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Regina – da anni – del cosiddetto player trading, l’Atalanta di Percassi-Pagliuca, e del ds Tony D’Amico, è alle prese con una delle finestre di mercato più delicate da dieci anni a questa parte. L’addio di Gian Piero Gasperini, dopo 9 anni di onorato servizio, ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile dal punto di vista tecnico e progettuale. Bravissima a sostituire i calciatori, la dirigenza orobica si è trovata, per la prima volta da quando è tra le grandi del calcio italiano ed internazionale, a dover ripartire da zero o quasi con un nuovo progetto tecnico.

La panchina è stata affidata a Ivan Juric, ex giocatore di Gasp ai tempi del Genoa e suo allievo da un punto di vista tattico. Anche Juric infatti predilige la difesa a 3, il pressing uomo contro uomo, ma è più difensivo del suo maestro. Soprattutto, a differenza sua, viene da una stagione disastrosa condita da due addii in panchina – dalla Roma, attuale squadra di Gasperini, e dal Southampton. Anche per questo in molti, tra gli addetti ai lavori, hanno arricciato la bocca dinnanzi alla scelta della dirigenza nerazzurra, che però come detto ha sempre dimostrato di sapere che scelte fare, anche se impopolari.

La formazione dell’Atalanta 2025/26

ATALANTA – modulo 3-4-2-1 – all. Ivan Juric

I nuovi acquisti già conclusi

L’unico acquisto finora già concluso dall’Atalanta è Sulemana Kamaldeen, annunciato lo scorso 2 luglio dalla società bergamasca. Arrivato a Bergamo per 18 milioni dal Southampton, Sulemana (classe 2002) è un calciatore molto interessante, già protagonista con il Rennes, un vivaio in grado di produrre ogni anno i migliori talenti del futuro.

Sulemana è un’ala sinistra, ma può giocare in più ruoli. Juric ne ha già sperimentato le potenzialità nei suoi mesi al Southampton. Probabilmente lo farà giocare dietro l’unica punta, come fosse un Lookman 2.0, spostando in avanti il nigeriano.

I sogni di mercato

Dov’è Retegui nella formazione tipo? Non c’è. L’attaccante italo-argentino ex Racing potrebbe infatti finire all’Al-Qadesh, in Arabia Saudita, per una cifra vicina ai 60 milioni di €. L’offerta è arrivata, l’Atalanta la sta valutando ma probabilmente accetterà, col benestare del giocatore che percepirà un ingaggio monstre, neanche lontanamente paragonabile a quello attualmente percepito a Bergamo.

La cessione di Retegui ovviamente apre scenari infiniti in fase offensiva. L’Atalanta, in linea teorica, non avrebbe neanche problemi numerici davanti, perché Scamacca sta per tornare ed El Bilal Touré – acquistato per quasi 30 milioni l’estate scorsa – è tornato dal prestito allo Stoccarda. Se sull’italiano c’è la Roma e ci sono anche squadre estere, è difficile pensare ad una cessione di El Bilal. Ecco perché Lookman – coppa d’Africa permettendo – potrebbe seriamente trasformarsi nella prima punta dell’attacco nerazzurro. Per ora, nomi all’orizzonte per sostituire Retegui non ce ne sono, ma occhio alle sorprese.

Senz’altro con i soldi del Chapita la Dea chiuderebbe per De Winter – vicino a prescindere – e Aharon, terzino 17enne sempre del Genoa, che potrebbe firmare in settimana. Diouf, 20enne mezz’ala che costa 18 milioni, potrebbe solo seguire. Attenzione anche alla situazione-Ederson. Il giocatore brasiliano al momento dovrebbe rimanere, salvo offerte monstre. Insomma, il mercato della Dea è tutto in divenire.

Punti di forza e di debolezza della formazione

L’Atalanta ha la solita rosa molto forte. Lunga e forte. Migliorarla non è mai facile, quest’anno la società deve piuttosto ripartire da un nuovo progetto tecnico, voltare pagina dopo nove anni di Gasperiniball. I punti di forza rimangono quelli di sempre: profondità della rosa e fisicità – lo scorso anno la Dea era la squadra più alta dell’Atalanta insieme a Inter e Napoli.

In avanti, Sulemana aggiunge ulteriore qualità ad un reparto offensivo già fortissimo.

L’unica debolezza potrebbe essere quella legata al centrocampo. L’addio probabile di Ederson – che non a caso non abbiamo messo in formazione – potrebbe indebolire la rosa. Anche dietro, con il rientro di Scalvini dal crociato e quello – sempre dal crociato – di Kolasinac tra ottobre e novembre, l’Atalanta deve acquistare certezze. De Winter è un nome che piace, ma risolverebbe le lacune difensive della squadra? Probabilmente, da solo no. Occhio dunque a ulteriori colpi nel reparto difensivo, anche se per il momento il settore sembra completo.