La volontà dei partenopei è quella di disputare un altro campionato da protagonisti e non solo: l’ampio budget a disposizione in vista del mercato in entrata permetterà a Conte di rinforzare una squadra fresca di Scudetto e desiderosa di ampliare i propri orizzonti.
Il budget presunto e da dove arriva
Sono circa 200 i milioni di euro che la società partenopea ha stanziato per il mercato estivo. Una cifra decisamente interessante, conseguita grazie innanzitutto ad alcuni obiettivi raggiunti nella passata stagione, primo fra tutti la vittoria dello Scudetto. Quest’ultimo, come specificato da Calcio e Finanza, ha permesso al Napoli di ottenere un tesoretto di circa 20 milioni dalla Lega serie A, a cui si sono aggiunti i 43 milioni derivanti dalla qualificazione alla Champions League del prossimo anno. A tal proposito, di questi 43 milioni, 18.6 giungono dalla semplice partecipazione, 15.7 dalla quota europea e circa 9 da quella non europea.
Oltre a tali ricavi, il Napoli ha effettuato le prime cessioni: Natan si è trasferito al Betis Siviglia, mentre il duo Gaetano-Caprile è sbarcato a Cagliari. Il primo, ventiquattrenne difensore centrale, ha permesso ai partenopei di guadagnare ulteriori 9 milioni di euro, mentre il trequartista e il portiere in direzione Cagliari hanno portato nelle casse di De Laurentis altri 14 milioni. Peraltro, anche Rafa Martin si è accasato al Villareal, un prestito oneroso di 1 milione di euro con diritto di riscatto fissato a 15.
Riassumendo, il tesoretto del Napoli vanta i 20 milioni per il primo posto in campionato, i 43 per il raggiungimento dell’obiettivo Champions League, a cui si aggiungono le prime cessioni (24 milioni circa). Da considerare sono anche i 70 milioni che la società partenopea aveva guadagnato a gennaio 2025 dalla cessione al PSG di Kvaratskhelia, ad ora non ancora reinvestiti e dunque potenzialmente utilizzabili.
Il mercato
La situazione attualmente più spinosa, per quanto concerne il mercato in uscita, rimane quella di Victor Osimhen, il cui prestito al Galatasaray è ormai scaduto, ma che non rientrerebbe nei piani di Antonio Conte. La strategia del Napoli è chiara: cedere il calciatore nigeriano per 75 milioni di euro, ma non ad un club di serie A (vedi la Juventus). L’Al Hilal si è fatto prepotentemente avanti, anche se il giocatore non gradirebbe la destinazione e dunque si attendono ulteriori sviluppi.
Nel frattempo, De Laurentis non è rimasto a guardare e ha piazzato un colpo sensazionale: Kevin De Bruyne, arrivato a parametro zero dal Manchester City. E non sarebbe l’unico: il Napoli si sta muovendo per aggiungere alla squadra Ademola Lookman, in uscita dall’Atalanta, anche se tra il club partenopeo e quello bergamasco non ci sarebbe l’accordo economico (il Napoli propone 50 milioni, l’Atalanta ne vorrebbe 60). In ogni caso, l’obiettivo di De Laurentis (e di Conte) rimane chiaro: creare una squadra più che competitiva e ripetere la stagione precedente, migliorando se possibile i risultati europei.
La situazione finanziaria
Le plusvalenze sono il pane quotidiano di De Laurentis, lo dicono i fatti: basti pensare a Cavani, Higuaìn, Jorginho e, in ultima istanza, il sopracitato Kvaratskhelia. Questo ha permesso alla società partenopea di avere i conti in ordine e una situazione finanziaria più che positiva. Anche in questo caso, ci viene in aiuto il sito Calcio e Finanza, che ci spiega come da tali plusvalenze il Napoli abbia guadagnato ben 3.5 miliardi di euro (700.000 di plusvalenze) negli ultimi 20 anni. Una cifra clamorosa, che potrebbe aumentare in futuro, vista l’attenzione con cui lo stesso De Laurentis sta affrontando la questione economica.
Al 30 giugno 2024, ad esempio, l’utile era di circa 63 milioni, cifra in calo rispetto al 2023, ma che, probabilmente, tornerà ad aumentare proprio nel 2025 (in virtù di quanto detto in precedenza). La gestione oculata permette comunque al Napoli di navigare in acque tranquille, traendo beneficio da questo “modello di business virtuoso” (come definito da Calcio e Finanza).