceca ha sfidato 12 volte le squadre italiane e il bilancio vede 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte.

Il girone soft include, quindi, le seguenti squadre: Milan, Lipsia, Shakhtar Donetsk e Viktoria Plzen.

Il girone medio

  • MILAN
  • Chelsea
  • Benfica
  • Celtic

Chiudiamo le nostre simulazioni con il girone medio o se preferite, quello più probabile.

Mettiamo che l’urna di Nyon stabilisca per il Milan le seguenti rivali: Chelsea, Benfica e Celtic. Un girone non eccessivamente tosto, ma neanche così facile.

I Blues sono stati campioni della Champions League 2020-21 e puntano al terzo titolo continentale con lo stesso Tuchel. I londinesi hanno cambiato molto nel corso dell’estate, con Koulibaly in difesa. L’avvio in Premier è stato tra luci e ombre, ma la rosa del Chelsea è di quelle da prima della classe.

Dunque in questo girone, l’avversario principale di Calabria e compagni, sarebbe proprio la formazione della capitale inglese. E va detto che sulla carta, il Chelsea appare più forte del Milan.

Attenzione però a sottovalutare le altre due. Il Benfica sembra aver iniziato con un piglio davvero deciso la nuova stagione e nelle quattro gare giocate tra terzo turno preliminare e Playoff, la formazione di Lisbona ha segnato 12 gol e con due al passivo.

Se allarghiamo il raggio anche al Campionato, le Aquile Rosse hanno trovato la via del gol in 5 occasioni nei primi 180 minuti (una gara in meno), con la porta ancora imbattuta. Aggiungiamoci che giocare in uno stadio come il “Da Luz” non è mai una passeggiata e si capisce che la formazione allenata da Roger Schmidt rischia di essere una bella gatta da pelare.

Celtic inferiore come caratura della rosa senza dubbio e anello debole dell’ipotetico girone medio. Ma giocare a Celtic Park non è mai un fattore di secondo piano.

Anzi, spesso le vittorie dei padroni di casa arrivano grazie al sostegno caloroso di una tifoseria che trasforma lo stadio, in un catino infernale.

Gli uomini di Ange Postecoglou puntano molto sul fattore campo, consapevoli di avere grossi problemi in trasferta. Tecnicamente non eccelsi, si affidano quasi esclusivamente sul gioco fisico in stile britannico. Le partite, soprattutto in casa, si trasformano in delle battaglie epiche.