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Reduce da una stagione da sogno, nella quale la città ha potuto riassaporare l’antico sapore della vittoria (della Coppa Italia, a 40 anni di distanza dall’ultima volta), il Bologna di Vincenzo Italiano si prepara ad un nuovo capitolo, con obiettivi in grande: l’Europa League, da onorare e – possibilmente – fino in fondo, e la Serie A, dove si punta a rientrare in Europa.

Per farlo, la dirigenza rossoblu e Sartori in particolare, si stanno muovendo su due fronti: il primo, in piena tradizione sartoriana, alla ricerca di talenti semi-sconosciuti o comunque molto giovani, di prospettiva, da far crescere in una piazza dove si sa aspettare; il secondo, se vogliamo nuovo da queste parti, si muove su certezze acquisite, su giocatori d’esperienza che diano credibilità in campo europeo.

Il difficile, per ora, sta nelle cessioni. Dietro il Bologna potrebbe vendere uno tra Beukema (molto probabile) e Lucumì (meno), davanti la rosa va sfoltita. Dei 18 rientranti dai prestiti in giro per la Penisola, sul mercato rifiniranno senza dubbio Posch, Urbanski, Karlsson. Vendendoli ad una buona cifra, in linea col valore di questi giocatori, il Bologna potrebbe rifinanziare l’ennesimo ottimo calciomercato.

La formazione del Bologna 2025/26

BOLOGNA – modulo 4-2-3-1 – all. Vincenzo Italiano

Bologna 25-26

I nuovi acquisti del Bologna

Ad oggi, ma siamo ancora ad inizio luglio, il bilanciere della famiglia Saputo pende sul rosso, alla voce acquisti. Sono infatti già 18 (+ 3) i milioni spesi dal Bologna nel mercato in entrata. Per vedere qualche dinero da quello in uscita, bisognerà attendere un po’, forse più del previsto. L’acquisto di Noa Lang (ex PSV) del Napoli per sostituire Kvaratskhelia chiude – a meno di clamorosi colpi di scena – quello di Ndoye, che il Bologna valuta più di 35 milioni di €, una cifra che fa gola a parecchi club di Premier League.

Nella giornata di ieri i rossoblu hanno intanto presentato il primo colpo dell’estate: Martin Vitìk, ex Sparta Praha, difensore 22enne, per 18 milioni di €. Un acquisto importante per una cifra non indifferente, ma giustificabile. Infatti, come ricordato in apertura, uno tra Beukema (su di lui è forte il Napoli) e Lukumì (in orbita Roma), se non entrambi, saluterà a breve, e per una cifra superiore a quella indicata da Sartori per l’acquisto del ceco. Che, tecnicamente parlando, non è neanche il primo acquisto in difesa, visto il rinnovo – scattato in automatico dopo la finale di Coppa Italia (vinta dai rossoblu) – di Casale, per un esborso totale di 6.5 mln (+3 di bonus) finiti nelle casse di Claudio Lotito.

C’è infine il capitolo svincolati. Qui il Bologna si sta muovendo con forza, tra acquisti futuribili e giocatori di grande esperienza. Per la prima categoria, è arrivato dall’Un. Catolica Gillier, portiere 21enne di belle speranze, che potrebbe essere anche girato in prestito, viste le certezze offerte da Ravaglia, il secondo di Skorupski. Ben altra età per i due ragazzotti Ciro Immobile e Federico Bernardeschi (35 e 31 anni), per i quali manca solo l’ufficialità. I due Campioni d’Europa 2020 (21) con l’Italia vogliono regalarsi una stagione all’insegna del riscatto tra Serie A ed Europa League. Potrebbero essere due grandi colpi, sottovalutati forse da radiomercato.

I sogni di mercato

Il Bologna, già così, è un’ottima squadra. Ma il mercato è appena iniziato e le casse dei Saputo sono più che verdi.

In difesa l’uscita di un altro difensore potrebbe dare il via all’operazione De Winter del Genoa – su di lui tanti club. Solet (Udinese) rimane sullo sfondo, Zanotti, terzino destro dell’Inter che si è messo in mostra nell’ultimo Europeo U21, è un colpo (vale 13 milioni) sul quale Sartori sta riflettendo parecchio, anche se con De Silvestri, pilastro anche morale dello spogliatoio, Holm, titolarissimo, e Posch, che dovrà essere venduto, lo spazio di manovra è ridotto.

Più probabile che con l’uscita di un centrocampista (Moro?) Sartori contatti Commisso per Mandragora, che è reduce da una grande stagione e che ha la stima del suo ex allenatore Vincenzo Italiano, che con lui si è rilanciato alla grande. Sullo sfondo Nicolussi-Caviglia del Venezia (valutazione 13 milioni).

C’è infine il discorso legato alla fascia. Bernardeschi sembra chiudere quello a destra, ma a sinistra? Dominguez e Cambiaghi non possono offrire da soli le garanzie tecniche per una stagione ai vertici, in tutte le competizioni. Così Italiano avrebbe chiesto a Sartori di sostituire Ndoye con il “nuovo” Ndoye. Due nomi su tutti: Mbangula (21 anni), della Juventus, e van Bommel (20 anni), figlio d’arte, dell’AZ. Entrambi valgono una quindicina di milioni, ma il Bologna affonderà il colpo solo se dovesse partire lo svizzero.

Punti di forza e di debolezza della formazione

Il Bologna è una squadra giovane, dinamica, tecnicamente completa. Se c’era un piccolo difetto da dover sopperire, era quello legato all’esperienza, ma l’arrivo di Immobile e Bernardeschi sembrerebbe poter risolvere anche questo.

Dal punto di vista tecnico, l’attacco dei rossoblu è spaventoso, anche troppo (basti pensare alle tre punte per un solo posto). Dietro la squadra è solida, e l’arrivo di Vitìk aggiunge ulteriore spessore. Se c’è forse un reparto del campo che potrebbe essere rinforzato è quello in mediana, dove Freuler e Ferguson offrono ottime garanzie, meno i loro sostituti. Sartori, come detto, è a lavoro su Mandragora e Nicolussi-Caviglia, con il secondo che andrebbe ad aggiungere qualità ad un reparto già molto fisico.